renzi tra putin e poroshenko

PUTINATE MILANESI/1 - LO ZAR IERI È ARRIVATO TARDI A MILANO, HA DATO BUCA ALLA MERKEL (L’HA VISTA DOPO CENA), POI HA DATO LA BUONANOTTE A PAPI SILVIO - STAMATTINA È CON RENZI E I LEADER EUROPEI PER DISCUTERE CON POROSHENKO

1.RENZI ACCOGLIE I LEADER EUROPEI CON PUTIN E POROSHENKO

Lapresse - Il premier Matteo Renzi è arrivato in Prefettura a Milano per il vertice sull'Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Petro Poroshenko. Il premier sta aspettando l'arrivo dei leader per dare il via all'incontro in cui partecipano anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Holande, il premier britannico David Cameron e i leader europei Josè Manuel Barroso e Herman Van Rompuy. Arrivata anche lady Pesc Federica Mogherini.

van rompuy e renzivan rompuy e renzi

 

La cancelliera tedesca Angela Merkel è arrivata da pochi minuti in Prefettura a Milano per partecipare al vertice internazionale sull'Ucraina a cui parteciperanno, tra gli altri, il leader ucraino Petro Poroshenko e il presidente russo Vladimir Putin. Poco prima è arrivato a piedi il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Ad accoglierli nel cortile della Prefettura c'era il premier Matteo Renzi.

 

Gli ultimi ad arrivare in Prefettura a Milano per partecipare al vertice internazionale sull'Ucraina sono stati il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Putin e Lavrov sono entrati in Prefettura a bordo della limousine presidenziale. Ad accoglierli c'era il premier Matteo Renzi. Con il loro arrivo prenderà il via il vertice sulla crisi in Ucraina.

 

2.CREMLINO: ANCORA GRAVI DIVERGENZE DI OPINIONI TRA PUTIN E MERKEL

renzi a milano al vertice asemrenzi a milano al vertice asem

(LaPresse/AP) - Ci sono ancora "gravi divergenze di opinioni" tra il presidente russo Vladimir Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel "sulle origini del conflitto interno in Ucraina, nonché sulle cause di quello che sta succedendo oggi nel Paese". Lo fa sapere il Cremlino in una nota diffusa a seguito dell'incontro tra Putin e Merkel a Milano.

 

"Durante una discussione lunga e approfondita - si legge nel comunicato - Putin e Merkel hanno parlato in dettaglio dell'applicazione degli accordi di Minsk. Si sono concentrati sulla priorità di completare il processo di disimpegno delle parti del conflitto nel sudest dell'Ucraina". I due leader, riferisce il Cremlino, "hanno parlato anche del monitoraggio del cessate il fuoco e hanno accennato al tema delle forniture di gas".

 

 

3.LA DIPLOMAZIA PARALLELA DEL PREMIER

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

putin con napolitanoputin con napolitano

A un certo punto del pomeriggio un centinaio di giornalisti stranieri corrono nei corridoi del centro congressi, si affaticano per arrivare primi e piazzare le telecamere: alcune hostess italiane hanno appena comunicato in inglese, fra i banchi del media center, che il presidente del vertice Asem, Matteo Renzi, sta per fare dichiarazioni alla stampa.

 

Dai coreani ai tedeschi, tutti ritengono che si tratti di dichiarazioni sul vertice, sul commercio globale, o forse sulla crisi ucraina. Renzi però li sorprende tutti: arriva sul palcoscenico delle foto di gruppo, alle sue spalle le bandiere di 52 Stati, ma comincia a parlare di Regioni, Chiamparino e spesa pubblica fuori controllo. In pochi capiscono, in tanti restano a bocca aperta.

 

Per qualcuno è una rottura del protocollo, di solito ad un vertice internazionale si evita di commentare la politica interna, a Palazzo Chigi lo raccomandano da anni, ma in una giornata in cui il premier fa da gran cerimoniere di un vertice globale alcune tradizioni passano in secondo piano.

