cirinna' renzi

RENZI METTE LA FIDUCIA SULLE UNIONI CIVILI SENZA ADOZIONI. LA CIRINNÀ, CHE FINO A IERI MINACCIAVA DI DARSI FUOCO IN SENATO, ESULTA: ''BENE, È UNA FIDUCIA AL PAESE'' - TANTO LA STEPCHILD ADOPTION ESCE DALLA LEGGE E RIENTRA DAL TRIBUNALE. BRUTI LIBERATI: ''DECIDERANNO I GIUDICI CASO PER CASO, COME SI È FATTO FINORA'' - DOMANI SI DISCUTE, GIOVEDÌ IL VOTO

1.UNIONI CIVILI: RENZI TIRA DRITTO. OK DEL PD A MAXI-EMENDAMENTO SENZA STEPCHILD ADOPTION E VOTO GIOVEDÌ

www.ansa.it

cirinna' renzicirinna' renzi

 

Matteo Renzi sulle Unioni civili va dritto per la strada annunciata all'assemblea del Pd di domenica: accordo con Ncd, fiducia e stralcio della stepchild adoption. Il presidente del Senato Pietro Grasso, nel frattempo, boccia i 'canguri' spiazzando i Dem e lasciando a qualcuno l'amaro in bocca ("Se decideva prima avremmo approvato il ddl", dice l'autore del super-canguro Andrea Marcucci).

 

Intanto i cinquestelle vanno all'attacco accusando il governo di temere l'Aula. Ma la strada è imboccata e il gruppo del Pd si dice favorevole al maxi-emendamento proposto dal governo senza la 'stepchild' che verrà presentato al Senato domani e votato giovedì.

monica cirinna'monica cirinna'

 

La partita resta comunque complicata con Ncd che chiede altri ritocchi al testo oltre allo stralcio della stepchild e i partiti di opposizione che non sono disponibili a votare la fiducia al governo.

 

Non solo: la minoranza Dem è in subbuglio. "Renzi ha scelto di consegnarsi mani e piedi a Ncd ed è un errore. La decisione del presidente Grasso che ha giudicato inammissibili tutti i 'canguri' e la chiara presa di posizione del M5S sono lì a dimostrare che un'altra strada era percorribile: quella del Parlamento che avrebbe potuto portare all'approvazione del ddl, adozioni comprese". Lo afferma il senatore della minoranza Pd Miguel Gotor spiegando come ora "per noi sia determinante che il maxiemendamento non ostacoli l'attività della magistratura in merito alle adozioni".

 

Botta e risposta con il M5s - "Noi sulle Unioni Civili ci siamo. Renzi e il PD hanno paura del Parlamento e bloccano i diritti delle persone. Grasso prenda di più in mano la situazione e faccia valere il ruolo di seconda carica dello Stato. Dietro il maxiemendamento si nascondono beghe interne del PD e una maggioranza senza numeri". Lo affermano Roberto Fico e Luigi Di Maio del M5s in conferenza stampa al Senato.

CIRINNA BOSCHICIRINNA BOSCHI

 

A stretto giro la replica di Matteo Renzi: "Quando le cose non si chiudono c'è sempre chi dice che potevamo fare in un altro modo. Io difendo il tentativo fatto fino alla settimana scorsa di provarci con i Cinque stelle, ma c'è stato un dietrofront inaspettato, ci hanno fregato e ora non possiamo rischiare di affondare una legge fondamentale per milioni di italiani". "Il Pd non può essere preso in giro: M5s gioca sulla pelle dei diritti con una posizione spregiudicata". I cinquestelle voteranno no alla fiducia al governo.

 

Zanda, su adozioni ddl ad hoc, Pd già pronto - "Abbiamo scelto una strada che mette in sicurezza le unioni civili, riconoscendo i diritti a chi non li ha. Le adozioni dei figli del partner saranno inserite in un ddl che è già pronto, vediamo se farlo partire alla Camera o al Senato". Lo afferma il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda al termine dell'assemblea dei senatori sul ddl unioni civili.

luigi di maio alessandro di battista roberto ficoluigi di maio alessandro di battista roberto fico

 

 

2.UNIONI CIVILI: CIRINNÀ, BENE FIDUCIA, È AL PAESE

 (ANSA) - "E' una fiducia al Paese e non al governo. Voglio chiedere a Sel di votarla". Lo afferma la senatrice Monica Cirinnà all'assemblea dei senatori Pd sulle unioni civili, esprimendosi così, in un intervento definito dai presenti appassionato, a favore della fiducia sul maxiemendamento proposta dal premier Matteo Renzi. "Voglio evitare i voti segreti agli articoli 2 e 3 del testo", spiega inoltre la relatrice del ddl.

 

 

3.UNIONI CIVILI: CIRINNÀ, PREVALE LINEA FIDUCIA SU EMENDAMENTO

DI MAIO FICODI MAIO FICO

 (ANSA) - "Il maxiemendamento lo vedremo questa sera, ma la linea con il più ampio consenso è quello della fiducia". Lo ha detto al termine della riunione Pd sul testo sulle unioni civili e poco prima di entrare in commissione giustizia la senatrice Monica Cirinnà. "Nessun accordo al ribasso", ha aggiunto. "Abbiamo deciso di andare avanti sulla via indicata dal premier. Per me è un grande risultato che il governo metta a rischio anche la propria esistenza per questa legge".

 

"Di fronte al Vietnam degli emendamenti e del voto segreto - ha aggiunto Cirinnà - noi scegliamo di dare sicurezza a questo Paese, alle persone, alle famiglie. Non la diamo ancora ai bambini, ma ai genitori sì", ha rimarcato, riferendosi al fatto che la stepchild non entrerà nel maxiemendamento.

 

 

4.UNIONI CIVILI: BRUTI LIBERATI, SU BAMBINI DECIDERÀ GIUDICE

 (ANSA) - "Se il legislatore si ritrae sulla stepchild adoption spetterà ai giudici decidere caso per caso, com'è stato fatto finora. I giudici faranno riferimento all'evoluzione interpretativa e ai principi dettati dalla Consulta e dalle Corti europee dei diritti e non si faranno di certo influenzare dalle ideologie personali", ma "rimane una situazione di 'non certezza del diritto' e la possibilità che siano assunte decisioni difformi e comunque possibili lungaggini. Ma il dato di fatto è che i minori 'adottandi' sono lì e attendono".

edmondo bruti liberatiedmondo bruti liberati

 

È questa l'opinione di Edmondo Bruti Liberati, ex procuratore di Milano, intervistato da Repubblica sullo stralcio della stepchild adoption dal dll sulle Unioni civili. "Se il legislatore non interviene sulle adozioni - sottolinea - lascerà la palla ai giudici e non si potrà dire che si tratti di una supplenza ricercata. In ogni caso, se sarà approvata almeno la disciplina delle unioni civili con anni di ritardo, anche i giudici avranno un'ulteriore punto di riferimento per decidere sull'adozione nell'interesse del minore".

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)