
IL PIANO DI RIARMO TORNA AD AGITARE IL PD! UNA DELEGAZIONE DEM SARÀ AL CORTEO DI SABATO A ROMA CONTRO IL REARM EUROPE E I RIFORMISTI INSORGONO - PINA PICIERNO: “SURREALE METTERE IN DISCUSSIONE ADESSO IL PIANO VON DER LEYEN” – A DIFFERENZA DI M5S E AVS, NON C’E’ STATA NESSUNA ADESIONE FORMALE DEL PARTITO DI ELLY SCHLEIN CHE SARÀ IN OLANDA PER IL CONGRESSO DELLA SINISTRA OLANDESE. MA ALCUNI DEL PD (BERSANI E SCOTTO) CI SARANNO – CONTE SARA’ PRESENTE, IGNARO CHE UNA PARTE DELLA PIAZZA CE L’HA ANCHE CON LUI PERCHE’…
Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera - Estratti
Né aderire né sabotare: è la formula adottata dal Pd nei riguardi della manifestazione del 21 giugno contro il riarmo, la guerra, il genocidio e chi più ne ha più ne metta.
L’iniziativa è stata convocata tre mesi fa dalle reti Stop Rearm Europe, Ferma il riarmo, Rete italiana pace e disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Sbilanciamoci, Greenpeace, Arci, Attac e Trasform.
E ulteriori adesioni sono arrivate in questi giorni. Anche da diversi gruppi pro-Pal. Dall’Associazione dei palestinesi d’Italia, per esempio, che viene considerata «moderata» e che aveva censurato la piattaforma della manifestazione di San Giovanni a causa della «condanna selettiva e continua del 7 ottobre, senza contesto né comprensione della realtà dell’occupazione israeliana e della resistenza palestinese». Tra i partiti hanno aderito Avs e M5S.
«Noi il 21 giugno parteciperemo alla manifestazione contro il riarmo perché siamo da sempre in prima linea a dire no alla corsa all’escalation militare», ha detto Conte, ignaro che una parte della piazza ce l’ha anche con lui. Il Coordinamento di solidarietà al popolo palestinese l’ha scritto sui manifesti affissi in queste ore, che mettono sotto attacco i governi italiani, incluso quello presieduto dal leader 5 Stelle reo di«fornitura di armi e collaborazione politico militare con Israele».
Elly Schlein è stata più accorta: non sarà in piazza perché quel giorno parteciperà al congresso dei socialisti a Utrecht. Con lei il responsabile Esteri Peppe Provenzano, assente anche lui. E non saranno in piazza nemmeno Marta Bonafoni e Marco Furfaro, vicinissimi alla segretaria. Assenti Stefano Bonaccini e Nicola Zingaretti. Ci dovrebbero essere, ma a titolo personale, gli ex transfughi Pd Pier Luigi Bersani e Arturo Scotto. Devono decidere il da farsi Francesco Boccia e Igor Taruffi.
Comunque sarà una delegazione dem semi-ufficiale. E quando la segretaria lo ha preannunciato ad alcuni dirigenti riformisti, quelli si sono detti d’accordo sulla formula.
Ciò detto, è chiaro che una manifestazione del genere crea ugualmente malumori in un’area del Pd. Pina Picierno contesta anche le adesioni a titolo personale: «Provocano un cortocircuito destinato a minare la nostra credibilità e a isolarci.
Non sottovaluto né le ragioni delle piazze né le ragioni delle alleanze elettorali, ma mettere in discussione adesso il piano von der Leyen è surreale e a poco valgono le cento sfumature di adesione: non si sta la mattina a lavorare nelle istituzioni e il pomeriggio nelle piazze a contraddire il lavoro fatto. C’è differenza tra la politica estera e il telaio di Penelope».
giorgio gori lorenzo guerini filippo sensi marianna madia pina picierno lia quartapelle
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