MINISTRO CONTRO POLIZIA – CANCELLIERI SULLA SENTENZA CUCCHI: “NON GIUDICO I MAGISTRATI MA SONO SOLIDALE CON LA SORELLA”

Da "ansa.it"

"Sono donna di istituzioni e non mi appartiene dare giudizi sull'operato della magistratura. Alla sorella di Stefano Cucchi posso solo esprimere solidarietà, una grandissima partecipazione perché sono consapevole che quello è un dolore che nessuno ha lenito", così il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.

"Sulle carceri stiamo mettendo a punto una strategia a 360 gradi, molto complessa, che stiamo definendo in questi giorni. E' il problema numero uno della nostra agenda, per lo meno della mia. Dobbiamo fare tutto entro l'anno. Ma l'obiettivo è fare anche prima",

SORELLA,QUEI MEDICI INDEGNI INDOSSARE CAMICE - "Stefano non sarebbe arrivato in ospedale se non fosse stato massacrato. Ma i medici sono anche responsabili e non sono degni di indossare il camice". Ilaria Cucchi commenta così le parole del primario Aldo Fierro, condannato per la morte del fratello.

"E" stato un processo a Stefano", ha aggiunto Ilaria Cucchi, nel corso di una conferenza stampa. "Il senatore Carlo Giovanardi - ha detto Luigi Manconi, il presidente della Commissione per la tutela dei Diritti Umani - lo ha definito tossicodipendente, anoressico, larva, zombie".

PRIMARIO, E MENO MALE CHE NON SIAMO DELINQUENTI - "Voglio evitare qualsiasi contro polemica. So solo che la colpa è solo nostra, solo dei medici. E meno male che non siamo delinquenti". A parlare è Aldo Fierro, primario del reparto del Pertini dove morì Stefano Cucchi. Fierro è stato condannato a due anni.

MANCONI, FALLIMENTO PROCURA ROMA - "La sentenza afferma il fallimento della Procura di Roma. Non ha detto che Stefano Cucchi non è stato sottoposto ad abusi e violenze delle celle di sicurezza del tribunale di Roma, ma che non si è stati in grado di individuare i responsabili di quelle violenze. Un pestaggio nei confronti di una persona inerme c'é stato". Queste le parole di Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei Diritti Umani, a Tgcom24.

"La Procura non ha saputo svolgere indagini adeguate - aggiunge - perché si è mossa in maniera maldestra. Stefano Cucchi è stato ricoverato solo perché ha subito un pestaggio. Questo aspetto non è stato proprio considerato. Dopo il pestaggio, Stefano Cucchi doveva essere occultato. Ci si è dati un gran da fare perché venisse allontanato dai familiari. Se Stefano Cucchi è morto in quelle condizioni è perché anche una parte della magistratura pensa che se una persona viene internata perde i suoi diritti, non è più una persona ma una cosa". "Ed è questo che va sconfitto", conclude.

Cinque medici su sei sono stati condannati per omicidio colposo per la morte di Stefano Cucchi: il primario Aldo Fierro a due anni, i medici Stefania Cordi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis e Silvia Di Carlo a un anno e 4 mesi. Rosita Caponetti a otto mesi per il reato di falso ideologico. I tre agenti penitenziari sono stati assolti per insufficienza di prove mentre i tre infermieri sono stati assolti con formula piena. Agenti e infermieri sono stati assolti.

In aula la gente urla "assassini". Il pubblico viene tenuto a stento dagli uomini della polizia.

Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, dopo aver ascoltato la sentenza, si è messa a piangere. "Io non mi arrendo - ha detto - Giustizia ingiusta". "Mio fratello è morto di ingiustizia. I medici dovranno fare i conti con la loro coscienza, mio fratello non sarebbe morto senza quel pestaggio". Ilaria è uscita dall'Aula bunker di Rebibbia tra gli applausi dei manifestanti che chiedevano condanne per gli agenti e gli infermieri. In molti le hanno detto, scortandola fuori, "Non ti lasciamo sola". Ilaria ha risposto loro: "La verità la sappiamo noi, la giustizia non è la verità, noi non ci fermiamo".

"E' la fine di un incubo. La giustizia ha trionfato". Lo ha detto Nicola Menichini, uno degli agenti di polizia penitenziaria assolto oggi al processo

 

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