salvini

SUONA IL GONG, NON SOLO PER LE ONG – SALVINI RIBADISCE DI VOLER BLOCCARE TUTTE LE NAVI CHE CARICANO DISPERATI NEL MEDITERRANEO – MA NELLA NOTTE LA VOX THALASSA RECUPERA 67 MIGRANTI, CHE SARANNO PORTATI IN ITALIA DOPO AVER MINACCIATO DI MORTE L’EQUIPAGGIO: “SE HANNO FATTO QUALCOSA CONTRO LA LEGGE FINIRANNO IN GALERA E NON IN UN CENTRO D’ACCOGLIENZA…

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

matteo salvini con i migranti

Il problema non sono solo le ong per il governo Conte: l’esecutivo M5s-Lega – su spinta del ministro dell’Interno Matteo Salvini – vuole bloccare anche le navi italiane che si trovano a salvare migranti dai naufragi nel Mediterraneo.

 

Una strategia che Salvini ha inaugurato nella notte con un ulteriore salto di livello, visto che già nel fine settimana si era scontrato con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta sull’approdo delle navi europee previsto da una missione internazionale, Sophia.

 

SALVINI MANGIA UN HAMBURGER A VILLA TAVERNA

Nel pomeriggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte coordinerà un vertice con Salvini, Trenta, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.

 

“Quello dell’immigrazione – dice la Trenta – è un problema da affrontare tutti insieme ed è importante per l’Italia farlo in maniera coordinata come stiamo cercando di fare costantemente”.

 

vox thalassa 3

Moavero Milanesi assicura: “Salvini è anche leader politico e quindi usa un linguaggio da leader politico, il ministro degli Esteri non ha una forza politica e usa un linguaggio di tipo più istituzionale, ma non vedo differenze tra noi.

 

enzo moavero milanesi

In tutta franchezza non credo ci siano divergenze di posizione in seno al governo. Mi confronto quotidianamente con i colleghi. Sulla migrazione c’è un contatto quotidiano tra il ministro degli Esteri e ministro degli Interni”.

 

MATTEO SALVINI BELLA CIAO

La questione, però, ora diventa che al vertice per fare il punto sulla questione migranti Salvini non ci sarà perché, come ha anticipato ieri, è impegnato in Calabria.

 

Una strategia, quella indicata nella notte dal Viminale, che alla fine è saltata per il caso della Vos Thalassa, un rimorchiatore d’altura battente bandiera italana che fa servizio alla piattaforma petrolifera della francese Total.

 

vox thalassa 2

Un cambio di linea dovuto al fatto che a bordo, dopo il recupero dei migranti, si sono registrati momenti di tensione. Due dei 67 migranti salvati – secondo quanto racconta la Guardia Costiera italiana – hanno infatti avuto “atteggiamenti minacciosi nei confronti dell’equipaggio” della Vos Thalassa “all’arrivo in zona della Guardia Costiera libica“.

danilo toninelli 6

 

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli parla di “minacce di morte” e di “condotte che hanno messo a repentaglio la vita” dei 12 marittimi del rimorchiatore italiano. E’ per questo che la Guardia Costiera ha deciso di mandare in zona la nave Diciotti (la stessa che aveva partecipato al convoglio che lo scorso mese ha portato i 630 dell’Aquarius a Valencia) oltre a un elicottero della Marina Militare.

 

vox thalassa 1

I 67 migranti (58 uomini, 3 donne e 6 minori) sono stati trasbordati sulla Diciotti che essendo una nave delle Capitanerie sbarcherà certamente in Italia. Ma al momento non si sa ancora dove: “Stiamo ragionando – dice Salvini –  Se qualcuno ha fatto qualcosa che va contro la legge appena sbarca in Italia finisce in galera e non in un centro di accoglienza”.

vox thalassa

 

I cosiddetti “facinorosi” che hanno minaggiato l’equipaggio del rimorchiatore sono due, alla fine: un ghanese ed un sudanese.

 

I 67 provengono da diversi Paesi: 23 pakistani, 4 marocchini, 4 algerini, un bengalese, un ciaddiano, 2 egiziani, un ghanese, 10 libici, un nepalese, 7 palestinesi, 12 sudanesi e uno yemenita.  “In quali di questi Paesi c’è guerra?” twitta polemico Salvini.

 

SALVINI AQUARIUS

La risposta, facilmente documentabile, è “in parecchi“: con gradazioni diverse ma ci sono scenari di guerra (civile e non) in Palestina, Sudan, Yemen, Libia, Nepal e in alcune zone del Pakistan, dell’Algeria, del Ciad, dell’Egitto. Questo a prescindere che l’asilo si concede anche per altri motivi, come prescrive l’articolo 10 della Costituzione.

 

Il divieto che in un primo momento il Viminale aveva opposto alla Vos Thalassa era dovuto al fatto che, dopo il naufragio avvenuto domenica, si erano già attivate e si stavano avvicinando le motovedette della Guardia Costiera libica.

 

vox thalassa

Una tesi che Salvini ha ribadito più volte durante la mattinata: “Il principio è che in acque libiche intergono i libici. Quindi è sacrosanto salvare le vite umane però fino a che noi aiutiamo gli scafisti la gente continuerà a morire nel Mediterraneo”.

 

In realtà l’equipaggio del rimorchiatore ha deciso di intervenire quando ha visto che il barchino sul quale erano i 67 migranti stava affondando in acque internazionali, anche se di competenza di area di soccorso affidata alla Libia.

 

“La Guardia costiera italiana non può sostituirsi a quella libica, soprattutto se i colleghi africani sono già entrati in azione” aveva ribadito il Viminale. Tuttavia nelle situazioni di emergenza le regole del mare dicono – come ormai è stato ricordato tante volte in queste settimane – che il soccorso è obbligatorio.

 

SALVINI ONG

Nel frattempo Salvini su Facebook rilancia la sua linea sulle ong, pubblicando una cartina dell’Europa in cui indica dove si trovano le navi delle organizzazioni non governative che fino alle scorse settimane hanno recuperato i naufraghi delle traversate nel mar Mediterraneo.

 

“Grazie all’intervento deciso mio e del governo le navi delle ong sono finalmente lontane dagli scafisti – scrive – Ora sto lavorando perché anche le altre navi, private o militari, non aiutino i trafficanti di esseri umani a guadagnare altri soldi. Meno partenze significa meno morti in mare. Possono minacciarmi, ma io non mi fermo”.

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO