vladimir putin drone droni

IL NEGOZIATO SECONDO PUTIN: RIN-DRONARE ZELENSKY E COSTRINGERLO ALLA RESA – LA SCORSA NOTTE DA MOSCA SONO PARTITI 24 MISSILI E 426 DRONI KAMIKAZE. IL CREMLINO METTE PRESSIONE SU KIEV ANCHE CON LA PROPAGANDA: LA TV DI STATO HA MANDATO IN ONDA UN VIDEO DALLA FABBRICA DI ALABUGA, DOVE VENGONO PRODOTTI MIGLIAIA DI VELIVOLI SENZA PILOTA (2.700 AL MESE), SUL MODELLO DEGLI SHAHED IRANIANI – KIEV REPLICA CON 74 DRONI SU MOSCA (TUTTI ABBATTUTI)

 

KIEV, 'NELLA NOTTE 24 MISSILI E 426 DRONI SULL'UCRAINA'

attacco di droni russi sull ucraina

(ANSA) - Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 24 missili, inclusi cinque ipersonici, e 426 droni di vario tipo, tra cui i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev.

 

Tutti i missili sono stati abbattuti dal fuoco della difesa aerea o sono stati neutralizzati dai sistemi di guerra elettronica. Inoltre, sono stati abbattuti 200 droni d'attacco Shahed e 203 droni-esca non hanno raggiunto i loro obiettivi poiché - "presumibilmente" - sono stati neutralizzati elettronicamente.

 

video della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 3

L'Aeronautica militare ha precisato che i droni provenivano dalle regioni russe di Bryansk e Orel, oltre che dalle basi di Millerovo, Shatalovo e Primorsko-Akhtarsk.

 

Inoltre, i cinque missili ipersonici Kh-47 M2 Kinzhal sono stati lanciati dallo spazio aereo della regione russa di Tambov.

 

Le forze russe hanno lanciato anche quattro missili da crociera Kalibr dal Mar Nero, un missile da crociera Iskander-K dalla base di Millerovo e 14 missili da crociera Kh-101 dallo spazio aereo della regione di Saratov. Tre località sono state colpite da 23 droni d'attacco, mentre i detriti di velivoli abbattuti sono caduti in 12 località.

 

RUSSIA: MINISTERO DIFESA, DISTRUTTI 74 DRONI UCRAINI NELLA NOTTE

attacco di droni russi sull ucraina

(Agenzia_Nova) - Nella notte le forze di difesa aerea russe hanno distrutto 74 droni ucraini. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.

 

"La scorsa notte, sono stati sventati i tentativi del regime di Kiev di effettuare attacchi terroristici utilizzando 74 droni di tipo aereo diretti contro obiettivi situati nel territorio della Federazione Russa", si legge nel messaggio.

 

"23 droni sono stati distrutti nel territorio della regione di Mosca, 14 nella regione di Kursk, 12 nel territorio della regione di Rostov, dieci ciascuno nei territori di Brjansk e Kaluga, quattro nella regione di Tula e uno nel territorio della regione di Lipetsk", ha specificato il ministero

 

PUTIN DOPPIO ATTACCO ANCORA RAID RUSSI CONTRO KIEV

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”

 

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

Droni a perdita d'occhio, file e file di minacciosi velivoli neri che spiccano sullo sfondo bianco di una enorme officina piena di luci. Immagini che ricordano vagamente una scena del film Guerre stellari, che la televisione di Stato russa ha trasmesso ieri, mostrando per la prima volta l'interno della fabbrica di droni ad Alabuga. Da mesi bersaglio degli attacchi ucraini, l'impianto nel Tatarstan assembla e modernizza i droni iraniani Shahed-136, che in russo si chiamano Geran-2.

 

La telecamera scorre tra i droni, mostra lunghissimi scaffali pieni di componenti dei velivoli e centinaia di armi già pronte per venire lanciate sulle città ucraine. Una dimostrazione di ordigni mortali inquietante e intimidatoria, probabilmente finalizzata a mostrare a Kyiv quello che la attende nelle prossime settimane: mentre Volodymyr Zelensky racconta agli alleati occidentali che gli attacchi da 300-400 droni sono ormai quasi quotidiani, gli esperti militari ucraini considerano imminente la notte in cui si batterà il record di 500 droni scagliati sull'Ucraina.

 

video della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 1

Secondo il generale tedesco Christian Freuding, la Russia è intenzionata ad andare ancora oltre, e progetta di sottoporre l'Ucraina a ondate di attacchi che dovrebbero coinvolgere fino a 2.000 droni in una sola ondata.

 

L'intelligence occidentale aveva valutato, qualche tempo fa, la produzione mensile di Shahed russi in 2.700 unità, ma il general maggiore, che ricopre la carica di responsabile degli aiuti che la Germania invia al governo di Kyiv, sostiene che Mosca continua a incrementare il potenziale della sua industria bellica per mettere a dura prova le difese antiaeree ucraine.

 

Christian Freuding

In un'intervista al canale YouTube del Bundeswehr, Freuding ha chiesto di fornire alla difesa ucraina strumenti anti-drone più economici - e più numerosi - dei Patriot promessi da Trump, che costano 5 milioni di euro a pezzo.

 

L'altra soluzione, ha detto il militare tedesco appena rientrato da Kyiv, sarebbe quella di sferrare «attacchi preventivi nel profondo della Russia», contro fabbriche e basi militari del regime di Putin.

 

Una guerra psicologica, dunque, che affianca quella vera, con le parti che mostrano le loro carte per convincere l'avversario a retrocedere. Il Cremlino non ha ancora risposto alla proposta di Zelensky di fissare la data per un nuovo incontro tra russi e ucraini a Istanbul, già questa settimana.

 

attacco di droni russi sull ucraina

Dopo l'apparente svolta di Donald Trump sul sostegno a Kyiv, Vladimir Putin deve decidere come combattere su più fronti contemporaneamente: quello militare, ovviamente, dove le truppe russe hanno registrato il primo rallentamento nell'offensiva di terra degli ultimi due mesi, quello economico - con il varo del nuovo pacchetto delle sanzioni europee contro la Russia, e soprattutto la minaccia della Casa Bianca di nuovi dazi contro i partner commerciali di Mosca - e quello diplomatico, al quale il Cremlino finora non aveva dedicato molta attenzione. […]

video della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 4video della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 6LA TELEFONATA TRUMP-PUTIN VISTA DA GIANNELLIvideo della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 8drone russu Shahedvideo della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 9video della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 5video della tv di stato russa dalla fabbrica di droni di alabuga 7

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)