il potere a tavola

ATTOVAGLIATI FOREVER! DALLA CENA TRA VERDINI E SPOSETTI A QUELLE DI DELLA CRICCA DEL G8 FINO AL PRANZO TRA MONICA MAGGIONI E CAMPO-SANTO DALL’ORTO: IL POTERE SI RITROVA SEMPRE A TAVOLA E CELEBRA LA SUA LITURGIA CON L’ABBUFFATA

Fabrizio D’Esposito per “il Fatto quotidiano”

 

CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONICAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI

Sono tempi di crisi (economica) eterna, ma l’appetito del potere,legale e non, rimane uguale. L’illusione del renzismo di governo che, da Palazzo Chigi, ordinava le pizze a tarda serata per consumarle frugalmente, è stata effimera. Per di più, lo stesso Matteo Renzi è ingrassato una decina di chili da quando è premier.

 

L’ultima cena (in senso cronologico, non cristiano) l’ha rivelata l’Huffington Post qualche settimana fa: un faccia a faccia tra Denis Verdini e Luca Lotti al ristorante “La Gallura” ai Parioli, il quartiere della Roma bene che più bene non si può. Verdini è l’ex sherpa berlusconiano del patto del Nazareno. Lotti è la ricciuta scatola nera del renzismo. I due hanno mangiato e bevuto alla vigilia del passaggio dei verdiniani azzurri nell’area di governo. Prosit.

verdini e sposetti al ristoranteverdini e sposetti al ristorante

 

VERDINI, UNA GIORNATA TRA BAR E LOCALI ESCLUSIVI

Sempre ai Parioli, si trova “Ai Piani”, dove ilfattoquotidiano.it   ha scovato in queste ore i due nuovi astri della Rai: la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto. Un tempismo possibile soltanto grazie all’attovagliamento, neologismo di Dagospia, il sito che ha raccontato i Cafonal romani del potere che si abbuffa di cibo e nomine.

 

Angelo BAlducci - Diego Anemone e Maudo della Giovampaola (Dal Giornale)Angelo BAlducci - Diego Anemone e Maudo della Giovampaola (Dal Giornale)

Tornando a Verdini. La sua scissione morbida da Forza Italia è stata tutta preparata nei locali pubblici. La mattina presto, a colazione da Ciampini, uno dei bar di piazza San Lorenzo in Lucina, vicino alla Camera. La sera a tavola. Quando i verdiniani hanno cominciato a muovere i primi passi in direzione di Renzi era ancora primavera e all’epoca fu un ristorante alle spalle di via Veneto, “Il Girarrosto Toscano”, ad accogliere una ventina di deputati firmatari di un prezioso documento per le sorti delle riforme.

 

giuseppe fioronigiuseppe fioroni

In centro, dalle parti di via della Scrofa, c’è il ritrovo abituale di Verdini e Lotti, “Laganà”, che si vedono una volta a settimana, il martedì. Verdini è un instancabile frequentatore di bar e ristoranti . Di lui, negli archivi, c’è infine una foto con Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds, che parlano di finanziamento pubblico ai partiti davanti a un caffè.

 

AL PANTHEON, DOVE FU “ELETTO” L’EX MINISTRO DC

Non è solo chi governa o ha il potere che la sera si premia con una tagliata o una spigola al sale. Nella nuova legislatura sono centinaia i neofiti che a gruppi, compresi i grillini, si radunano nei ristoranti di Roma. Politicamente decisiva potrebbe essere la cena di martedì scorso di venti senatori bersaniani. Il posto è “Renato e Luisa”, in Largo di Torre Argentina.

 

PRANZO RENZI BERSANI A ROMAPRANZO RENZI BERSANI A ROMA

Non poteva materializzarsi che a tavola, la minaccia di “far saltare il tavolo”, cioè il governo, da parte della minoranza dem sulla questione delle riforme boschiane. Anche per l’elezione di Sergio Mattarella è stata fondamentale una cena. Precisamente quella di 57 deputati centristi del Pd, convocati da Beppe Fioroni e Lorenzo Guerini, in un ristorante in piazza della Rotonda, vicino al Pantheon: “Scusate il ritardo”. Fu lì che cominciarono le pressioni neodc su Renzi per mollare Amato (candidato del Nazareno) e puntare su Mattarella.

 

INDAGATI AL PIATTO TRA FUGA E MAZZETTE

RISTORANTE 'ASSUNTA MADRE' IN VIA GIULIARISTORANTE 'ASSUNTA MADRE' IN VIA GIULIA

Dall’Expo di Milano al Mose di Venezia, dalla cricca del G8 a Mafia Capitale, sono centinaia i pranzi e le cene di indagati monitorati dagli investigatori. Una foto storica riprende Anemone e Balducci della cricca a tavola. A Roma, uno dei ristoranti più intercettati è “Assunta Madre”, in via Giulia.

 

Qui Alberto Dell’Utri progettava la fuga del fratello Marcello in Libano e sempre qui Claudio Lotito, presidente della Lazio, è stato beccato a parlare di Manlio Cerroni, il re delle discariche romane finito in manette. Molto più popolare, e a prezzi modici, “Dar Bruttone”, zona San Giovanni. È l’osteria di Mafia Capitale, dove andavano il nero Carminati e l’ex missino Gramazio.

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…