renzi bugie

QUANDO SI DICE “VOTO DI SCAMBIO” - IN ABRUZZO STUDENTI ATTIRATI DAI CREDITI VALIDI PER LO SCRUTINIO SE PARTECIPAVANO AD UN CONVEGNO SUL “SI” AL REFERENDUM: RENZI INTERVISTATO DA LUCA SOFRI (GUARDACASO, MARITO DI SU-DARIA BIGNARDI) - STESSA SOLFA PURE IN UN OSPEDALE FIRENZE

 

Luca Telese per “la Verità”

 

Renzi studentiRenzi studenti

Premier ascoltato/certificato assicurato. Vai a sentire il dibattito con Matteo Renzi, e la scuola ti rilascia un attestato che fa curriculum per il tuo scrutinio. Se la notizia non l' avesse tirata fuori una testata seria come Tiscali, non ci avremmo creduto mai. Invece -giustamente - ieri è successo un piccolo putiferio, quando il sito d' informazione ha diffuso questa circolare in cui le autorità scolastiche di zona invitavano i professori del distretto di Pescara a promuovere la partecipazione all' intervista pubblica di Luca Sofri al beneamato premier.

 

CENSURABILE

 

Intendiamoci: libero Renzi di andare dove vuole, ma è a dir poco fuori luogo che dirigenti scolastici chiedano ai ragazzi di partecipare, promettendogli addirittura (con una sorta di «voto» di scambio) di ricevere «un attestato di partecipazione» da poter inserire nel loro curriculum scolastico, come accade nei casi in cui si prende parte a iniziative di interesse culturale (o a corsi di formazione).

lezione di renzi a studentilezione di renzi a studenti

 

La decisione di invitare i ragazzi viene presa dell' Ufficio scolastico regionale dell' Abruzzo che in una nota diffusa nei giorni scorsi ha invitato all' incontro tutti i ragazzi delle superiori all' incontro (svoltosi ieri), al teatro Circus durante l' inaugurazione del festival delle Letterature di Pescara. Un evento - a dire il vero - molto poco letterario e in realtà esclusivamente politico. A questo punto la notizia acquisisce tratti curiosi: in una circolare inviata alle scuole della regione, si invita a raccogliere adesioni di studenti e professori. Ma poiché l' orario dell' evento - le sei di sera - è fuori dal calendario scolastico, e l' invito in sé non basterebbe a mobilitare studenti e insegnanti, ecco l' incentivo alla presenza, concesso per riempire la sala del premier.

 

FUORI ORARIO

 

studenti annoiatistudenti annoiati

Il tocco surreale alla vicenda lo aggiunge la lettera pubblicata dal sito di informazione, su carta intestata dell’istituto tecnico Tjto Acerbo. Si tratta, per un coincidenza casuale di una scuola dedicata ad un caduto della prima guerra mondiale, che ha lo stesso cognome di Giacomo, il sottosegretario che scrisse la legge elettorale maggioritaria voluta da Benito Mussolini. La sola legge elettorale prima dell’Italicum (insieme alla «legge truffa» del 1953) per cui sia stato mai posto un voto di fiducia. Il motto della scuola, sotto un elegante logo, è tutto un programma: «Dal 1923 connessi con il futuro ». Il 1923, ironia della sorte, è la data di approvazione della legge, considerata liberticida perché concedeva un premio di due terzi al partito che superava il 25%.

 

renzi boschi referendumrenzi boschi referendum

E così, per una irrazionale suggestione, anche la lettera con cui i dirigenti scolastici offrono l' attestato formativo (fatto fino ad oggi mai accaduto) in cambio della presenza ad un evento politico, ha toni che sembrano ispirati alle prose burocratico -elegiache del Ventennio. Subito dopo aver ricordato l' appuntamento di Renzi e Luca Sofri al Circus, infatti, nella lettera delle autorità locali ai dirigenti scolastici scrivono: «Le istituzioni scolastiche con i loro studenti hanno sempre mostrato grande interesse per questa manifestazione che rappresenta un contesto culturale attivo di scambi di idee e conoscenza. Per questo motivo - aggiungono - si desidera coinvolgerli, spazio ad una ampia partecipazione».

