ndrangheta

MA QUALE “TRATTATIVA”: ORMAI C’E’ PIU’ MAFIA CHE STATO - DA OSTIA A GIOIA TAURO DA MARINA DI GIOIOSA IONICA FINO A SCAFATI, NEL 2017 BOOM DI COMUNI COMMISSARIATI PER MAFIA (SONO 21) - CON MINNITI MINISTRO PIÙ CHE RADDOPPIATI GLI SCIOGLIMENTI PER INFILTRAZIONI   

marco minniti (3)

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

L' impennata nello scioglimento per mafia dei Comuni è evidente. Parlano i numeri: 21 i municipi azzerati nel 2017, più di quanto fatto nei ventiquattro mesi tra 2015 e 2016. L' accelerazione porta il segno di un ministro dell' Interno quale Marco Minniti, volitivo, decisionista, e per di più calabrese (il che non guasta). «Non è certo una festa della democrazia, ma si tratta di uno strumento essenziale», diceva il ministro ai recenti Stati generali contro le mafie.

 

GIOIA TAURO

Dopo l' esame da parte delle prefetture, sono state azzerate tante amministrazioni locali, da Casavatore a Scafati, Bova Marina, Gioia Tauro, Castelvetrano, Isola di Capo Rizzuto, Marina di Gioiosa Ionica, Lamezia Terme, Cassano all' Ionio. Restando alle località più note. La scure del ministro ha colpito soprattutto la sua Calabria (12 Comuni sciolti). Meno la Campania (4 Comuni), la Puglia e la Sicilia (2 Comuni ciascuna).

ostia far west

 

Se non hanno fatto gran notizia le infiltrazioni mafiose in storiche roccaforti della criminalità organizzata, specie nella piana di Gioia Tauro, ha colpito lo scioglimento di Lavagna (Genova), dove è stato arrestato il sindaco: è dell' estate scorsa la prima condanna per Antonio Rodà (14 anni e 8 mesi), uno dei boss calabresi insediati nel Levante ligure, accusato di associazione di stampo mafioso oltre che di spaccio di stupefacenti.

GIOIA TAURO jpeg

 

Ma non è certo il primo caso di scioglimento per mafia di un Comune al Nord e non sarà l' ultimo. Ci sono i precedenti di Sedriano (provincia di Milano), Rivarolo Canavese e Leini (Torino). E di recente il ministero ha avviato gli accertamenti preliminari su Seregno (Monza) «Come Commissione Antimafia - commentava qualche giorno fa la presidente Rosy Bindi - abbiamo compiuto due missioni in Liguria a distanza di due anni e devo dire che fra prima e seconda ho notato una maggiore consapevolezza dei rischi. Fummo accolti a Imperia come coloro che venivano a portare lo spauracchio della 'ndrangheta, così non la seconda volta».

 

Marina di Gioiosa Ionica

È stato un cruccio di questa commissione Antimafia, l' infiltrazione negli enti locali. Se ne sono occupati a più riprese. Nei prossimi giorni, per dire, torneranno a Ostia, dove il Municipio fu sciolto nell' agosto 2015 a seguito dell' operazione Mafia Capitale e dove si è votato solo qualche settimana fa.

 

Il Parlamento, intanto, si è molto interrogato sull' attualità della legge del 1991 che regolamenta lo scioglimento dei Comuni infiltrati dalla mafia.

Sempre Bindi aveva ipotizzato una «terza via» tra scioglimento degli organi politici e non-scioglimento con una «commissione di affiancamento» per accompagnare un ente locale nel suo percorso.

 

ANDREA ORLANDO

Infine la questione del personale amministrativo. Dal 2009 è possibile sospendere, trasferire e perfino licenziare un dipendente colluso, al termine di un procedimento disciplinare, ma solo nel caso di un Comune che sia stato sanzionato con lo scioglimento. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, aveva proposto in un suo ddl di prevedere un percorso simile anche a prescindere dallo scioglimento dell' ente, ma si è arenato al Senato.

 

Tutti problemi terribilmente concreti, con relative proposte, che finiranno nella prossima dettagliata Relazione dell' Antimafia al Parlamento. Se ne parlerà nella prossima legislatura.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."