
“QUELLE DI PUTIN SONO PROVOCAZIONI A META’ TRA IL BULLISMO DIPLOMATICO E GLI STRESS TEST PER SONDARE LE CAPACITÀ DI REAZIONE OCCIDENTALE" – IL CONSIGLIO ATLANTICO SI INCONTRERÀ MARTEDI’ A BRUXELLES PER RACCOGLIERE LA RICHIESTA DELL’ESTONIA DI ATTIVARE L’ARTICOLO 4 DELL’ORGANIZZAZIONE DOPO LE INCURSIONI DEI MIG RUSSI - LA CINA CHIEDE AL CREMLINO DI NON SUPERARE IL LIMITE MA C'E' IL PERICOLO CHE MOSCA POSSA REPLICARE LE PROVOCAZIONI ANCHE SUL FRONTE SUD. IN LIBIA, IN PARTICOLARE NELLA CIRENAICA...
Claudio Tito per repubblica.it - Estratti
Riunione straordinaria della Nato per rispondere alla Russia dopo l’ennesima invasione dello spazio aereo alleato. La prossima settimana, probabilmente martedì, il Consiglio Atlantico si incontrerà nel Quartier Generale di Bruxelles per raccogliere la richiesta dell’Estonia di attivare l’articolo 4 dell’Organizzazione. Quello che prevede una consultazione per valutare se «integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza siano minacciate».
Venerdì, infatti, i Mig russi hanno nuovamente oltrepassato lo spazio aereo Nato. In una sequenza che ormai segue un calendario quasi quotidiano. I caccia polacchi, ad esempio, si sono alzati in volo durante l’ultimo bombardamento in Ucraina per evitare sorprese.
jet russo sfonda il confine con l estonia
Al momento i vertici dell’Alleanza sono convinti che si tratti ancora di provocazioni: iniziative a metà tra il «bullismo diplomatico» e gli stress test per sondare le capacità di reazione occidentale. E l’episodio di venerdì può essere anche legato all’annuncio dell’Unione europea di nuove sanzioni contro la Russia. Una risposta, dunque, per intimorire il Vecchio Continente. Al momento solo per intimorire. Anche perché, nel corso di alcuni contatti informali con interlocutori cinesi, lo Stato Maggiore Nato ha ricevuto l’indicazione che Pechino abbia chiesto esplicitamente al Cremlino di non superare il limite oltre il quale l’Alleanza sarà costretta ad attivare l’articolo 5 del suo statuto, quello che stabilisce l’intervento e il mutuo aiuto reciproco. Di evitare, insomma, la guerra.
caccia russo su 35 inseguito da un mig polacco
Bruxelles dunque si prepara la prossima settimana ad esprimere nuovamente la piena solidarietà a Tallin ma non mette nel conto di ricorrere, appunto, all’articolo 5. Secondo gli analisti di Bruxelles, in base alle informazioni ricevute, Mosca continuerà a muoversi in questo modo arrivando al limite della necessaria reazione occidentale ma senza valicarlo. L’obiettivo russo è, non solo di testare la Nato, ma anche di provare a “stancarla” per ammorbidirne la posizione in difesa dell’Ucraina. Sostanzialmente fare accettare agli europei l’idea di “perdere” Kiev.
L’Organizzazione Atlantica, del resto, sul piano militare allo stato può solo rispondere come ha fatto in Estonia e in Polonia. Abbattere un caccia russo per - così dire - dare una lezione viene escluso per evitare l’escalation. Rinforzare ancora di più il fronte est è una valutazione che deve fare i conti anche con le capacità economiche per sostenere un forzo ulteriore senza l’impegno Usa. La mossa più praticabile è politica: con Donald Trump che tratta direttamente con Putin la fine delle provocazioni o incarica il segretario generale della Nato, Mark Rutte, di farlo.
baltico estonia lituania lettonia
Di certo in Europa, soprattutto tra i Paesi dell’est, l’allarme è cresciuto. Anche l’ultimo cyberattacco agli aeroporti di Bruxelles, Londra e Dublino non tranquillizza affatto. «Le recenti violazioni dello spazio aereo dell’Unione, tra cui la scandalosa violazione di ieri dello spazio aereo estone da parte dei Mig russi – ha detto il commissario Ue, il lettone Valdis Dombrovskis, al termine dell’Ecofin - sottolineano la necessità e l’urgenza che l’Europa si assuma la responsabilità della propria sicurezza, mentre la crescente pressione sull’aggressore russo, le sanzioni stanno paralizzando l’economia di guerra russa».
E alcuni partner dell’Europa Meridionale iniziano a prospettare un altro pericolo: l’eventualità che Mosca possa replicare queste provocazioni anche sul fronte sud. In Libia, in particolare nella Cirenaica (base libica di Al-Khadim), l’aviazione del Cremlino ha infatti la possibilità di far decollare i suoi jet. E per arrivare nello spazio aereo italiano bastano pochi minuti.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad