donald trump benjamin netanyahu

WILL YOU BIBI MY LOVER? NETANYAHU ARRIVA ALLA CASA BIANCA DOPO ANNI DI GELO, ANZI CALDA OSTILITÀ, CON OBAMA. TRUMP SI È SCHIERATO CON ISRAELE E ORA IL PREMIER VUOLE CAPIRE FIN DOVE PUÒ ALLARGARSI - LA FAMIGLIA DEL ‘FIRST GENERO’ JARED KUSHNER È AMICA DI NETANYAHU DA DECENNI: SARÀ LUI A CONDURRE LE TRATTATIVE SU AMBASCIATA AMERICANA A GERUSALEMME E NOMINE ALL’ONU

 

1. NETANYAHU ARRIVA ALLA CASA BIANCA

Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera

 

DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHUDONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu arriva oggi a Washington con grandi aspettative. Persino con entusiasmo. Dopo anni di incomprensioni e, in ultimo, di contrasti con Barack Obama, ora si può ripartire con Donald Trump. L' alleanza con Israele è condizione necessaria per ogni politica estera americana. Obama aveva verificato che non è però sufficiente per stabilizzare il Medio Oriente.

 

Ora Trump si trova di fronte esattamente lo stesso problema. Il negoziato tra israeliani e palestinesi è bloccato da tempo. Il presidente degli Stati Uniti ha affidato a Jared Kushner, il genero-consigliere, il compito di rivitalizzarlo. Ma su quali basi? Dall' accordo di Oslo in poi, cioè dal 1993, tutti i presidenti americani hanno sostenuto la soluzione dei «due Stati»: Israele e Palestina, indipendenti e sovrani.

 

Netanyahu vuole capire che cosa pensi veramente Trump su questo punto vitale. Il premier israeliano ha assunto una posizione ambigua: dice di essere pronto a riprendere la trattativa sullo schema di Oslo, ma nello stesso tempo ha lasciato mano libera agli estremisti del suo partito, il Likud, e ai coloni che stanno costruendo altri insediamenti nei Territori occupati.

 

DONALD  TRUMP BENJAMIN NETANYAHUDONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU

Anche Trump, però, ha un atteggiamento ambivalente. La sua presidenza si appoggia sulla parte più conservatrice della comunità ebraica, in linea con Netanyahu. Ma altre voci, come quelle del Segretario di Stato Rex Tillerson e del Segretario alla Difesa James Mattis, spingono a riflettere: non si può rompere con il mondo arabo e i palestinesi ne fanno parte. Queste frizioni interne spiegano le oscillazioni di Trump.

 

Appena insediato, «The Donald» ha nominato uno dei suoi avvocati, David Friedman, ambasciatore in Israele. La prima cosa che ha detto Friedman ha avuto un effetto devastante: «Sposterò l' ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme». A fine gennaio sembrava che Trump potesse dare il via libera da un momento all' altro. Ma il 10 febbraio il presidente dichiarò al quotidiano Israel HaYom : «Non è una decisione facile». Nella stessa intervista Trump si mostrò ancora più cauto sugli insediamenti nei Territori occupati: «Non penso che andare avanti sia un bene per la pace».

OBAMA NETANYAHUOBAMA NETANYAHU

 

L' 11 febbraio, ecco che il pendolo si sposta dalla parte opposta. L' ambasciatrice all' Onu, Nikki Haley, annuncia che gli Usa respingono la candidatura dell' ex premier palestinese Salam Fayyad come inviato speciale delle Nazioni Unite per la Libia. Un segno di riguardo verso Israele.

 

 

2. RICORDI D' INFANZIA E IL LETTO IN PRESTITO: QUELL' AMICIZIA TRA BIBI E KUSHNER

Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera

 

OBAMA NETANYAHU OBAMA NETANYAHU

Jared Kushner alla prova con Benjamin Netanyahu, «Bibi», l' amico di famiglia. Il genero di Donald Trump era ancora un ragazzo di 17 anni quando ascoltò parlare per la prima volta l' uomo politico israeliano. Era lo Yom HaShoah, il giorno del ricordo dell' Olocausto, il 23 aprile del 1998. Jared partecipava al viaggio di commemorazione nei campi di concentramento di Auschwitz e di Birkenau, in Polonia.

 

La guida del gruppo era Netanyahu. Portò i giovani davanti alle baracche e ai forni crematori e disse: tutto questo si sarebbe potuto evitare se solo qualche anno prima fosse stato creato lo Stato di Israele.

le nozze ivanka trump jared kushnerle nozze ivanka trump jared kushner

 

All' epoca Kushner frequentava le scuole superiori. Si dedicava più al basket che alla politica o al sociale. Ma era cresciuto nella memoria costante del genocidio: sua nonna, polacca, era sfuggita ai nazisti nascondendosi per in anni un tunnel. Suo nonno si era salvato rifugiandosi in una cava. Nel dopoguerra i Kushner, ebrei ortodossi, emigrarono negli Stati Uniti; vi hanno fatto fortuna creando uno dei gruppi immobiliari più ricchi e più in vista del New Jersey e poi di New York.

 

Charles, il padre di Jared, è ancora oggi uno dei donatori più attivi della comunità ebraica americana. Soldi per scuole e ospedali negli Stati Uniti e in Israele. Non senza scivoloni: fu condannato a due anni per evasione fiscale e donazioni illegali. È rimasto, comunque, un punto di riferimento per i politici israeliani più conservatori. Benjamin Netanyahu era spesso ospite dei Kushner.

 

OBAMA ARRIVA IN ISRAELE ACCOLTO DA NETANYAHU OBAMA ARRIVA IN ISRAELE ACCOLTO DA NETANYAHU

Una fotografia del 1999 lo ritrae mentre gioca a calcio con gli studenti della «Joseph Kushner Hebrew Academy» di Livingston, nel New Jersey: scuola intitolata al padre di Charles. Una volta il futuro primo ministro si fermò a dormire: Jared dovette cedergli la camera e spostarsi nello scantinato. E quando «Bibi» si candidò con il Likud, venne a cercare fondi in America. Ai primi posti nella lista dei finanziatori c' era la famiglia Kushner.

 

Oggi Jared, il figlio di Charles, accoglierà «Bibi» nello Studio Ovale, a fianco di Donald Trump. Il presidente ha affidato al marito di Ivanka uno dei compiti più difficili del nuovo corso: mediare tra Israele e l' Autorità nazionale palestinese.

donald trump con jared kushner e mark fields sergio marchionnedonald trump con jared kushner e mark fields sergio marchionne

Finora Jared non si è esposto. In pubblico mantiene lo stesso atteggiamento di partecipazione e di ascolto che avena nei suoi anni di studente e poi di giovane uomo d' affari.

 

Ma, secondo il New York Times , dietro le quinte, Kushner avrebbe già plasmato la visione del suocero sulla questione israeliana, assecondando le idee di Netanyahu. Lo schema di Oslo, due Stati sovrani e indipendenti, è morto.

 

jared e ivanka al ballojared e ivanka al ballo

La prospettiva deve essere quella di una grande Israele in cui possano trovare spazio, con uguali diritti, anche i palestinesi. Si vedrà se è davvero ciò che ha in mente Kushner.

Certo, il suo pensiero si è sviluppato nel perimetro iper conservatore: difesa a oltranza delle ragioni storiche, bibliche, di Israele.

 

Ecco, perché, anche gli esponenti più moderati del mondo palestinese, come per esempio, Mustafa Barghouti, citato dal New York Times diffidano di lui, non lo considerano la figura imparziale di cui, invece, ci sarebbe bisogno.

Ma un altro interlocutore fondamentale per gli interessi degli Stati Uniti, il re Abdullah II di Giordania ha incontrato Kushner pochi giorni fa, invitandolo a non prestare ascolto solo a Netanyahu.

ivanka e donald trump  jared kushnerivanka e donald trump jared kushner

 

Per Kushner, la sua storia personale, i suoi ricordi, tra Auschwitz e lo scantinato di famiglia, è arrivato il momento di misurarsi con la politica.

 

 

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