san giovanni paolo ii suor faustina pietro parolin

NELLA PARTITA DEL CONCLAVE ARRIVANO I PRIMI VELENI – I CARDINALI E I PRELATI POLACCHI SAREBBERO INCAZZATISSIMI PER IL FATTO CHE IERI, NELLA MESSA DELLA DIVINA MISERICORDIA, CELEBRATA DAL PAPABILE PIETRO PAROLIN, NON C'È STATA ALCUNA CITAZIONE DI SAN GIOVANNI PAOLO II E NEMMENO DI SANTA FAUSTINA. PAPA WOJTYLA ISTITUÌ LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA NEL 2000, DURANTE LA CANONIZZAZIONE DI SUOR FAUSTINA KOWALSKA - IL PROSSIMO 7 MAGGIO INIZIERANNO LE VOTAZIONI PER ELEGGERE IL SUCCESSORE DI PAPA FRANCESCO: DOPO LA MESSA "PRO ELIGENDO" PRESIEDUTA DAL CARDINALE DECANO GIOVANNI BATTISTA RE, I PORPORATI ANDRANNO NELLA CAPPELLA SISTINA PER EFFETTUARE IL PRIMO VOTO E INIZIERÀ LA LORO CLAUSURA - I 4 SCRUTINI E LA MAGGIORANZA NECESSARIA PER ELEGGERE IL PAPA - VIDEO

 

san giovanni paolo II suor faustina pietro parolin

(ANSA) - Sarebbero rimasti molto irritati i cardinali e i prelati polacchi per il fatto che ieri, nella messa della Divina Misericordia, la prima dei novendiali, celebrata dal cardinale papabile Pietro Parolin, non c'è stata alcuna citazione di San Giovanni Paolo II e nemmeno di Santa Faustina. Lo apprende l'ANSA. Giovanni Paolo II istituì la festa della Divina Misericordia nel 2000, durante la canonizzazione di suor Faustina Kowalska, fissando la prima domenica dopo la Pasqua come giorno di celebrazione.

 

CONCLAVE: 'EXTRA OMNES', COME FUNZIONA L'ELEZIONE DEL PAPA

(Adnkronos) - 'Extra omnes': e usciranno tutti coloro che non sono ammessi al Conclave in Sistina per l'elezione del nuovo Papa. I cardinali elettori che non hanno compiuto gli 80 anni rimarranno in clausura fino alla fumata bianca. La mattina del 7 maggio concelebreranno tutti la solenne Messa ''pro eligendo Pontifice'', la celebrazione eucaristica presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, il card. Giovanni Battista Re, che inviterà i confratelli a procedere nel pomeriggio verso la Sistina con queste parole:

 

 

CONCLAVE DELLA CHIESA CATTOLICA

 

'Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo'. Da lì, la processione in abito corale verso la Cappella michelangiolesca, all'interno della quale i porporati intoneranno il 'Veni, creator Spiritus' e presteranno giuramento.

 

 

 

 

La Sistina sarà allestita con i banchi per gli scrutini e la stufa dove saranno bruciate le schede delle votazioni. Per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti quattro scrutini al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, e dopo la 33esima o 34esima votazione si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultima votazione.

 

 

 

STANLEY TUCCI NEL FILM IL CONCLAVE

Anche in questo caso, sarà necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali competitor non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l'elezione del Pontefice è canonicamente valida. A quel punto, l'ultimo dell'ordine dei cardinali diaconi richiama il maestro delle Celebrazioni Liturgiche e il segretario del Collegio Cardinalizio.

 

 

 

 

PIAZZA SAN PIETRO ATTESA PER IL NUOVO PAPA

Al neo eletto verrà domandato: Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?) e a risposta affermativa, soggiunge: Quo nomine vis vocari? (Come vuoi essere chiamato?), domanda a cui risponderà con il nome pontificale. Dopo l'accettazione si bruciano le schede in maniera tale che da Piazza San Pietro si veda la fumata bianca.

 

 

 

Al termine del Conclave il nuovo Pontefice si ritira nella 'Stanza delle lacrime', la sacrestia della Cappella Sistina, indosserà per la prima volta i paramenti papali - preparati in tre taglie - con i quali si presenterà alla folla di fedeli richiamati in Piazza San Pietro dalla fumata bianca. Dopo la preghiera per il nuovo Pontefice, e l'ossequio dei cardinali, viene intonato il Te Deum che segna la fine del Conclave. Quindi l'annuncio dell'elezione, l'Habemus papam, l'apparizione del Papa che impartirà la benedizione Urbi et Orbi.

 

LARRIVO DEI CARDINALI PER IL CONCLAVE

(ANSA) - La città di Arezzo ricorda di esser stata sede del primo conclave della storia della Chiesa, così come è stato tramandato finora. Avvenne nel gennaio del 1276. Le norme le aveva fissate Papa Gregorio X al Concilio Ecumenico di Lione, la città francese da dove stava tornando quando si fermò ad Arezzo, con il suo seguito, per curare la febbre.

 

 

 

Ad ospitarlo fu il vescovo Guglielmo degli Ubertini che aprì al Papa il suo palazzo. Il 10 gennaio 1276 però il pontefice morì. Allora, "Arezzo ospitò subito il conclave, il primo con le nuove regole, in base alla Costituzione Apostolica 'Ubi Periculum'" per cui "dove muore il Papa dopo nove giorni si elegga un nuovo Papa. Ancora oggi alcune norme restano valide" spiega Pierluigi Rossi, primo rettore dell'ente Fraternita ed esperto di storia aretina. "Fu il Palazzo Vescovile di Arezzo il luogo del Primo conclave della Chiesa celebrato in clausura, con cardinali separati dal mondo - prosegue -.

 

 

LARRIVO DEI CARDINALI PER IL CONCLAVE

 

Tra il 21 e il 22 gennaio presero parte solo 13 porporati su 16 perché tre non riuscirono ad arrivare. Il 22 gennaio Pierre de Tarentaise, vescovo di Ostia, venne eletto con il nome di Innocenzo V. Nel conclave parteciparono anche altri due futuri pontefici, Adriano V e Giovanni XXI". L'elezione papale per 15 volte è avvenuta fuori dalle mura di Roma, a Viterbo, Perugia, Lione, Venezia, Costanza e appunto Arezzo, con quello che è ritenuto essere il primo conclave della storia.

 

 

CAPPELLA SISTINA VENGONO PREDISPOSTE LE STUFE PER IL CONCLAVE

 

Gregorio X lasciò ad Arezzo un'ingente somma di denaro per costruire la cattedrale. Fu sepolto nel Duomo ed Arezzo è anche una delle poche città, a parte Roma, che custodisce le spoglie mortali di un Papa, dove è ancora venerato dopo la beatificazione da parte di Papa Clemente XI nel 1713.

 

 

 

PIETRO PAROLIN - SERGIO MATTARELLAStanislao Dziwisz giovanni paolo II

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…