mirella serri filippo facci

“NON È LECITO DARE DEL FASCISTA A TUTTI, MA FACCI HA ADERITO A UN COMPORTAMENTO FASCISTA” – MIRELLA SERRI: “È SEMPRE STATO UN RADICALE E UNA PERSONALITÀ DI SINISTRA. MA LA SUA FRASE SULLA RAGAZZA CHE ACCUSA LEONARDO LA RUSSA LO DESCRIVE COME DEBITORE DEL SESSISMO DI MASSA  CREATO DAL FASCISMO” – "QUANDO OFFENDI I DIRITTI DEGLI ALTRI NON SI CHIAMA LIBERTÀ DI PENSIERO. QUESTO GOVERNO INDUBBIAMENTE STA FACENDO DEI PASSI INDIETRO…”

Estratto dell’articolo di Linda Varlese per www.huffingtonpost.it

 

mirella serri foto di bacco

Gli ultimi episodi, in ordine di tempo, sono quelli che vedono protagonisti Beatrice Venezi e Filippo Facci, apostrofati come "fascisti": la prima per aver espresso a più riprese la sua vicinanza al governo Meloni e per questo motivo dichiarata persona non gradita dai Comitati e dalle Associazioni di Nizza dove […] dovrebbe esibirsi al Concerto di Capodanno.

 

Il giornalista, invece, da giorni al centro delle polemiche per una frase infelice riportata in un suo articolo su Libero sul caso La Russa Junior, potrebbe essere "epurato" dalla Rai che aveva previsto per lui la conduzione di un day time.

 

FILIPPO FACCI

Della facilità con cui si usi l'epiteto fascista e sul reale significato che oggi assume la parola abbiamo parlato con Mirella Serri, scrittrice e giornalista, e autrice tra gli altri di molti libri al tema dedicati […]. Ci ha spiegato che sebbene non sia "lecito dare del fascista a tutti", utilizzando la parola come "una qualsiasi espressione ingiuriosa", è innegabile che oggi "rispuntano dei modi di pensiero che appartengono al mondo fascista che è come un fenomeno carsico: è latente e riemerge quando trova terreno fertile".

 

Partiamo dagli ultimi episodi

Intanto dobbiamo distinguere tra Venezi e Facci. Sono due situazioni diverse. Escludere la Venezi dal ruolo di Direttrice d'Orchestra per le sue dichiarazioni di vicinanza al centrodestra italiano, mi sembra assurdo: sarebbe un comportamento illiberale. E' un'artista e può avere le convinzioni che vuole e deve essere giudicata per quello che fa, non per quello che pensa. […] Per Facci la situazione è diversa.

 

beatrice venezi 11

Perché?

[...] In questo caso direi che viene usata la parola fascista come un insulto […]. Secondo me in questo caso l'epiteto è pertinente: viene usato per ascriverlo a un certo tipo di pensiero che è erede di una tradizione che appartiene al fascismo.

 

Il fascismo ha creato quello che possiamo chiamare un virilsmo o un sessismo di massa. Non che prima non esistesse l'antifemminismo o il sessismo, esisteva eccome: solo che Mussolini attraverso i suoi strumenti politici ha istituzionalizzato il maschilismo di massa.

 

Questo fa la differenza fra Crispi e Giolitti che sicuramente non erano femministi e le squadracce nere, per intenderci, che dicevano "cara voglio passare tutta la notte con te con il manganello in mano".

 

benito mussolini a torso nudo

Mussolini poi attraverso una serie di provvedimenti ha cacciato le donne dai luoghi di lavoro: questo tipo di mentalità si è radicata e non ne è stata erede soltanto la destra, ma in parte anche il maschilismo di sinistra nel dopoguerra.  Un senso comune antifemminista ha condizionato la mentalità degli italiani anche alla fine del fascismo.

 

Si è trattato di un senso comune che le donne degli anni '70 attraverso le lotte femministe hanno molto smantellato ma non radicalmente, e ad esempio si affaccia ed emerge nei periodi in cui può emergere: periodi in cui la cultura dominante come quella dell’ attuale destra di Governo gli permette di emergere.

 

Facci si è giustificato dicendo che la sua frase "non è nemmeno il mio stile, non so cosa mi è preso. Ma comunque non chiederei scusa di nulla, non è stata capita la frase, è stata usata come pretesto"

Non è mal interpretata, perché lui dice testualmente: "Risulterà che una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa". Cosa vuol dire? Che la ragazza ha dimostrato di essere una che se l'è andata a cercare. Facci alludeva a questo.

 

mattia feltri

Il nostro direttore oggi nel suo Buongiorno sulla Stampa scrive che "conosce Facci da quasi 30 anni" e, tra le altre, se c'è una cosa che sa di lui è che "i fascisti gli piacciono poco"

Facci non è per nulla un fascista, anzi è sempre stato un radicale e una personalità di sinistra. Ma questa frase lo descrive come debitore del sessismo di massa che in realtà è ampiamente condiviso. […] ha aderito, anche a sua insaputa, a un modo comune di pensare che ancora oggi è debitore del fascismo.

 

Perciò un conto è parlare di espressione erede di un tipo di pensiero e un conto è dare del fascista a chicchessia

benito mussolini

Non è lecito dare del fascista a tutti. Se invece mi chiede se sia giusto definire l'atteggiamento utilizzato da Facci in questa sua valutazione come aderente a un comportamento fascista, io direi di sì. Usare la parola fascista in generale è svalutarla, privarla del suo significato. […] Bisogna usarla quando è opportuno. E’ una parola che è molto importante avere a cuore perché i fascisti soprattutto […] ci sono veramente e hanno rialzato la testa: ci sono molti nostalgici o molte persone che utilizzano un certo tipo di mentalità fascista anche se nel loro complesso hanno anche altri atteggiamenti.

 

Cosa vuol dire essere fascisti oggi?

filippo facci l alpinista 2

Vuol dire, ad esempio, essere nostalgici di un certo tipo di autoritarismo appunto nei confronti del mondo femminile. Tutti gli autocrati che ci sono oggi, dall'atteggiamento nei confronti della giustizia di Orban, del premier polacco, del premier turco, sono neofascisti. Oppure l'estrema destra in Germania o il movimento Vox in Spagna.

 

E in Italia?

La nostra premier sta facendo grandi passi nei confronti dell'Europa e della difesa dell’ Ucraina contro l’invasione di Putin però è circondata da persone che ogni tanto usano una lente che appartiene a un mondo che non c'è più, per decifrare tutta una serie di situazioni: il mondo degli immigrati, il mondo dell'omosessualità, il mondo della comunità lgbtq+. Usano questi che io chiamo pregiudizi, ma che per loro sono convinzioni, per demolire un certo stato di diritto [...]

 

beatrice venezi 14

Quando offendi i diritti degli altri non si chiama libertà di pensiero. Se offendi i diritti degli immigrati, delle donne e delle minoranze e cerchi di escluderli dal dibattito sociale e civile non è libertà di pensiero. Questo Governo indubbiamente sta facendo dei passi indietro. [...]

 

[…]Oggi esiste e si è riaffermata una  mentalità fascista che permea a volte persino anche la cultura di persone, che magari non sono fasciste per niente, ma che la condividono sia per averla introiettata sia perché la considerano una mentalità attualmente vincente.

beatrice venezi 3filippo facci l alpinista 1beatrice venezi bioscalin 357271

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