 

Nel finale, in un tripudio di burocratese, arriva la perla: «Si invitano pertanto le SS.LL a dare massima diffusione dell' iniziativa tra stu denti e i docenti, e si comunica che, in considerazione dell' impegno in orario extracurricolare, ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza». Vincere e vinceremo, alè. Protesta la Lega Nord: «Crediti formativi a chi ascolta Renzi? È una follia da regime», scrivono i deputati Massimiliano Fedriga e Gian Marco Centinaio.

 

QUARTO EPISODIO

 

luca sofri e daria bignardiluca sofri e daria bignardi

«Vogliamo spiegazioni», aggiungono, «non c' è nulla di culturale o di formativo nell' assistere alle inutili passerelle renziane». Il bello è che non si tratta di un caso isolato, ma del quarto - in pochi giorni che questo quotidiano si è trovato a raccontare.

 

Se il 21 ottobre andavi ad ascoltare l' incontro a favore del Sì con Pierferdinando Casini, organizzato dal professor avvocato Giovanni di Giandomenico, rettore dell' Università Pe gaso, presso Grand Hotel Europa di Isernia, studenti e avvocati si beccavano tre crediti formativi.

 

E - sempre sulla Verità- abbiamo raccontato la vicenda parallela dell' ospedale fiorentino di Careggi, il più grande della Toscana, dove il direttore generale Monica Calamai ha invitato, anche lei, personalmente, un centinaio fra primari e sanitari (cioè una parte dei suoi dipendenti) a partecipare ad un' assemblea, guarda caso in favore del Sì. Ai convenuti ha fatto trovare in cattedra l' onorevole Federico Gelli, ex vicepresidente della Regione Toscana, insieme all' assessora al diritto alla salute in carica, Stefania Saccardi (cioè all' autorità politica di riferimento).

 

BOSCHI IN ARGENTINABOSCHI IN ARGENTINA

In Sudamerica abbiamo assistito al paradosso delle ambasciate e delle macchine consolari mobilitate sotto al logo di «Bastaunsì» per portare claque degli italiani all' estero (che come è noto votano) ad assistere alla tourné del ministro Boschi. Viceversa qualcuno che organizzava incontri per il No (è successo al senatore Vaccaro) ha scoperto con stupore che le stesse autorità invitavano i nostri cittadini tridenti in America Latina a non andare.

 

COMMEDIA ALL' ITALIANA

 

Lo strumento di un incentivo accademico (a Isernia), del certificarono scolastico (come a Pescara) o il potere gerarchico(al Careggi) sono quindi usati per promuovere iniziative politiche e referendarie di parte. Adesso addirittura per riempire la platea al premier durante la sua intervista simpatetica. Forse, questi casi (come i tanti che ci segnalano) sono solo la punta di un iceberg, ciò che è diventato visibile, per goffaggine e superficialità, di un enorme lavoro sotterraneo degli apparati burocratici dello Stato.

studenti esamestudenti esame

 

Mai come adesso le redini delle gerarchie sono strette nelle mani dei dirigenti della presidenza del Consiglio. I presidi della #buonascuola, i diplomatici, gli accademici e i burocrati che in queste ore precettano i loro dipendenti perché si convochino per il Sì, sembrano la caricatura di un partito -Stato da Paese dell' est, un remake da commedia all' italiana dell' Italia prefettizia dove «le eccellenze» tenevano in mano le palle ai cafoni nelle cabine elettorali per farli votare bene. Caro ragazzo di Pescara, l' invito è lo stesso anche per voi. Andate in massa al Circus, prendete il certificato, e se vi va, regalate una elegante e soave pernacchia ai convenuti.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...