IL PIAZZISTA MONTI - ACCOMPAGNATO DALLA MOGLIE ELSA, COMINCIA IL “ROAD SHOW” (UN MODO SOFISTICATO PER DIRE “VENDITA PORTA A PORTA”) ASIATICO - HUMOR MONTIS: “SCALO TECNICO MA IMPORTANZA POLITICA” IN KAZAKISTAN, DOVE HA INCONTRATO IL PREMIER MASSIMOV, MOLTO POCO DEMOCRATICO MA MOLTO PIENO DI GAS E PETROLIO CHE SERVONO ALL’ENI - IL PREMIER È GIÀ RIPARTITO ALLA VOLTA DI SEOUL, DOVE CI SARANNO RAJOY (INCAZZATO PER I COMMENTI SULLO SPREAD SPAGNOLO) E SINGH, CHE DOVRÀ DARGLI QUALCHE RISPOSTA SUI MARÒ INCARCERATI…

1- ITALIA-KAZAKHSTAN: MONTI AD ASTANA; INCONTRA PREMIER MAZIMOV
(ANSA) - Il presidente del Consiglio Mario Monti è atterrato ad Astana. In una saletta dell'aeroporto della capitale del Kazakistan, il capo del governo italiano sta incontrando il premier Karim Masimov. L'Italia ha degli enormi interessi energetici nel Paese. Originarimanete, Monti avrebbe dovuto fare una bilaterale con il presidente Nazarbayev, sulla via di ritorno dal viaggio in Asia. Per ragioni di calendario, invece, l'incontro con i vertici di Astana è stato anticipato.

2- CRISI: MONTI, DA BANCHE GIUDIZI INCORAGGIANTI SU ITALIA
(ANSA) - "Come dire: scalo tecnico e importanza politica". Mario Monti usa l'ironia, non senza riferimenti interni, per descrivere la tappa notturna ad Astana, dove alle 3 del mattino il premier kazako, Karim Masimov, lo riceve nella saletta vip dello scalo militare. Un'attenzione che il capo del governo sembra apprezzare. E' una "prima tappa significativa dal punto di vista economico e soprattutto energetico", spiega il premier, non appena decollato dall'aeroporto, sull'Airbus del 31esimo Stormo che lo porterà a Seul.

"La conversazione si è aperta in modo incoraggiante perché Masimov mi ha riferito di ciò che le banche consulenti gli hanno detto della situazione dell'Italia", aggiunge con un pizzico di orgoglio. Monti ricorda la presenza dei giganti italiani in Kazakhstan, Eni in testa."E' un paese che va seguito sempre con più attenzione e l'Italia vuole accompagnare il Kazakhstan verso il perfezionamento della democrazia". Il premier ricorda i dubbi dell'Osce sulle recenti elezioni, stravinte dal partito di Nazarbayev con circa l'80% dei voti, ma sottolinea gli "sviluppi positivi" visto che "per la prima volta in questi anni due partiti dell'opposizione sono entrati in Parlamento".

Ad ogni modo, prosegue, "cercheranno in futuro di perfezionare il meccanismo". Un incontro importante in vista del rientro della missione in Afghanistan. "Abbiamo anche sottolineato l'importanza di accordi operativi, stretti ed efficaci, in materia aeronautica e ferroviaria per il rientro delle truppe Isaf dall'Afghanistan previsto per il 2014", spiega infatti il premier.

3- MARO': MONTI A VERTICE SEUL VEDE PREMIER INDIA SINGH
(ANSA) - Il premier Mario Monti, arrivato a Seul nel primo pomeriggio (ora locale), è giunto al Vertice sulla sicurezza nucleare. A margine dei lavori del summit, il presidente del Consiglio avrà una serie di incontri bilaterali, fra i quali spicca quello con il primo ministro indiano Manmohan Singh. Al centro del colloquio, evidentemente, la sorte dei due marò italiani tuttora trattenuti in India. Monti avrà colloqui bilaterali anche con i premier di Canada, Tailandia e Singapore.


