
IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CERCÒ DI AIUTARE DELMASTRO A COPRIRE IL SUO PASTICCIO SU COSPITO – NELLE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CHE HA CONDANNATO IL SOTTOSEGRETARIO MELONIANO A OTTO MESI PER RIVELAZIONE DI SEGRETO DI UFFICIO, SI LEGGE CHE “LE NOTIZIE COMUNICATE DA DELMASTRO ALL’ONOREVOLE DONZELLI HANNO COMPORTATO UN PERICOLO PER L’EFFICACIA DELLA REPRESSIONE DELLA CRIMINALITÀ” – I GIUDICI SOTTOLINEANO IL COMPORTAMENTO DEI DIRIGENTI DI LARGO ARENULA PER “COPRIRE” DELMASTRO: “LE CHIARE CLAUSOLE CON CUI SI LIMITAVA LA DIVULGAZIONE DELLE NOTIZIE SU COSPITO SONO DIVENTATE POCO PIÙ CHE CONSIGLI, DA NON PRENDERE NEPPURE TROPPO SUL SERIO…”
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
GIOVANNI DONZELLI E ANDREA DELMASTRO
Le notizie «comunicate dal sottosegretario Andrea Delmastro all’onorevole Donzelli hanno comportato un pericolo per la tutela e l’efficacia della prevenzione e repressione della criminalità». In 42 pagine di motivazioni il tribunale di Roma demolisce la condotta del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove nella vicenda Cospito, condannandolo in primo grado a otto mesi per rivelazione di segreto di ufficio.
Nella sentenza infatti non solo il collegio (presieduto da Francesco Rugarli) sostiene che le notizie fossero coperte dal segreto e che, quella rivelazione, ha minato il lavoro dell’antimafia.
Ma ha anche fatto notare come il ministero della Giustizia (per esempio: l’attuale capa di gabinetto, Giusi Bartolozzi, o Lina Di Domenico, che dopo essere stata al centro di un braccio di ferro con il Quirinale per il Dap, è stata nominata al vertice di un dipartimento del ministero) abbiano cercato di aiutare Delmastro.
«Dall’istruttoria – si legge in sentenza - risulta chiaro come nessuno dubitasse che le notizie sui rapporti e le intese tra Cospito e i detenuti di criminalità organizzata, e più in generale con Cospito, fossero notizie delicate e riservate, che non dovessero avere una libera circolazione.
Molto è invece cambiato quando le notizie sul Cospito e sui suoi rapporti durante la detenzione con altri detenuti sono diventate notizie di libera diffusione e le chiare clausole con cui se ne limitava la divulgazione poco più che consigli, da non prendere neppure troppo sul serio, che si potevano legittimamente ignorare». [...]
«Ecco perché Nordio deve venire a scusarsi in aula» ha detto ieri Benedetto delle Vedove battibeccando in aula con il capogruppo di FdI, Galeazzo Bignami [...]
Secondo i magistrati le notizie rivelate dal sottosegretario e usate come arma politica da Donzelli contro i colleghi de Pd che avevano visitato in carcere Cospito, «rivelavano che i detenuti erano controllati e ascoltati, anche al di fuori delle previsioni normative e quanto da loro detto era oggetto di relazioni di servizio».
Andrea Delmastro Lina di Domenico
Inverosimile ancora secondo i giudici l’ipotesi che Delmastro non sapesse, «come hanno sostenuto la difesa e la procura», «la natura riservata delle informazioni: è laureato in legge, avvocato penalista, sottosegretario con delega agli Istituti di pena, parlamentare di lungo corso».
DONZELLI PINOCCHIO E DELMASTRO GEPPETTO - MEME BY EMILIANO CARLI
alfredo cospito
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