 

putin con merkel a milanoputin con merkel a milano

Mentre accade tutto questo un altro protocollo in qualche modo traballa. Renzi termina le dichiarazioni sulle Regioni mentre Merkel lascia il centro Mico con un lungo corteo di Mercedes per due incontri che alle cinque del pomeriggio sono ancora nella sua agenda, ma che provocano negli ambienti diplomatici italiani qualche imbarazzo.

 

Putin è in arrivo da Belgrado, Poroshenko è arrivato di mattina, Merkel sembra sia riuscita a fissare incontri con entrambi prima di tutti gli altri, battendo sia i vertici della Ue che la presidenza del Consiglio sul timing dei faccia a faccia con i due attori della crisi ucraina. Dovrebbe vederli nel suo albergo, uno dopo l’altro, prima della cena offerta da Napolitano. È un piccolo sgarbo diplomatico all’Italia? Sembrerebbe di sì, forse anche la Cancelliera rompe il protocollo.

 

Di sicuro a un certo punto succede qualcosa. Prima le domande provocano nel governo, e nello staff della Mogherini, risposte imbarazzate: «Ma il merito dell’incontro fra Putin e Poroshenko è tutto nostro». Vero, indubbio, è stato Renzi ad invitare il premier ucraino al vertice. È stato ancora Renzi a telefonare a Putin, due giorni fa, discutendo degli incontri di queste ore. Ma poi l’imbarazzo di colpo scompare: è proprio così sicuro che sarà Merkel, come comunicato dal Cremlino, la prima a vedere Putin?

 

merkel renzi napolitanomerkel renzi napolitano

Alle sei del pomeriggio il colpo di scena: Putin è in ritardo, l’incontro con la Cancelliera salta. Quello che alla Farnesina, e forse anche al Quirinale, viene giudicato anche come un invadente protagonismo, in qualche modo si dimezza. Al Park Hyatt, prima di una passeggiata in Galleria, la signora di Berlino vede solo il presidente ucraino.

 

Del resto Renzi aveva aperto il vertice Asem raccomandando a tutti di «non fare discorsi di circostanza». Sembra che a Milano, nelle decine di bilaterali e di incontri che fra ieri e oggi si sono svolti, le «circostanze» del protocollo siano uscite un pò ammaccate. Un solo esempio, a proposito del rapporto con la Ue, di mattina, lo stesso Renzi non le aveva mandate a dire: «I nuovi vertici non dovranno essere solo nuovi nomi, ma dovranno interpretare una fase nuova. Dobbiamo tutti lavorare per la crescita, in modo diverso dal passato».

 

4.PUTIN INCONTRERÀ BERLUSCONI NELLA SUA CASA DI MILANO

(LaPresse) - Questa sera dopo la cena di gala a Palazzo Reale a cui partecipano i capi di Stato europei e asiatici che partecipano all'Asem, il premier russo Vladimir Putin incontrerà Silvio Berlusconi. L'ex premier per l'occasione ha avuto l'autorizzazione da parte di Beatrice Crosti, il magistrato di sorveglianza che si occupa del suo percorso di affidamento in prova ai servizi sociali, di dormire non ad Arcore ma nella sua residenza milanese.

 

5.UCRAINA, A MILANO AL VIA INCONTRO BILATERALE TRA PUTIN E MERKEL

PUTIN ARRIVA A CASA DI BERLUSCONI A MILANOPUTIN ARRIVA A CASA DI BERLUSCONI A MILANO

(LaPresse) - Dopo la cena di gala Palazzo Reale, il presidente russo Vladimir Putin sta incontrando la cancelliera tedesca Angela Merkel. Con ogni probabilità l'incontro, in corso all'hotel dove alloggia Merkel a due passi dal Duomo, riguarda la vicenda della crisi ucraina. Nel pomeriggio la cancelliera tedesca ha incontrato anche il presidente ucraino Petro Poroshenko. Putin è arrivato a bordo della limousine presidenziale circondato da guardie del corpo e si è presentato in camicia bianca, con la giacca appoggiata sulla spalla.

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?