circo massimo m5s

PORCHETTA A CINQUE STELLE - GRANDI INTESE IMPOSSIBILI, AL CIRCO MASSIMO: SI INCONTRANO I DUE POPOLI, QUELLO GRILLINO VEGANO E QUELLO DELLA SINISTRA EATALY E GAUDENTE - MENTRE GRILLO SALE SULLA GRU, LA SUA GGENTE SCOPRE LE PRELIBATEZZE E I GRASSI ANIMALI

Michele Masneri per “Il Messaggero

 

BEPPE GRILLO ED ENRICO MENTANA DIETRO AL PALCO DEL CIRCO MASSIMOBEPPE GRILLO ED ENRICO MENTANA DIETRO AL PALCO DEL CIRCO MASSIMO

Ci sedemmo sotto il gazebo bianco perché gli altri posti erano già presi. E' una Festa dell'Unità risentita e 1.0 la kermesse romana dei Cinque Stelle al Circo Massimo. Un po' il luogo: il sito archeologico, che nel suo avvallamento fa intravedere, in alto, quello che un tempo fu il loft del Pd, sulla piazza della basilica di Santa Anastasia.

 

Lo dice Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, supposto delfino del Movimento, nel comizio conclusivo: "Andate alla festa dell'Unità se volete trovare le incoronazioni, i leader". Qui invece siamo alla Festa dell'Unità della Base senza leader. E in effetti lo spirito è molto diverso da quello che si coglieva un mese fa alla festa renziana di Bologna.

GRILLINI AL CIRCO MASSIMO 2GRILLINI AL CIRCO MASSIMO 2

 

Questa, non solo geologicamente, è la suburra della sinistra: per vedere il loft bisogna alzare lo sguardo a destra (il suo ideatore, Veltroni, oggi fa da officiante alle massime nozze dello show-business globale, e un tempo qui c'era anche l'epicentro di uno storico gruppo di abbigliamento casual legato alle sorti del Psi); sotto, siamo invece all'accampamento ipogeo dei duri e puri.

 

GRILLO SUONA E CANTA AL CIRCO MASSIMO  GRILLO SUONA E CANTA AL CIRCO MASSIMO

A Bologna il popolo renziano era gioioso, programmatico, internazionalista, con la sfilata dei bellocci francesi e spagnoli, e le camicie bianche. Qui invece canotte, o magliette fatte dal Movimento (si vendono a dieci euro, con scritte: "pericolosi per la casta", "Five star wars", "a riveder le Cinque stelle"); ci sono anche dei papà in canotta, tatuati, con la scritta "Olp" sull'avambraccio.

 

Alla festa dell'Unità molti stand di auto, caminetti, aspirapolveri, beni di consumo, qui invece l'autarchia, l'acqua pubblica, e lo stand il più affollato è naturalmente quello della ormai famosa stampante 3D, che è in funzione, davanti a tutti, sta stampando delle stellette rosse, ma può fare anche manufatti più complessi, tra cui una "Minerva di Velletri", che però non è in vendita, dice il responsabile orgoglioso.

GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO  GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO

 

La base accampata nella suburra ha sentimenti antichi, primordiali, sotterranei: sembrano i sovietici rimasti intrappolati per quarant'anni sotto villa Ada del romanzo "Che la festa cominci" di Niccolò Ammaniti. Dunque l'antiamericanismo - Alessandro Di Battista, guru romano del Movimento, dice che bisogna andare da Obama da alleati e non da sudditi, e che i dittatori libici e siriani andavano abbattuti dai loro popoli, non dagli Stati Uniti. Il complottismo: Beppe Grillo urla che per fare il gasdotto sotto la Puglia c'è lo zampino della massoneria, per distruggere olivi secolari (il combinato disposto di massoneria e ulivi secolari piace molto, la folla applaude). 

