capuozzo woodcock

NAPOLISPIA! IL MARITO DEL SINDACO DI QUARTO INDAGATO PER FALSO - QUANDO LA NIPOTE DEL BOSS FINI’ NELLA LISTA DEL MAGISTRATO CANDIDATO A SINDACO DI PORTICI - TUTTI GLI UOMINI D’ORO DI DE LUCA: IL CAPO-UFFICIO STAMPA GUADAGNA 200MILA EURO LORDI L’ANNO

M5S: MARITO DEL SINDACO DI QUARTO INDAGATO PER FALSO

(ANSA) - Ignazio Baiano, il marito del sindaco di Quarto Rosa Capuozzo, risulta indagato per falso e violazione delle norme edilizie nell'inchiesta sul presunto abuso edilizio (condotta parallelamente a quella della Dda sul Comune) che avrebbe rappresentato un elemento di ricatto sulla Capuozzo da parte dell'ex consigliere De Robbio.

 

1. Carlo Tarallo per Dagospia

 

rosa capuozzo roberto fico luigi di maiorosa capuozzo roberto fico luigi di maio

Quarto di qua, Quarto di là. M5S e camorra. Politica e clan. La polemica impazza, il web impazzisce, il Pd ringalluzzisce ma inciampa nei soliti dietrofront. Matteo Renzi in persona, con quella dichiarazione pro-Rosa Capuzzo (“no alle dimissioni, lei avrebbe dovuto denunciare chi la ricattava ma non dimettersi. In quel posto l’hanno messa i cittadini. Io sono per il garantismo più totale”) ha di fatto sconfessato i suoi fedelissimi del Pd campano che pochi giorni fa avevano chiesto proprio le dimissioni del sindaco ex grillino con un sit-in finito nel caos.

ROSA CAPUOZZO SINDACO DI QUARTOROSA CAPUOZZO SINDACO DI QUARTO

 

Ma in Campania, così come in tutte le zone d’Italia ad alta densità criminale, il pericolo è in agguato. Il rischio che qualche personaggio in qualche modo collegato a un clan possa inserirsi in una lista è sempre presente. Un problema di questo tipo capitò addirittura a un magistrato, Nicola Marrone.

 

Marrone nel 2013 si candidò a sindaco di Portici, città della provincia di Napoli nota per la prima ferrovia italiana e per aver dato i natali a Noemi Letizia. Si candidò contro il Pd, e vinse sostenuto da liste civiche e alcuni partiti di centrosinistra. Ma a pochi giorni dal voto l’attuale sindaco finì nella bufera: nella lista dell’Udc, che faceva parte della sua coalizione, spuntò una nipote del boss della camorra Luigi Vollaro, detto o‘ Califfo, 27 figli e un numero imprecisato di amanti, morto in carcere un mese fa dopo 30 anni dietro le sbarre.

 

ROSA CAPUOZZOROSA CAPUOZZO

Cognome diverso da quello del famigerato nonno, nessun problema con la giustizia, faccia pulita e voglia, disse, di “togliersi di dosso” quel marchio, la ventenne finì per essere utilizzata dal Partito Democratico per una feroce campagna di stampa contro il magistrato-candidato. Marrone si ritrovò sotto il fuoco mediatico del Pd, ma reagì: la ragazza (pur senza alcuna macchia) fu costretta a “ritirarsi” dalla campagna elettorale.

 

Un caso-simbolo di come, in alcune zone, tra parenti, amici, cumparielli, amici degli amici, fidanzati e fidanzate, il rischio di una candidatura “imbarazzante” è costante. Come scongiurarlo? “L’unico modo - spiega oggi il magistrato-sindaco Nicola Marrone - è prevenire: partiti e liste civiche devono selezionare le candidature con la massima attenzione. Visto che faccio il magistrato, dico che codificare le caratteristiche necessarie per la candidatura potrebbe essere la soluzione giusta”.

 

2. L’UOMO SOCIAL DI DE LUCA DA 15MILA EURO AL MESE

Alessandro Chetta per il Corriere del Mezzogiorno

 

VINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHIVINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHI

È stato un giorno speciale il primo giugno 2015 per il quarantenne salernitano Mario De Rosa: con l’ingresso a Palazzo Santa Lucia di Vincenzo De Luca — per il quale ha coordinato la comunicazione alle regionali — la sua carriera ha spiccato il volo: a luglio, appena un mese dopo lo champagne, è stato sfornato il decreto che lo nomina dirigente a contratto per un compenso di 181.336 euro lordi l’anno, circa 15 mila euro lordi al mese; la stessa somma che percepisce il portavoce del governatore Emilio Di Marzio ma inferiore al capo dell’ufficio stampa Paolo Russo, ex responsabile della redazione di Salerno del Mattino (200 mila euro lordi l’anno).

 

GAETANO AMATRUDAGAETANO AMATRUDA

È un po’ antipatico fare paragoni con gli stipendi di altre istituzioni pubbliche, ma siamo qui per questo: Mimmo Annunziata, capo ufficio stampa del Comune di Napoli percepisce circa 3.000 euro netti al mese; il gettone per Gaetano Amatruda e Fiorella Anzano, componenti dell’ufficio stampa del past president Stefano Caldoro, era invece di 5.000 euro lordi mensili, più indennità. Al Teatro San Carlo la responsabile comunicazione Francesca Zardini prende 60 mila euro lordi (per la cronaca, alla soprintendente Purchia vanno 151 mila euro lordi). Il ruolo La qualifica di De Rosa è «Responsabile all’informazione multimediale».

 

Quel termine «informazione» è differente e meno generico di «comunicazione». Eppure De Rosa non è giornalista. Si è diplomato perito elettronico e iscritto all’Albo dei pubblicitari professionisti, con numerose esperienze nel campo del marketing.

 

AMATRUDA ANZANO CALDORO AMATRUDA ANZANO CALDORO

Ha lavorato con Sipra e per tre anni a Rai Pubblicità, in qualità di direttore dell’area Centro Sud; con Publikompass negli anni ‘90, e di recente con l’emittente irpina Piuenne Tv da direttore commerciale. Tutti punti curricolari ottimi ma è complesso far passare la raccolta pubblicitaria per la tv di Stato per «significative funzioni svolte nell’ambito della pubblica amministrazione», come richiesto nel decreto con cui gli è stato conferito l’incarico in Regione. Pubblicità a parte, De Luca ne avrà saggiato le qualità anche nel campo del «bartering».

 

Sapete cos’è? L’evoluzione del baratto, lo scambio di beni o servizi in compensazione praticato tra imprese. In pratica il core business di Konme Media, la start up con sede a Salerno di cui De Rosa è founder, cioè fondatore, e nella quale lavora anche Pierpaolo Pittari, che ha seguito la campagna di De Luca come web manager.

 

Un buon portfolio di clienti: Boccadamo, Eté, Gilera, Divani&Divani by Natuzzi, Salerno energia, Pata patatine. L’esordio Il primo gol segnato da De Rosa è stato sul campo «multimediale» dei social network: grazie a una campagna da 40 mila euro spesi tra Google, Facebook e Twitter ha risollevato le sorti della Regione, che vegetava nei bassifondi del web. Ora su Facebook la Campania è prima tra gli enti regionali in Italia, certo con l’aiutino dei fondi europei Poin.

 

E sempre soldi di Bruxelles sono quelli — 30 milioni in 5 anni — recentemente stanziati per la struttura per la comunicazione della giunta De Luca che lo stesso De Rosa potrebbe dirigere all’interno di Sviluppo Campania, maxi-partecipata al 100%.

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...