renzi occhetto

OTTANTA VOGLIA DI SINISTRA! - OCCHETTO COMPIE 80 ANNI E SPARA A ZERO: “LA SINISTRA È MORTA CON VELTRONI. RENZI PUNTA TUTTO SUL PARTITO DELLA NAZIONE, CHE IN REALTA’ È UN NUOVO PARTITO DI CENTRO" - IL SUO GRUPPO DI POTERE? E’ LA NOTA FINANZA - VERDINI? NON MI STUPISCE PIU’ NIENTE”

Alessandro Ferrucci per il “Fatto Quotidiano”

 

OCCHETTOOCCHETTO

Sciarpa poggiata sul collo, taccuino in mano ("ho preso degli appunti per la nostra chiacchierata"), completo blu, la casa tipica di un uomo di sinistra, con una storia di sinistra, tra vecchi libri di Einaudi ed Editori Riuniti, simboli, il colore rosso che emerge tra quadri e ricordi, una foto con Ho Chi Minh in Vietnam, giornali.

 

Achille Occhetto tra pochi giorni compie 80 anni, eppure i gesti, i modi, il tono della voce sono quelli di vent' anni fa. "Ma sono fuori da certi giochi…".

 

Quando è iniziato il suo allontanamento dalla politica?
Nel momento in cui ho capito che gli obiettivi fondamentali per cui mi ero impegnato, e che hanno avuto il loro fulcro nella svolta della Bolognina (il 1989 quando è iniziato il percorso di addio al Pci), erano stati messi da parte.

In che senso?
Molti che avevano seguito la mia proposta non avevano capito il punto centrale: un' uscita da sinistra dalla crisi del comunismo.
 

Lei picconatore di Falce e Martello.
In realtà voglio dare notizia a tutti colori i quali ancora oggi me l' attribuiscono: la fine del comunismo non è stata determinata da me, è stata una crisi mondiale. Ho solo cercato di uscirne con una nuova sinistra.
 

OCCHETTOOCCHETTO

Comunque quell' idea ancora vive in molti movimenti europei, come Podemos in Spagna o in Grecia.
Se guardiamo i sondaggi, in Italia la sinistra è sotto il cinque per cento. A meno che non includiamo il Pd… Bisogna vedere cosa s' intende per sinistra, io credo che l' esigenza di una sinistra, cioè quella di una formazione che si muova su una linea di mutamento profondo nelle società neo-liberiste, sia molto diffusa.

Dobbiamo guardare agli avvenimenti in grande, come negli Stati Uniti con Sanders, politico che si dichiara socialista e socialdemocratico, di chiave europea, ma con un consenso sempre maggiore tra i giovani.
 

Arriviamo all' Italia.
Il discorso si lega a Renzi, alla collocazione del Partito democratico e al grande inganno che si è costruito davanti alla sinistra.

 

Quale inganno?
Vede, non condivido la tesi che Renzi non abbia un progetto: lui ne ha uno, nascosto, il suo torto è di non esplicitarlo. Detto questo, chiariamo un punto: lui ha indubbiamente delle qualità brillanti, di capacità di scelta, di saltare sul problema nel momento, non mi convince la direzione presa.
 

ACHILLE OCCHETTO ENRICO BERLINGUER jpegACHILLE OCCHETTO ENRICO BERLINGUER jpeg

La questione è alla base.
Quando lui ha detto che la scelta non era più di destra né di sinistra, ma la contrapposizione tra innovazione e conservazione, ha espresso le prime note di un obiettivo: quello del partito della nazione, che in realtà è il nuovo partito di centro.

Qual è il centro dell' inganno?
Che se Renzi avesse detto "voglio fare un partito di centro", non ci sarebbe stato niente di male, in realtà ha lanciato un' opa sulla sinistra, e ha portato milioni di ex comunisti a votare con una parola d' ordine nuova: vittoria.
 

Vincere a prescindere…

febbraio novantadue Occhetto Napolitano Petruccioli e Rodot febbraio novantadue Occhetto Napolitano Petruccioli e Rodot

Ha cancellato qualsiasi altra suggestione. Alla fine di questo processo la gente farà i conti in tasca e vedrà chi ha vinto e chi ha perso. E oggi ritengo che è fondamentale uscire dalla cultura dei winners, anzi è meglio perdere con le proprie idee che vincere con quelle degli altri.
 

Due settimane fa il Fatto ha aperto con "41 sfumature di renzusconi": tutte le volte in cui il premier si è comportato uguale o peggio di Berlusconi. Eppure nessuno alza barricate.
Il popolo di sinistra è ancora stordito, ha creduto in una possibilità di mutamento. Ma, ripeto, prima o poi ci sarà una reazione.
 