 

Anche sui selfies, la base risentita è moderata rispetto alla sinistra edonista di governo. Qui, sotto il gazebo bianco del parlamento 5S, una coda anche parecchio lunga per omaggiare, e fotografarsi con, Barbara Lezzi, da Lecce, senatrice e vicepresidente della commissione Bilancio, bellezza rustica rispetto all'estetica oggi al governo; è la Elle Mc Pherson del Movimento, chioma bionda riccia, occhiali da sole specchiati, scollatura e camicetta leggera nera.

GRILLINI AL CIRCO MASSIMOGRILLINI AL CIRCO MASSIMO

 

Un simpatizzante twitta: "quanto sei bella Barbara Lezzi. Ti marco stretta", cancelletto circo massimo, cancelletto cinque stelle. Niente a che vedere però con le scene di stalking appassionato dei militanti per lady Pesc, Federica Mogherini, protagonista levigata degli appetiti della base goduriosa di Bologna.

 

Anche qui al Circo Massimo il genius loci è alimentare; ma se a Bologna c'era il patto del Tortello internazionalista col premier francese Manuel Valls e lo spagnolo bonazzo Pedro Sanchez, e tutti a mangiare sotto il gazebo del ristorante Da Bertoldo, con le specialità gourmet emiliane, qui a Roma invece panini vegani punitivi e acqua pubblica come dei monaci francescani (lo dice anche Grillo, il Papa dovrebbe venire qui, siamo i primi francescani ad essersi presi il Circo Massimo).

COMIZIO DI BEPPE GRILLO AL CIRCO MASSIMO COMIZIO DI BEPPE GRILLO AL CIRCO MASSIMO

 

Ma proprio sul fronte alimentare i due popoli, il Movimento vegano e la sinistra gourmet, si sfiorano: quando Beppe Grillo esce dal bunker anti-giornalisti con la sua golf car familiare, lunghissima, versione ecologica delle limousine di Obama, e fa il giro degli accampamenti francescani e poi rientra nel bunker, col servizio d'ordine che tiene distanti soprattutto i giornalisti, un collega Rai dice "che maniere. E' proprio una festa di paese, con la porchetta". Sbagliando però completamente analisi antropologica, perché qui di porchetta neanche l'ombra, questo è il paese reale incattivito che vuole "le mense biologiche per i nostri bambini", come dice Di Maio. Non certo il grasso saturo animale.

GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO 2GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO 2

 

La porchetta la si ritrova invece a poche centinaia di metri, al mercato di Campagna Amica, il mercatino del weekend della Coldiretti che catalizza il ceto medio riflessivo. I due popoli si sfiorano: a guardare Grillo che sfreccia, non solo simpatizzanti ma anche trentenni con occhiali tartarugati e buste piene di insalate e bieta e bistecche.

 

E' quello il popolo renziano, è la sinistra gourmet, viene dal mercatino allestito nell'antico mercato del Pesce, proprio di fronte al vecchio loft del Pd: lì i gazebo non sono bianchi ma gialli, coi colori della Coldiretti, e la sinistra gaudente si accalca attorno agli stand che offrono castagne, asparagi freschi dell'azienda Nardoni Gabriella, pesce freschissimo della Pescheria cooperativa di Terracina, vini in degustazione bianchi e rossi, e soprattutto eccola, la porchetta, biologica, dell'azienda "Marcoccia e Diamanti", che offre anche guanciale, pancetta tesa, salsicce secche di Ciociaria, coppiette, salsicce fresche.

BEPPE GRILLO ALL'INCONTRO CINQUESTELLE DEL CIRCO MASSIMOBEPPE GRILLO ALL'INCONTRO CINQUESTELLE DEL CIRCO MASSIMO

 

Anche celerini di guardia alla kermesse Cinquestelle fanno la fila per questa porchetta di casta e di governo; e anche alcuni grillini arrivano, con le loro canotte; e vengono guardati come strani animali dal popolo in bici e camicia di lino; e tra canotta e camicia, così come tra gazebo bianco e gazebo giallo, si capisce subito che non potrà mai esserci intesa.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?