francesco lo voi giorgia meloni

MA QUALE “TOGA ROSSA”: FRANCESCO LO VOI DA GIOVANE ERA UN MILITANTE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – IL PROCURATORE DI ROMA, NEL 1975, DISTRIBUIVA VOLANTINI CON IL SIMBOLO DELL’ASSOCIAZIONE GIOVANILE DEL MOVIMENTO SOCIALE – UN SUO VECCHIO AMICO “CAMERATA” RICORDA: “È SEMPRE STATO DI DESTRA”. E ALLORA COME È POSSIBILE CHE OGGI VENGA INDICATO DA GIORGIA MELONI COME IL NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO DEL GOVERNO, E SIMBOLO DELLA MAGISTRATURA POLITICIZZATA?

Estratto dell’articolo di Marco Lillo per “il Fatto quotidiano”

 

francesco lo voi

Nel 1975 a Palermo c’era un ragazzo con la Vespa rossa che distribuiva volantini del Fronte della Gioventù, quelli con la fiaccola stilizzata nel pugno virile. Si chiamava Francesco Lo Voi.

 

Cinquanta anni dopo, lo raccontano come il nemico pubblico di Giorgia Meloni, classe 1977, la prima premier di destra, che ha iniziato sotto la stessa fiaccola la scalata al partito, nel 2004, da segretario di Azione Giovani, l’erede del Fronte.Per capire “il paradosso Lo Voi”, come lo chiama lui, bisogna ascoltare un suo vecchio amico ‘camerata’.

 

giorgia meloni - militante del fronte della gioventu

Sotto anonimato racconta: “Franco è sempre stato di destra. Frequentavamo entrambi il liceo Garibaldi e la sede del Fronte della Gioventù di piazza Politeama. Una sera mentre attaccavamo un manifesto del Fronte in via Pirandello fummo inseguiti dai rossi e io caddi dalla Vespa per via della sella piccola ma mi salvai correndo”. Erano gli anni in cui per attaccare i manifesti del Fronte morivano Paolo Di Nella a Roma e Sergio Ramelli a Milano.

 

 Lo Voi conferma il vespino rosso, la sella corta, la frequentazione del Fronte e qualche volantinaggio. Fino a 15 anni. Nega totalmente l’attacchinaggio e la fuga. Poco conta. Comunque la militanza romantica di un 15enne non intaccherebbe la quarantennale storia professionale di serietà, competenza e terzietà riconosciuta da tutti.

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

Questa piccola storia è invece utile a comprendere il grande “paradosso Lo Voi”. Entrato giovanissimo in magistratura, a 30 anni già lavorava con Giovanni Falcone, di idee opposte come noto. Il giudice ucciso dalla mafia amava passare le serate a giocare a ping pong con il giovane Lo Voi e Pietro Grasso nella sua villa affittata a Mondello. Tutta la storia di Lo Voi cozza con la propaganda meloniana. Pm impegnato in importanti indagini antimafia ha raggiunto incarichi prestigiosi per i suoi meriti ma è stato certamente sostenuto dalla destra nei tornanti della sua carriera.

 

matteo salvini saluta francesco lo voi

Eletto consigliere al CSM dal 2002 al 2006, in quota MI, nel 2009 va a Eurojust scelto dal Governo Berlusconi, di cui Giorgia Meloni era ministro. Procuratore di Palermo appoggiato sempre da MI, contro il pm del processo Andreotti, Guido Lo Forte, diventa procuratore di Roma dopo essere stato criticato per la foto con il ministro dell’Interno Matteo Salvini a un evento organizzato nel 2019 da Annalisa Chirico.

 

[…] Il paradosso trova la sua sublimazione nell’inchiesta sul Domani che gli è costata l’esposto del Dis a Perugia. Lo Voi è narrato come un pm che lascia copiare le carte dei servizi segreti ai giornalisti con troppa disinvoltura. In realtà è il procuratore che ha condotto due indagini per scoprire le fonti del Domani a seguito delle denunce del ministro della Difesa Crosetto e del capo di gabinetto di Meloni, Gaetano Caputi.

 

GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY MANNELLI SUL FATTO QUOTIDIANO

Nel primo caso la Procura di Roma ha individuato la fonte a tempo record e poi la sostituta procuratrice dell’inchiesta è andata a lavorare al Ministero della giustizia con Nordio. Nel secondo caso la Procura di Lo Voi ha iscritto a tempo record quattro giornalisti del Domani su denuncia di Caputi per il reato contestato dal capo di gabinetto: accesso abusivo a banca dati. Peccato che con l’accesso i giornalisti non c’entravano.

Quando si è reso conto che l’accusa non reggeva, ha notificato la chiusura indagine 415 bis per rivelazione di segreto ai nostri colleghi in concorso con un pubblico ufficiale ignoto. Una scelta insolita.

 

 

[…]  E allora qual é la morale del “paradosso Lo Voi”? La destra di oggi non fa prigionieri. Non c’è militanza giovanile, adesione a MI, amicizia con Falcone e storia professionale che tengano. Se serve alla narrativa di Meloni un atto dovuto diventa un atto ostile. E l’ex ragazzo del Fronte gradito alla destra diventa una toga nemica da far indagare e cacciare.

IL SUPPLIZIO DI SANTA MELONI - VIGNETTA BY NATANGELO - IL FATTO QUOTIDIANOgiorgia meloni 2MATTEO salvini - GIORGIA meloni GIORGIA MELONI - AEREO DI STATOLO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPALA LIBERAZIONE DI ALMASRI - VIGNETTA BY VAURO francesco lo voiil servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...