di battista

OPERAZIONE CAMPIDOGLIO A 5 STELLE! L’ULTIMA TENTAZIONE DEI GRILLINI: DI BATTISTA CANDIDATO A ROMA - CASALEGGIO CONSIDERA LA VITTORIA A ROMA FONDAMENTALE PER CENTRARE L’IMPRESA ALLE POLITICHE - RISALE IL PRESSING SUL DEPUTATO CHE CONTINUA A DIRE NO...

DI BATTISTADI BATTISTA

Gianluca Calapà e Luca De Carolis per il “Fatto Quotidiano”

 

Hanno cercato il jolly, il carneade con cui sparigliare le carte. Ma non l' hanno trovato tra gli oltre 200 candidati, che già si sfidano in cordate (proibite). E allora, ecco la squadra di parlamentari per blindare il futuro candidato per il Campidoglio.

 

Ma sullo sfondo c' è una tentazione che ritorna per i Cinque Stelle, fortissima: convincere Alessandro Di Battista a scendere in campo a Roma. È il desiderio silenzioso che circola nel M5s: difficile da realizzare.
 

CASALEGGIOCASALEGGIO

Per le regole del Movimento, che vietano il cambio di incarico a mandato in corso. E per il no del deputato, che ha sempre respinto l' ipotesi del grande salto. Un no ribadito anche nelle ultime ore, in colloqui riservati. Eppure è risalita, la pressione su Di Battista.

Lo confermano i discorsi di tanti parlamentari, che da giorni ripetono: "Certo, se si candidasse Alessandro…".

 

DI BATTISTADI BATTISTA

E le voci che arrivano da Milano, dalla casa madre del guru Gianroberto Casaleggio. La guida politica del M5s considera la vittoria a Roma la porta verso l' impresa alle Politiche. Ed è tornato a valutare l' opzione del big gettato nella mischia, magari dopo apposito via libera sul web degli iscritti. L' opzione Di Battista.
 

Già a Natale , il M5s ha contattato esperti che hanno lavorato in una grande agenzia di comunicazione, noti anche per il loro lavoro con il Pd, da anni in rapporti con Casaleggio. E ha chiesto loro di pianificare una campagna per il deputato. Ma con un' avvertenza: "È solo una valutazione preliminare".

 

 

Nessun impegno a medio termine. I contatti sono andati avanti. Ma rimane il no di Di Battista, che teme le conseguenze di una sconfitta, e soprattutto possibili incomprensioni con gli altri eletti romani. Eppure è sempre lui, il cavaliere bianco che non c' è per il M5s che ieri ha lanciato la prima fase della votazione on line per Roma, sul blog di Beppe Grillo.

 

 

Gli oltre 9mila iscritti romani hanno votato i tre punti prioritari per il programma del M5s per la capitale, scegliendo "la mobilità e la manutenzione delle strade", "la trasparenza e lo stop agli sprechi, e "l' emergenza rifiuti". Nelle prossime ore, si passerà alla cernita: i 209 candidati diventeranno 48. E alla fine gli iscritti ne voteranno dieci, che si giocheranno il posto di candidato sindaco.

 

DI BATTISTA A BALLARODI BATTISTA A BALLARO

La corsa pare a due, tra l' ex candidato al Campidoglio Marcello De Vito , vicino alla deputata Roberta Lombardi, e l' ex consigliera Virginia Raggi , gradita proprio a Di Battista. Favorita, perché più apprezzata dallo staff di Milano. Oltretutto appoggiata anche dagli altri due ex consiglieri, Enrico Stefàno e Daniele Frongia .

 

Ma il candidato dei sogni, quello Casaleggio e i suoi non l' hanno trovato. Speravano di scovarlo tra gli outsider, che hanno inviato al blog 209 video di presentazione, girati tutti con lo stesso operatore. "Ma il nome nuovo proprio non c' è" ammette un parlamentare. C' è invece una pletora di consiglieri municipali, da Tiziano Azzara del I Municipio (in centro), a Paolo Ferrara del X (Ostia).

 

Ci sono collaboratori parlamentari, come vecchia (e contestata) abitudine del M5s. Soprattutto ci sono le cordate, un' eresia per i codici interni.

 

virginia raggi  9virginia raggi 9

Facebook trabocca di inviti a votare per questo o quel candidato. E tra i più pubblicizzati, Antonio Aquilino , architetto, attivista in II Municipio.

 

A sostenerlo l' ala cattolica integralista del M5s, contraria alla stepchild adoption. Il mondo di riferimento anche del fratello Andrea, espulso nel 2014 a causa della "attività di propaganda politica e sociale in qualità di "sedicente rappresentante degli attivisti cattolici dei 5Stelle", svolta "attraverso l' uso e la spendita di nomi e segni distintivi di proprietà esclusiva" del garante Grillo.

 

Ma a pesare fu anche il suo attacco ai deputati 5Stelle che si erano baciati simbolicamente in Parlamento proprio per le unioni civili.

 

Numerosi gli appelli anche in favore di Fulvio Sarzana , avvocato, professore a contratto, blogger del Fatto. Ma nell' elenco figurano pure militanti storici come Carlo Chiossi e Massimiliano Morosini , attivista lgbt, e il giornalista de La 7 Ivo Mej . Il nome del candidato sindaco arriverà a giorni.

 

DE VITODE VITO

Ma non è detto che sarà quello definitivo. Perché il nodo rimane l' assenza di un candidato di peso. Lo conferma la squadra di parlamentari romani, che accompagnerà il prescelto dal web in campagna elettorale.

 

E che vaglierà le decisioni di peso dell' eventuale sindaco, assieme ai garanti Grillo e Casaleggio. Così prevede il codice di comportamento per i candidati romani, che contiene anche la multa di 150mila euro per gli eletti che vadano fuori rotta.

 

"Quella penale è un orgoglio" ha rivendicato martedì in conferenza stampa Di Battista, ricordando più volte di non essere il candidato sindaco. Forse era soprattutto un messaggio ai suoi: "Non cambio idea". Ma più di qualcuno ci spera ancora. Per vincere.

virginia raggi  7virginia raggi 7virginia raggi  6virginia raggi 6virginia raggi  3virginia raggi 3virginia raggi  4virginia raggi 4virginia raggi  8virginia raggi 8DI BATTISTA  A BALLARODI BATTISTA A BALLARO

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."