4- IL TOUR IN ASIA DEL PREMIER PER «VENDERE» LE RIFORME DOPO IL KAZAKISTAN, OGGI IN COREA. E INCONTRERÀ ANCHE OBAMA
Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

Con l'asso della riforma del lavoro nella manica e la moglie Elsa al fianco Mario Monti è volato ieri in Kazakistan, prima tappa della lunga missione in Estremo Oriente che lo porterà in Corea del Sud, Giappone e Cina e che terminerà il 2 aprile. L'obiettivo del «road show», come il capo del governo ha definito il viaggio, è «vendere» il prodotto Italia dall'altra parte del globo e convincere la seconda e la terza economia mondiale che il nostro Paese è affidabile e che investire tra Roma e Milano non è un azzardo.

Alle 23 di ieri Monti ha visto il premier kazako Karim Masimov nella capitale Astana, poi è partito per Seul. Il tour è stato preparato con grandissima cura per non deludere la «domanda di Italia» che Monti, con buona dose di orgoglio, sente di aver suscitato con il suo governo. Ma non è solo un'operazione di immagine quella che il presidente ha in mente.

Tra una capitale e l'altra Monti vedrà il presidente coreano Lee Myung-bak, il premier giapponese Noda e il cinese Wen Jiabao e a ciascuno spiegherà che lo tsunami dei debiti sovrani è alle spalle e che banchieri e investitori possono tornare a fidarsi.
In incontri ufficiali o nella più disinvolta formula «on the spot» il premier incontrerà capi di Stato e di governo, da Sarkozy, a Obama, a Mariano Rajoy. Il piccolo corto circuito diplomatico di due giorni fa, quando Monti a Cernobbio ha innescato un nuovo «derby» con la Spagna parlando del «sorpasso» nell'indice dello spread e del «rischio di contagio» della crisi di Madrid, è stato chiarito da Palazzo Chigi.

Ma la stampa spagnola si è sbizzarrita sul «malessere» del governo iberico dopo le parole di Monti, ritenute «molto inopportune». E non è escluso che oggi, a margine della Conferenza sulla sicurezza nucleare, i due premier possano cercare un faccia a faccia per spazzar via ogni ombra.

A Seul, dove sono attesi 16 capi di Stato e una ventina di capi di governo, il premier prenderà la parola sul tema della sicurezza del nucleare. La Conferenza sarà per Monti un'occasione preziosa per illustrare le riforme appena varate (a cominciare dalle nuove norme sul lavoro), rilanciare le sue tesi sulla crescita economica con i principali leader del G8 e del G20 e confermare la grande sintonia con Barack Obama, dopo l'incontro di febbraio a Washington.

A Seul è atteso anche il primo ministro indiano Manmohan Singh, con il quale a Monti toccherà prendere per le corna l'intricato caso dei due marinai italiani in carcere in Kerala. Domani sera il premier lascerà la Corea per volare a Tokyo, dove farà visita al quotidiano economico Nikkei Shimbun, incontrerà il board della «confindustria» giapponese e i vertici delle principali banche, ai quali porterà il messaggio che più gli sta a cuore: l'Italia non è un problema per l'Europa, anzi può essere la soluzione dei problemi.

Gli ultimi quattro giorni saranno dedicati alla Cina. A Pechino il premier intende stringere nuovi rapporti al vertice senza forzare la mano, ma esercitando, sui nodi economici come sui diritti umani, una moral suasion politica che nello staff di Monti sintetizzano con la formula del «dialogo critico». Il 31 marzo sarà ricevuto dal premier Wen e il giorno seguente aprirà, sull'isola di Hainan, il prestigioso Forum for Asia per i diritti umani e lo sviluppo.

 

MONTI ARRIVA AD ASTANA IN KAZAKISTAN MASIMOV PRIMO MINISTRO KAZAKO POZZI PETROLIFERI IN KAZAKISTAN E OLEODOTTI MAPPA DEL KAZAKISTAN IL VIAGGIO DI MONTI IN ASIA DA LA STAMPA Mariano RajoyManmohan singh

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”