Logo Dagospia

NON DITE AI 5 FIGLI DI BERLUSCONI CHE IERI IN TRIBUNA A SAN SIRO IL LORO PAPI HA FATTO LA PRIMA USCITA PUBBLICA AL FIANCO DELLA SUA FIDANZATA-PADRONA FRANCESCA PASCALE - LA PRIMA “FOTO DI FAMIGLIA” - TRACOLLO DI RENZI A NAPOLI, LA “TASK FORCE” DELLA FONDAZIONE DI GIORGIO NAPOLITANO SOTTO IL 20% - SURCLASSATO DA BERSANI E VENDOLA - CON QUESTI NUMERI AL SUD, AL BALLOTTAGGIO MATTEUCCIO RISCHIA IL TRACOLLO…

Carlo Tarallo per Dagospia

1- "Silvio Berlusconi si è fidanzato ufficialmente": se smanettasse su Facebook, il Banana oggi dovrebbe arrendersi a quell'aggiornamento della "situazione sentimentale" che per i single indomiti segna la capitolazione definitiva. La presenza di Francesca Pascale al fianco di Silvio ieri sera a San Siro segna, stando a chi conosce bene la coppia, la "svolta": la fondatrice napoletana del comitato "Silvio ci manchi", ex consigliera provinciale a Napoli, ieri sera ha fatto il suo ingresso in pompa e magna nell'album di famiglia del Patonza.

Non a caso, pochi giorni fa, Dago aveva raccolto gli spifferi vorticosi che annunciavano l'imminente esordio ufficiale di Francesca. "Preparate i flash per domenica a San Siro!", aveva avvertito un'amica. E la coppia è arrivata nella pancia del Meazza mezz'ora prima del fischio d'inizio di Milan - Juve, senza concedersi alle telecamere: Silvio e Francy hanno preso posto accanto a Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. I rossoneri hanno pure vinto! Gioia doppia per la coppia che non scoppia: Milan rigenerato e Juve frenata, per la felicità della Pascale, tifosissima del Napoli...

2- Che floppone per Matteuccio Renzi a Napoli! Saranno pure parziali, ma i dati sono incontrovertibili: nella città di Giorgio Napolitano, il sindaco di Firenze è arrivato addirittura terzo! La sua percentuale è inchiodata sotto il 20%, con Vendola al 29% e Bersani a pochi millesimi dal 50%. Che è successo?

E' successo che i "renziani" napoletani, capitanati da Umberto Ranieri e Alfredo Mazzei,, presidente e vicepresidente della Fondazione Mezzogiorno Europa (enclave partenopea dei Napolitano's) e "fedelissimi" del Presidente della Repubblica, hanno beccato una solenne bastonatura.

Con loro, sconfitti anche i "giovani" del Pd che si sono spesi per Matteuccio e che ora temono un vero e proprio tracollo al ballottaggio. E stamattina, nel quartier generale del sindaco di Firenze, quello di Napoli è stato uno dei primi dati ad essere analizzato.
Ma chi ha vinto?

Ha vinto Andrea Cozzolino, ex delfino di Antonio Bassolino e "grande elettore" di Bersani a Napoli e in Campania: i risultati di ieri sera confermano in linea di massima quelli delle primarie annullate dello scorso anno per la candidatura a sindaco. Soddisfatte anche le altre correnti e correntine pro-Culatello: bene soprattutto i franceschiniani, mentre i bindiani si sono divisi, con giochetti in vecchio stile Dc, tra l'aperto sostegno al segretario e qualche imprevedibile "aiutino" da mille voti in provincia a Renzi (roba che se Rospy se ne accorge sono dolori per gli equilibristi spericolati).

 

 

 

 

BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE IERI A SAN SIRO MILANNEWS IT jpegRENZI FLOP A NAPOLI CON ALFREDO MAZZEI E LORENZO CREA BERLUSCONI CON FRANCESCA PASCALE GAZZETTA IT

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...
rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...
roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…
berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…
bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...