giorgia meloni gli appunti di giorgia

METTETE A LETTO I PUPI: SONO TORNATI “GLI APPUNTI DI GIORGIA” – LA MELONI CI AMMORBA CON UNA NUOVA PUNTATA DELLA SUA RUBRICA SOCIAL. LA DUCETTA SI FA RIPRENDERE DAVANTI AI RITRATTI DEI SUOI PREDECESSORI, A PALAZZO CHIGI, E DIFENDE LA RIFORMA COSTITUZIONALE SUL PREMIERATO: “A ME NON INTERESSA DURARE CINQUE ANNI SE DOPO DI NOI TUTTO TORNERÀ UGUALE. VOLETE CONTARE E DECIDERE O STARE A GUARDARE, MENTRE I PARTITI DECIDONO PER VOI?”  - LA MANOVRA “SERIA E REALISTICA” E L’ACCORDO CON L’ALBANIA…

 

Estratto dell’articolo di Matteo Giusti per www.lastampa.it

 

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Riecco gli appunti. Ed ecco Giorgia Meloni sulla Riforme: «In 75 anni sono cambiate tante cose. L'unica cosa cambiata mai è la base del sistema, la costituzione ed è dove abbiamo avuto il coraggio di intervenire.

 

Perché a me non interessa durare cinque anni se dopo di noi tutto tornerà uguale, se non approfittassimo della stabilità di questo governo per lasciare all'Italia una riforma che, comunque vada, consentirà agli italiani di scegliere direttamente chi li governa, e a chi li deve governare di avere cinque anni per realizzare il suo programma».

 

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E sulle riforme sostiene: «Voi volete contare e decidere o stare guardare, mentre i partiti decidono per voi?». La premier, naturalmente, si riferisce direttamente agli italiani quando, nei suoi “Appunti di Giorgia” spiega l'impianto del pacchetto di riforme e guarda al passaggio del referendum.

 

«E' la domanda che faremo quando e se sarà necessario», dice infatti il presidente del Consiglio, parlando da un salone di Palazzo Chigi. «Noi abbiamo fatto quello che dovevamo. Ora sta al Parlamento e agli italiani».

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[…] spazio anche per la Manovra, «seria e realistica”, che non «getta risorse dalla finestra» e anche per il prossimo G7 […] E aggiunge: «Io via? Ci vorrà tempo, almeno quattro anni». Quindi, il tema migranti e l’accordo con l’Albania. «Chi non è d'accordo può dire quello che vuole, ma penso non si possa sostenere che intendiamo deportare qualcuno in una nazione candidata all'ingresso nell'Unione europea».

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