IL MILIONARIO GRILLO: “FANCULO AI SOLDI!” - PER LA PRIMA VOLTA A MONTECITORIO, MINACCIA CHI VUOLE TENERLI

Beatrice Montini per Corriere.it

«Fanculo ai soldi». «Non si fa la cresta su ciò che non è rendicontato». E ancora: «Metteremo on line nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi». Entrato a Montecitorio per la prima volta («da abusivo», ci tiene a dire), Beppe Grillo non fa sconti ai suoi parlamentari nell'assemblea indetta in un nuovo tentativo di riportarli all'ordine. L'incontro è stato convocato dopo il «referendum» sulla diaria in cui il 48 % dei parlamentari grillini ha detto che bisogna restituire «secondo coscienza».

GRILLO A MONTECITORIO: «SONO UN ABUSIVO» - Nel primo pomeriggio di giovedì, a bordo di un'utilitaria bianca il leader del M5S fa dunque, per la prima volta, il suo ingresso a Montecitorio (dall'ingresso di via della Missione 8) per l'assemblea con i parlamentari M5S. « «Io in Parlamento? Entro da un ingresso secondario. Sarò sempre un abusivo», dice.

Prima di incontrare i suoi, Grillo scambia qualche battuta con i giornalisti. «Ma quale apriscatole? - spiega ai reporter - Il Parlamento l'abbiamo aperto ma c'è tutto un groviglio che non si capisce niente». Il leader dei 5 Stelle è di buon umore e a una domanda sulla diaria glissa. «Ehh, la diaria... la diaria...».

LA SFERZATA AI SUOI - Poi l'incontro con i suoi parlamentari trasmetto in diretta Twitter dell'account ufficiale dei deputati grillini. Il discorso di Grillo spazia dai rimborsi ai parlamentari alla sfumata alleanza con il Pd, dal programma per i prossimi mesi alla nuova «pax mediatica» con i giornalisti. I toni sembrano duri soprattutto sulla questione degli stipendi dei parlamentari.

«Se avete firmato qualcosa, dovete rispettarlo», dice riferendosi all'impegno sottoscritto da tutti gli eletti del M5S in base al regolamento pubblicato sul sito. Poi aggiunge: «Non si fa la cresta su ciò che non è rendicontato», «metteremo nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi». «Fanculo i soldi!», dice ancora il leader del M5S. Ma non si ferma qui. «Il deputato siciliano Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda», dice Grillo secondo quanto riporta su Facebook l'addetto alla comunicazione del M5S Daniele Martinelli.

«SIAMO IL TELETRASPORTO» - I parlamentari, alcuni con pc o I-pad avanti, lo ascoltano assorti. Grillo inizia a parlare di quello che accadrà, secondo lui, nei prossimi mesi. «Il governo non regge. L'opinione pubblica sta cambiando. Cercano di dimostrare che siamo come gli altri», dice Grillo. E sul Pd: «Il Pd non cercava alleanza, cercava voti per fare il governo senza il M5S».

Poi spiega: «Lavoriamo sui 20 punti del programma. Referendum propositivi, senza quorum, e leggi di iniziativa popolare». Molti i passaggi in cui Grillo sottolinea le differenze tra i 5 Stelle e gli altri partiti. «Noi non siamo un'automobile migliore, siamo un nuovo mezzo di trasporto: siamo il teletrasporto», dice Grillo. «Noi cambieremo le cose ma bisogna avere pazienza. Non abbiamo bacchette magiche».

LA «PAX MEDIATICA» - Nel discorso del leader del M5S non manca un passaggio sui giornalisti, dopo l'espulsione del senatore Mastrangeli che aveva partecipato a un talk show. Quella di Grillo sembra una «svolta». «Fermatevi per la strada a rispondere ai giornalisti», dice il leader M5s ai suoi. E poi Grillo sdogana anche la partecipazione alle trasmissioni tv. «Perchè non siano talk show, andate in tv a spiegare ai cittadini le nostre idee - dice infatti - Loro agiscono con le menzogne, noi reagiremo con con rispetto e verità».

IL POST CONTRO BERLUSCONI - Intanto dal web Beppe Grillo se la prende non solo con l'ex premier, ma anche con Quirinale e Pd. «Berlusconi è il garante dell'osceno connubio tra illegalità e democrazia. Un parassita che se estratto dallo stomaco della nazione, come Alien, la farebbe morire». Dice Beppe Grillo nel corrosivo post pubblicato sul suo blog il giorno dopo che i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Milano hanno confermato per il Cavaliere la condanna 4 anni di reclusione (tre dei quali condonati per l'indulto) per frode fiscale nell'ambito del processo sui diritti tv per le reti Mediaset.

«In un qualsiasi Paese democratico un personaggio come Berlusconi sarebbe in carcere o allontanato da ogni carica pubblica - scrive il leader dei 5 Stelle - da noi è l'ago della bilancia del Governo, punto di riferimento di Napolitano nel suo doppio settennato, protetto dall'opposizione del pdmenoelle formata a sua immagine e somiglianza, tutelato dai servi che ha nominato in Parlamento, difeso dalle menzogne delle televisioni e dei giornali».

E per sottolineare il suo pensiero, come in altre occasioni, Grillo affianca al commento un'immagine: la foto di Berlusconi con cappello e sigaro e la scritta «Al Tappone». Un chiaro richiamo ad Al Capone che fu incastrato dall'Fbi per evasione fiscale.

«CHIEDEREMO L'INELEGGIBILITÁ» - Sul blog Grillo quindi ribadisce che il MoVimento 5 Stelle chiederà in Parlamento «l'ineleggibilità» del Cavaliere perchè la condanna in Appello prevede anche 5 anni di interdizione dai pubblici uffici (che comunque scatta solo in caso di condanna definitiva in Cassazione). «Vedremo chi voterà l'ineleggibilità», scrive Grillo che spiega che il M5S punta all'ineleggibilità di Berlusconi anche per l'applicazione della legge del 1957 per cui i titolari di una concessione pubblica e i rappresentanti legali di una società che fa affari con lo Stato non possono essere eletti.

«Mi mangio un cappello - prosegue Grillo - se sarà votata dal pdmenoelle. Boccia il marito pdmenoellino di sua moglie pdellina, entrambi accasati in Parlamento, ha dichiarato che l'ineleggibilità di Berlusconi "non è una priorità per il paese ma un modo per continuare a fare propaganda". Nel frattempo - incalza ancora il comico genovese- corre voce che Berlusconi potrebbe essere eletto senatore a vita. La soluzione di ogni suo problema. Un cerino in un pagliaio».

 

 

L AUTO DI GRILLO NEL GARAGE DI MONTECITORIO GRILLO A MONTECITORIO INCONTRA I PARLAMENTARI CINQUE STELLE BEPPE GRILLO A MONTECITORIO SFERZA I GRILLINI GRILLO A MONTECITORIO INCONTRA I PARLAMENTARI CINQUE STELLE GRILLO A MONTECITORIO INCONTRA I PARLAMENTARI CINQUE STELLE GRILLO ARRIVA NEL GARAGE DI MONTECITORIO

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...