MICHELA VITTORIA METTE MANO AL PORTAFOGLIO – LA BRAMBILLA PRONTA A PAGARE PUR DI USCIRE DAL CRACK DELLE TRAFILERIE DI PAPA’ – GIA’ CHIUSA LA PARTITA CON IL FISCO – ANCORA IN BALLO QUELLA PER DEFINIRE IL RISARCIMENTO DEL FALLIMENTO 

 

Da www.leccoonline.com

 

VITTORIO E MARIA VITTORIA BRAMBILLA

Si è tornati a parlare del crack della Trafileria del Lario in liquidazione quest’oggi in Tribunale a Lecco: se il 17 ottobre l’udienza dinnanzi al Gup Massimo Mercaldo era durata giusto una manciata di minuti, quest’oggi il confronto in camera di consiglio è stato un pelo più lungo ma non ancora “risolutivo”. I legali dell’ex patron Vittorio Brambilla e della figlia Michela Vittoria Brambilla, indagata quale supposto amministratore di fatto della storica società calolziese più nota con l’originale denominazione e dunque con il cognome della famiglia della forzista in insegna, hanno comunicato al giudice l’avvenuta estinzione di debiti tributari in contestazione.

 

SILVIO BERLUSCONI MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

Due, nello specifico, gli assegni staccati per riportare il “conto” a zero, coprendo anche gli interessi nel frattempo maturati: il primo, da circa un milione di euro, ha sanato gli aspetti relativi all’omesso versamento di ritenute evidenziato dalla Procura, mentre il secondo, arrecante all’incirca il doppio della cifra, risalente a qualche giorno fa, ha invece coperto l’Iva che – i PM Nicola Pretori e Paolo Del Grosso, quest’ultimo presente personalmente in Aula – ritengono essere stata “dimenticata” negli anni oggetto d’indagine.

 

Ancora aperta, invece, la trattativa (riservata) per la quantificazione del risarcimento che padre e figlia sembrerebbero essere pronti a corrispondere al fallimento, senza che tale apertura in qualche modo possa essere letta quale assunzione di responsabilità come evidenziato, uscendo dal Tribunale, dall’avvocato Fabrizio Consoloni, legale dell’ex ministro al Turismo, in corsa per le prossime elezioni del 4 marzo tra le fila del Movimento Animalista a sostegno di “Berlusconi presidente”.

 

BERLUSCONI BRAMBILLA

“Le due proposte sono consistenti” ha dichiarato l’avvocato Carlo Galli per conto del fallimento, senza chiaramente potersi ulteriormente sbilanciare. “Dovranno ora essere valutate dal curatore, dal comitato dei creditori e poi dal giudice delegato”. Il tutto entro il 26 giugno, nuova data a cui è stato aggiornato il fascicolo, che tocca anche Nicola Vaccani (liquidatore della società) e Alessandro Valsecchi (amministratore delegato) nonché i tre membri del collegio sindacale, i piemontesi Francesco Ercole (presidente), Mario Ercole e Aida Tia. Ancora da chiarire, come spiegato dall’avvocato Cristian Malighetti che assiste l’ex A.D., se i primi due potranno beneficiare sotto il profilo penale dei vantaggi introdotti dai Brambilla estinguendo – a loro spese – i reati tributari.

 

“Non c’è ancora giurisprudenza della Cassazione sul punto e dunque se la causa di non punibilità si trasmetta anche a chi non ha effettivamente pagato”. Ha invece provveduto a meglio delineare le contestazioni mosse ai singoli imputati il sostituto procuratore Paolo Del Grosso, rispondendo quest’oggi ad una sollecitazione arrivata in tal senso alla scorsa udienza sempre dall’avvocato Malighetti.

 

michela brambilla luciano fontana (1)

Genericamente, ai sette indagati, a vario titolo, i PM ascrivono due episodi di bancarotta fraudolenta: il primo, datato 2010, in relazione all’acquisto da parte della Trafileria del Lario di quote della Brava srl ed il secondo incentrato invece su presunte fatture false (circa 280, per un totale di 15 milioni di euro).  Come anticipato, si torna in aula a giugno, quando sarà delineata anche la strada processuale che intendono intraprendere gli imputati.

 

Posticipata, invece, da marzo a settembre, l’udienza dinnanzi al Tribunale delle imprese nell’ambito dell'azione di responsabilità civile esercitata - tramite l'avvocato Carlo Galli - dal dottor Luigi Bolis che, nella qualità di curatore della fallita, si surroga alla società stessa e alla massa dei creditori "battendo cassa" nei confronti degli organi sociali di diritto (gli amministratori e il collegio sindacale), dell'ipotizzato amministratore di fatto (appunto la parlamentare Michela Vittoria Brambilla) nonché di chi, con il proprio comportamento, avrebbe contribuito - stando l'impianto accusatorio - ad aggravare il dissesto "foraggiando" la spa con un'iniezione di liquidità per 15 milioni di euro a fronte della presentazione di fatture giudicate dagli inquirenti quantomeno sospette e dunque, concretamente, il ceto bancario (Unicredit, Intesa San Paolo, Banca Popolare di Milano e Credito Bergamasco, quest'ultimi entrambi ora sotto l'etichetta Banco BPM).

 

MICHELA VITTORIA BRAMBILLA AL NEGOZIO DI SCARPE

27 i milioni di euro chiesti dal legale lecchese, pari al divario tra la situazione al 31 dicembre 2010 - data in cui, ritengono il dottor Bolis e l'avvocato Galli, l'impresa avrebbe dovuto cessare l'attività avendo perso il proprio patrimonio netto – e quella riscontrata il giorno dell'effettiva messa in liquidazione ovvero il 18 ottobre 2013, con il "concorso" dei quattro istituti - tacciati di omesso controllo in relazione a ciò che stava avvenendo - individuato a partire dal 31 dicembre 2011 (da qui la chiamata in causa per "appena" 25 milioni). Qualora a Lecco si concretizzasse la corresponsione di un risarcimento da parte dei Brambilla, i loro nomi – ovviamente – verranno espunti dalla lista dei “citati” in questa seconda – parallela – vertenza.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO