NON ABBIAMO L'ANELLO AL NASO - FAZZOLARI, ALLA FESTA DI “LIBERO”, SOSTIENE CHE DOPO LE REGIONALI “NULLA È CAMBIATO”. MA ALLORA PERCHÉ IMPROVVISAMENTE GIORGIA MELONI ACCELERA SU PREMIERATO E LEGGE ELETTORALE? – IL SOTTOSEGRETARIO RESPINGE LA TESI DEL “DISEGNO” DI PALAZZO CHIGI DI CAMBIARE LE REGOLE IN CORSA PER NON PERDERE LE PROSSIME POLITICHE: “LA RIFORMA COMPLETERÀ L’ITER PARLAMENTARE ENTRO LA FINE DELLA LEGISLATURA, POI VERRÀ SOTTOPOSTO AL GIUDIZIO DEGLI ITALIANI. A QUEL PUNTO SAREBBE BENE AVERE GIÀ PRIMA LA LEGGE ELETTORALE CHE RISPECCHIA QUELLA ADOTTATA CON LA FORMA DEL PREMIERATO: UN PROPORZIONALE CON PREMIO DI MAGGIORANZA E INDICAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO”
Giovanbattista Fazzolari - Mario Sechi
FAZZOLARI,IL PREMIERATO COMPLETERÀ L'ITER E POI REFERENDUM
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "Per la riforma del premierato si completerà l'iter parlamentare, come è stato fatto per quella della giustizia, e poi verrà sottoposto al giudizio degli italiani. Il governo di centrodestra è stabile e stiamo vedendo quanti vantaggi concreti si hanno con la stabilità".
Lo ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma, all'evento "Energie nuove. Investimenti, reti, relazioni", promosso da Libero Quotidiano.
FAZZOLARI,LEGGE ELETTORALE DOVREBBE RISPECCHIARE PREMIERATO
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "Trovo molto sbagliato provare ad adattare legge elettorale alla convenienza dell'una o dell'altra coalizione. Sono belli i Paesi in cui la legge elettorale non cambia mai. Noi vorremmo immaginare una legge elettorale già adatta alla riforma del premierato.
Il referendum con ogni probabilità si terrà nella prossima legislatura, a quel punto sarebbe già bene avere una legge elettorale che rispecchia quella che dovrà essere adottata con la forma del premierato".
giovanbattista fazzolari e giorgia meloni
Lo ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma, all'evento "Energie nuove. Investimenti, reti, relazioni", promosso da Libero Quotidiano.
"Credo che il sistema che vige per sindaci o regioni, dove tendenzialmente l'elettore sa chi sarà a guidare il governo e quale coalizione lo supporta, è il modello che andrebbe seguito - ha aggiunto -: un proporzionale con premio di maggioranza e indicazione del presidente del Consiglio è anche il modo più trasparente per interessare chi non fa politica".
FAZZOLARI, CON LE REGIONALI NULLA È CAMBIATO
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "Nulla è cambiato, da quando si è insediato il governo non ci sono state sorprese particolari. In questa ultima la tornata elettorale sinistra confermato le sue roccaforti, senza riuscire ad affermarsi in altre regioni.
Il consenso complessivo del centrodestra non è mutato in oltre tre anni di governo, con scelte serie fatte dal governo, non era per nulla scontato". Lo ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma, all'evento "Energie nuove. Investimenti, reti, relazioni", promosso da Libero Quotidiano, commentando i risultati delle Regionali.
"Ho sentito che è stato un campanello allarme per Meloni, ma sono andato a vedere i dati: rispetto alle ultime regionali in cui si è votato, FdI è cresciuto di parecchio, in alcuni casi è raddoppiato, in altri più che raddoppiato. Rispetto a Politiche ed Europee FdI cala. Abbiamo scoperto - ha aggiunto sorridendo - che quando il candidato è Giorgia Meloni il partito va meglio, è un dato che ci sta. Prendiamo atto del consenso personale di Meloni. Ma FdI cresce anche quando Meloni non è candidata"
Giovanbattista Fazzolari Mario Sechi
SCONTRO SU PREMIERATO E LEGGE ELETTORALE FRATELLI D’ITALIA ACCELERA IL PD: SANNO DI PERDERE
Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”
Il governo accelera sul premierato. La minoranza si infuria leggendo una strategia di Giorgia Meloni che, combinando insieme riforma elettorale ed elezione diretta del premier, avrebbe «i pieni poteri che invoca». E promette: «Faremo opposizione durissima. Hanno perso le elezioni, questo è il vero scossone».
La coda dello scontro post elettorale arriva in Parlamento. Con la richiesta, avanzata dal governo, in conferenza dei capigruppo alla Camera, di calendarizzare a gennaio la riforma costituzionale, cara a Meloni, che prevede l’elezione diretta del premier. Già passata in Senato, era in standby da un anno.
[…] Il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari respinge la tesi del «disegno» effetto dei risultati delle ultime elezioni regionali: «Nulla è cambiato. Il consenso complessivo del centrodestra non è mutato e Fratelli d’Italia, rispetto alle ultime Regionali in cui si è votato, è cresciuto di parecchio».
Quindi sul premierato conferma: «La riforma completerà l’iter parlamentare entro la fine della legislatura, poi verrà sottoposto al giudizio degli italiani. A quel punto sarebbe bene avere già prima la legge elettorale che rispecchia quella adottata con la forma del premierato: un proporzionale con premio di maggioranza e indicazione del presidente del Consiglio».
La minoranza, appunto, diffida e per ora si oppone a qualsiasi confronto. Chiara Braga, capogruppo del Pd, sospetta che l’accelerazione sul premierato sia collegata all’intenzione, annunciata da FdI, di modificare la legge elettorale: «Dopo le Regionali hanno paura di perdere».
E legge la mossa anche in rapporto alla sfida interna alla maggioranza: «La Lega, forte del successo in Veneto, ha bloccato la legge sul consenso nella violenza sessuale, Tajani ha stoppato l’ipotesi del nome del premier sulla scheda e Meloni alza la voce, rivendica la leadership e torna a riproporre il premierato, cioè a rivendicare il premio per il patto di potere che li tiene incollati al governo anche con divergenze molto forti. Una nuova forzatura che riafferma il suo modello di donna sola al comando».
[…] E se Matteo Salvini si smarca da un tema «che poco appassiona gli elettori» gli sherpa indicati dai diversi partiti per la trattativa sulla legge elettorale, sotto traccia tessono e sono fiduciosi: «Lasciamo si abbassi la polvere provocata dal voto e tutti rivedranno le loro ragioni, inclusa l’opposizione. Anche a Elly Schlein preme di poter governare, in caso di vittoria».
MELONI E MATTARELLA CON FAZZOLARI, TAJANI, GIORGETTI, FITTO E ZAMPETTI
LA SVOLTA COMUNICATIVA DI FDI BY FAZZOLARI - VIGNETTA DI NATANGELO - IL FATTO QUOTIDIANO
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