NAPOLITANO PIANGE SULLA TONACA DEL PAPA: “DA NOI CLIMA AVVELENATO E DESTABILIZZANTE” (CE L’HA CON IL CASO CANCELLIERI?) - IL PDL A GAMBA TESA: “NON HA FATTO NULLA PER PACIFICARE”

1. NAPOLITANO INCONTRA PAPA, 'DA NOI CLIMA AVVELENATO'
ANSA

Calorose strette di mano e un forte messaggio rivolto all'Italia: si e' svolta questa mattina in un clima di cordialità e impegno la prima visita ufficiale di papa Francesco al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Noi che in Italia esercitiamo funzioni di rappresentanza e di guida nelle istituzioni politiche, siamo immersi in una faticosa quotidianità, dominata dalla tumultuosa pressione e dalla gravità dei problemi del Paese e stravolta da esasperazioni di parte in un clima avvelenato e destabilizzante" ha detto il presidente Napolitano.

"Quanto siamo lontani nel nostro Paese da quella 'cultura dell'incontro' che Ella ama evocare, da quella Sua invocazione 'dialogo, dialogo, dialogo'!" ha aggiunto il capo dello Stato. "A tutti, credenti e non credenti è giunta attraverso semplici e forti parole la Sua concezione della Chiesa e della fede".

Di fronte alla crisi economica che "fatica a essere superata" e che "tra gli effetti più dolorosi" ha "l'insufficiente disponibilità di lavoro", "è necessario moltiplicare gli sforzi per alleviarne le conseguenze e per cogliere e irrobustire ogni segno di ripresa" ha detto papa Francesco.

"Con rinnovata convinzione, la Chiesa, continua a promuovere l'impegno di tutti, singoli ed istituzioni, per il sostegno alla famiglia, che è il luogo primario in cui si forma e cresce l'essere umano, in cui si apprendono i valori e gli esempi che li rendono credibili" ha aggiunto il Papa.

L'Italia "attingendo dal suo ricco patrimonio di valori civili e spirituali - dice Francesco - sappia nuovamente trovare la creatività e la concordia necessarie al suo armonioso sviluppo, a promuovere il bene comune e la dignità di ogni persona, e ad offrire nel consesso internazionale il suo contributo per la pace e la giustizia".

Il corteo ha percorso le strade del centro di Roma, senza sirene e scorte particolari. Non c'erano nemmeno i corrazzieri che in altre occasioni hanno accompagnato i pontefici al Colle. All'arrivo tra i due c'e' stata una cordiale stretta di mano nel cortile del Quirinale. Subito dopo al Pontefice sono stati resi gli onori da un picchetto militare, mentre la banda dell'Esercito suonava gli inni nazionali.

Napolitano e Bergoglio hanno percorso un tratto del cortile e si sono soffermati a parlare sotto uno dei porticati del Quirinale. Quindi sono entrati nel Palazzo, dove il Papa ha salutato il segretario generale del Quirinale Marra, mentre avveniva l'incontro ufficiale tra le delegazioni italiana, guidata dal premier Letta, e quella vaticana del Vaticano, guidata dal mons.Angelo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato.

Il Papa ha salutato la delegazione governativa italiana presente al Quirinale, a cominciare dal premier Letta, con cui ha avuto un breve colloquio. Presenti anche, tra gli altri ministri, quello dell'Interno Angelino Alfano e il ministro degli Esteri Emma Bonino. Napolitano, intanto, ha salutato la delegazione della Santa Sede.

Papa Francesco era accompagnato da una delegazione di otto persone. Facevano parte del seguito papale mons. Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, il card. Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana; il card. Agostino Vallini, vicario generale del Papa per la Diocesi di Roma, mons. Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia, mons. Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia, mons. Carlo Alberto Capella, Segretario di Nunziatura. Alla visita non ha potuto partecipare il nuovo segretario di Stato vaticano, mons. Pietro Parolin, ancora convalescente in Veneto da dove tornerà a Roma sabato prossimo.


2. IL PDL CONTRO NAPOLITANO: "NON HA FATTO NULLA PER PACIFICARE"
www.affaritaliani.it


"Sono d'accordo con Napolitano quando sostiene che in Italia prevale un clima politico avvelenato, ma sono dell'opinione che non abbia fatto nulla per stemperare le esasperazioni e per pacificare davvero la vita politica italiana". E' Sandro Bondi a replicare cosi' al Presidente della Repubblica. "Era l'unico - aggiunge il senatore Pdl - che poteva farlo, sia per la sua coscienza storica dei problemi dell'Italia sia per le prerogative di cui dispone".

Napolitano: Brunetta, veleni? Allora non resti a guardare - "Il Presidente Napolitano ha descritto al Papa il 'clima destabilizzante e avvelenato' che domina l'Italia. Lo ha fatto parlando quasi da spettatore rassegnato. Io credo che invece il Capo dello Stato ha la responsabilita' istituzionale, le risorse e l'energia per fare molto, in prima persona, per dare stabilita' e contrastare i veleni nella vita pubblica".

Lo afferma Renato Brunetta. Il presidente dei deputati Pdl, in una nota, dice ancora che l'inquilino del Colle "non e', e lo ha sempre dimostrato, una comparsa impotente e marginale della nostra scena, ma un protagonista". "Il mio appello - conclude - e' che non si consegni al pessimismo, non sottovaluti il peso delle sue scelte nella bilancia della storia, e faccia proprio, lo dico con l'ammirazione di un non credente, l'invito di Papa Francesco a operare per 'la creativita' e la concordia necessarie al suo', cioe' dell'Italia, 'armonioso sviluppo'"

 

 

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