LACRIME DI OCCHETTO LACRIME DI OCCHETTO

Manca un catalizzatore.
Quando si capirà l' obiettivo di realizzare un partito di centro, se ne realizzerà uno di sinistra. E comunque il problema del Pd lo abbiamo discusso nel 1989, e non è un caso se aggiungemmo il termine "sinistra", quando c' era già allora chi voleva fermarsi al Pd.

E lei cosa replicava?
Che era fondamentale posizionarsi, perché già c' era un Partito democratico: il partito democratico cristiano. Ci sarà un motivo se pochi anni dopo hanno voluto togliere la parola sinistra. Oggi è chiaro dove si voleva arrivare.

Lei già lo temeva?
Beh, è da quel momento che ho deciso di abbandonare l' impegno di partito.

Nei primi anni chi più di tutti remava verso l' idea di togliere la "sinistra" dal nome?
Non farei nomi, anche perché sono noti… Sicuro Walter Veltroni. All' inizio solo lui, poi si sono messi tutti in quella direzione. Però al Pd non mi sono mai iscritto anche per quel tipo di fusione a freddo tra diverse correnti, mentre per la costruzione di un nuovo partito è necessaria una costituente, un grande dibattito sui fondamenti e sui principi; una capacità di contaminazione tra le diverse anime.
 

DALEMA - OCCHETTO - BERSANI - LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRADALEMA - OCCHETTO - BERSANI - LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA

Oggi comandano gli ex margherita, i rutelliani.
In parte c' è stata una responsabilità anche di chi veniva dal Pci nel momento in cui ha accettato quell' opa.

Renzi l' ha mai convinta?
All' inizio anche io sono caduto nel ragionamento di molti, quando pensavo alla necessità di cambiare, anche se volevo capire la direzione. Non mi convince la ricerca di rapporto diretto tra leader e popolo: anche perché il popolo senza differenti caratterizzazioni identitarie e culturali o è un' astrazione o una pericolosa belva onnivora.
 

OCCHETTO VELTRONIOCCHETTO VELTRONI

Oggi la direzione è concordata con Verdini…

Ormai non mi stupisce più niente, in questa logica ci può stare tutto e il contrario di tutto: basta vincere.
 

Cacciari al Fatto ha posto una domanda: mi piacerebbe capire qual è il gruppo di potere che sta dietro Renzi.
Sarebbe interessante capirlo, e me lo sono chiesto. Ma i gruppi di potere sono sempre gli stessi, al massimo cambiano la spalla al proprio fucile; sono i gruppi economici che comandano in questa economia neoliberista. Sa dove casca l' asino con la politica di Renzi? Lui parla di riformismo, ma per esserlo realmente, in Italia e in Europa, bisognerebbe mettere l' economia sotto il comando della politica, passare dalla globalizzazione finanziaria a una globalizzazione democratica.

Anche nel passato le lobby erano così pressanti?
Solo negli ultimi anni è esploso questo dominio, soprattutto a livello europeo. Attenzione però, non dobbiamo tornare indietro, ma andare verso gli Stati Uniti d' Europa.
 

Occhetto giovane Occhetto giovane ACHILLE OCCHETTO ACHILLE OCCHETTO

Gli intellettuali tacciono… È un mistero, ma loro un tempo potevano contare su un entroterra con il quale confrontarsi, magari polemizzare, c' era un movimento operaio.
Oggi c' è solo il vuoto. Magari non hanno ancora trovato la strada della comunicazione.

Crede nelle primarie?
In alcuni momenti sono stati degli strumenti per superare le imposizioni dei gruppi, però le burocrazie hanno capito la lezione e le stanno riducendo a macchine di servizio.

Per il Pd sono anche lo strumento per recuperare credibilità a Roma. Si aspettava il marcio-Capitale?
Non a questo livello abnorme, ma non c' è dubbio che da tempo si conosceva parte della gravità. C' erano i compagni che si lamentavano.

La chiamano ancora?
Non più, mi lasciano in pace.

Oltre queste mura, dove si sente a casa, dove sta a suo agio sul piano umano e culturale?
Da nessun' altra parte se non nella mia memoria; la memoria è la mia grande casa.

RENZI OCCHETTORENZI OCCHETTOACHILLE OCCHETTO LONTANO DALLA BOLOGNINA ACHILLE OCCHETTO LONTANO DALLA BOLOGNINA ACHILLE OCCHETTO LONTANO DALLA BOLOGNINA ACHILLE OCCHETTO LONTANO DALLA BOLOGNINA

 

Ultimi Dagoreport

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’