conte tria giorgetti

UNO, DUE E TRIA! - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E’ STATO SCONFESSATO ANCHE DA CONTE: PER PALAZZO CHIGI HA SBAGLIATO LA FASE PREPARATORIA DELLA TRATTATIVA CON BRUXELLES - IL PREMIER SPERA DI CHIUDERE LA TRATTATIVA CON L'EUROPA ENTRO IL 13 DICEMBRE. ALTRIMENTI SARÀ CONTE IL CAPRONE ESPIATORIO…

Marco Antonellis per Dagospia

 

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

Le interviste del Premier Conte, perennemente blindato da Rocco Casalino e dal fidato braccio destro Maria Chiara Ricciuti, sono sempre molto interessanti. Però come tutte le interviste molto spesso sono più le cose che non si dicono che quelle che si dicono oppure vengono sapientemente celate le cose più importanti. Ad esempio nelle ultime interviste il mite Presidente del Consiglio italiano (che all'occorrenza però tanto mite non è) si è ben guardato dal muovere rilievi al suo Ministro dell'Economia Giovanni Tria.

 

conte e tria

C'è da capirlo, perché inevitabilmente scoppierebbe un putiferio a fronte di un Ministro già fortemente indebolito. Perché chi lo conosce sa bene quanto ci sia rimasto male da quando domenica sera con tanto di comunicazione ufficiale da parte dei dioscuri di Lega e 5Stelle gli è stata sfilata la "pratica" Bruxelles. Ma non sono stati solo Luigi Di Maio e Matteo Salvini a volerlo fuori dalle trattative con l'Europa.

 

Anche il Presidente del Consiglio, anzi soprattutto lui, ha spinto per sottrarre le chiavi del dialogo con Bruxelles al professore di Tor Vergata ed intestarsi in toto il dialogo con Juncker e Moscovici.

 

di maio conte salvini tria 1

Uno dei motivi principali di tutto ciò, spiega senza mezzi termini chi ha avuto modo di parlare con il premier Conte appena tornato dal viaggio in Argentina, sta nell'"eccesso di accondiscendenza che Tria ha avuto nei confronti di Bruxelles" soprattutto nelle fasi iniziali e preparatorie della trattativa quando, forse con troppa fretta, ci si accomodò ai desiderata della coppia Juncker-Moscovici (che volevano il rapporto Deficit/Pil per l'Italia al massimo all'1,8%) senza minimamente preoccuparsi dei provvedimenti bandiera di 5Stelle e Lega che avrebbero richiesto molto più denaro: "Abbiamo cominciato a discutere con l'Europa partendo dall'1,6% quando invece andava messo subito in chiaro che puntavamo al 2,4. Anche le prime interviste rilasciate dal Ministro Tria non hanno affatto aiutato in questo senso" rivelano fonti vicinissime al Presidente del Consiglio.

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

 

Insomma, il Premier Conte avrebbe voluto mettere in chiaro sin dall'inizio che l'Italia puntava al 2,4% per poi magari scendere in sede di trattativa. Guarda caso proprio quello che sta accadendo in questi ultimi giorni, da quando Conte se ne sta occupando in prima persona.

 

In poche parole, la mossa dei dioscuri Di Maio e Salvini verrà prima di tutto ricordata come la sconfessione del Ministro dell’Economia. E poi se le cose con l'Europa dovessero andar male e scattassero comunque le sanzioni ciò consentirebbe ai leader di Lega e 5Stelle di tenersi le mani libere per andare allo scontro con l’Europa non senza prima aver trovato un capro espiatorio, Giuseppe Conte: sarà Conte che tratterà la resa in Europa se l'Italia dovesse cedere oppure sarà sempre colpa di Conte se la trattativa dovesse fallire e si arrivasse alle sanzioni.

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

 

Non è affatto un caso, spiegano fonti di Palazzo Chigi, che i provvedimenti chiave, il Reddito di cittadinanza e Quota 100 per le pensioni siano stati ancora rinviati: "Prima bisognerà aspettare il 19 dicembre e capire se l'Europa procederà o meno con le sanzioni. Anche se Conte spera di avere una risposta dall'Europa già qualche giorno prima, intorno al 13.

 

VERTICE DEL GOVERNO SUL DEF

Solo dopo Di Maio e Salvini prenderanno la decisione definitiva su Reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero" spiegano fonti di governo. Perché se l'Europa si metterà di traverso e non consentisse a Lega e 5Stelle di realizzare i provvedimenti sui quali hanno vinto le elezioni allora sarà guerra aperta contro Bruxelles e l'Europa matrigna in vista delle prossime elezioni. Ecco svelato il mistero della mancata inclusione dei provvedimenti chiave nella discussione alla Camera.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…