nello rossi matteo renzi

TOGHE ROSSE PER TE – MATTEO RENZI ATTACCA: "SENTO UN CLIMA D'ODIO E UN DESIDERIO DI VENDETTA DA PARTE DI CHI CONSIDERAVA IL GOVERNO CONTE UN PUNTO D'ARRIVO DA DIFENDERE AD OGNI COSTO” - "NELLO ROSSI HA DETTO CHE BISOGNEREBBE 'STRINGERE UN CORDONE SANITARIO' INTORNO A ME? ALLUCINANTE. LUI È UNO DEGLI ESPONENTI PIÙ IN VISTA DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA, BISOGNA CAPIRE SE È MAI VENUTO IN CONTATTO CON IL COSIDDETTO SISTEMA PALAMARA" – LA STILETTATA A ZINGARETTI...

 

Augusto Minzolini per “il Giornale”

 

matteo renzi 1

Premessa: senatore Matteo Renzi, lei parla di vaccini, di giustizia, o d' altro, per non rispondere alle critiche per i suoi rapporti con l' Arabia Saudita?

«È vero il contrario. Stanno strumentalizzando la tragedia di Kashoggi perché non hanno altro a cui aggrapparsi in Italia. Nel merito ho risposto su tutti i giornali, dal Financial Times a Le Monde: ciò che faccio può essere discusso da chiunque, ma è perfettamente lecito, pubblico e legittimo.

 

La questione saudita è stata posta da quel noto statista di Di Battista, uno che apprezzava Maduro e definiva Obama golpista e non capisce che l' Arabia è il baluardo contro il fondamentalismo. E ovviamente dai più rancorosi del Pd. Credo di essere la loro ossessione. Se parlassero un po' più di idee e un po' meno di me, ci guadagnerebbero almeno in salute».

 

matteo renzi

Il più duro, però, è stato uno degli esponenti di primo piano di Magistratura Democratica, Nello Rossi. È arrivato a dire che bisognerebbe «stringere un cordone sanitario» intorno a Matteo Renzi...

«Nello Rossi è uno degli esponenti più in vista di Magistratura democratica. Si può dire che ne è stato l' ideologo. Un personaggio che ha un lungo passato come magistrato. Ascoltatissimo ed influente non solo nella sua corrente.

 

Non so, andrebbe approfondito, se nella sua carriera è mai venuto in contatto con il cosiddetto sistema Palamara, quello raccontato nel libro scritto con Sallusti. Ebbene, l' uso dell' espressione cordone sanitario nei confronti di una persona che ha un ruolo nelle istituzioni parlamentari, che ricopre una carica importante in un partito della maggioranza di governo e che in passato è stato anche presidente del Consiglio, lo trovo a dir poco allucinante.

di battista renzi

 

Resto allibito ma non sorpreso, perché avverto un clima di odio e di rabbia che cova in una parte dell' establishment di questo Paese rimasto legato agli equilibri del governo passato che non si dà per vinto...».

 

I cosiddetti Orfani di Conte. Quei mondi che avevano trovato spazio nel governo passato e lo hanno protetto. C' erano anche pezzi della magistratura più interventista: dagli eredi delle toghe rosse, ai seguaci del rito Davigo.

«Ho letto quello che lei ha scritto sugli orfani del governo Conte e della maggioranza giallorossa.

salvini renzi meme

Non so se è così. So, però, per esperienza, che l' equilibrio dei poteri nel nostro sistema democratico è messo a dura prova.

 

Sono e sarò sempre un grande difensore dell' autonomia della magistratura, ma oggi penso che sia a rischio l' autonomia della politica. Pensi soltanto all' inchiesta in cui sono indagato sulla fondazione Open: non è in discussione la dazione di denaro, che è trasparente e rendicontata, ma le modalità di associazione e di partecipazione alla politica.

 

Non indagano sui soldi, ma su cos' è un partito oggi. Sono cose che fanno pensare. E anche ora sento un clima d' odio nei miei confronti, la rabbia per quello che è accaduto. Un desiderio di vendetta da parte di chi considerava il governo Conte un punto d' arrivo da difendere ad ogni costo.

nello rossi

 

Eppure, malgrado tutti questi segnali di ostilità di cui sono stato oggetto quando ho mandato a casa Conte, ebbene, io lo rifarei non una, non dieci, ma cento volte. Perché l' unica bussola che perseguo è l' interesse del Paese e quell' equilibrio politico non lo salvaguardava. Per cui possono inviarmi tutte le minacce, in chiaro o sottintese, che vogliono, non mi scalfiscono se penso di essere nel giusto. Io non ho paura».

 

renzi

La storia di questo Paese degli ultimi venti anni, però, insegna che le inchieste giudiziarie, servono anche a far saltare governi, a cambiare degli equilibri politici o a consolidarne altri. Ci vuole un nonnulla oggi per far esplodere i 5 Stelle sull' argomento giustizia. Esiste questa eventualità?

«Non credo che si corra questo rischio. I 5stelle versano in una crisi profondissima che non sarà risolta dall' arrivo di Giuseppe Conte. Io sono felice per Conte, ma non penso che basti lui per tenere insieme e rimettere in piedi l' esperienza grillina.

 

Semmai la scelta di Conte di accettare la guida del movimento rende ancor più palese la politica masochista del Pd e di Zingaretti. Si sono immolati sull' altare di Conte, mi hanno descritto come un nemico di classe per aver fatto cadere il governo guidato da lui, lo avevano indicato come il capo della coalizione giallorossa e ora se lo ritrovano leader dei 5stelle!? Leader di un partito concorrente. Non ho parole. Penso che sia stato il più spettacolare autogol nella storia della politica.

MATTEO RENZI GOFFREDO BETTINI

 

Non ne sarebbe stato capace neppure un artista dell' autogol come Comunardo Niccolai. Appunto, a Zingaretti quest' anno daranno il premio Comunardo Niccolai».

 

Torniamo però alla giustizia. O, meglio, alla difesa dell' autonomia della politica. Draghi ha messo nelle sue priorità la riforma della giustizia civile, ma non sarebbe necessario guardare anche alla giustizia penale, dopo il giacobinismo di questi anni? È stata cancellata pure la prescrizione.

RENZI ZINGARETTI

«Intanto mettiamo i puntini sulle i, la modifica della prescrizione è stato un errore del governo gialloverde. L' ha voluta la Lega. Detto questo, Mario Draghi ha un suo stile. Lo abbiamo visto su servizi segreti, sui vaccini, sul Recovery Plan. Quando deve decidere, decide.

 

Sono certo che se ci sarà discontinuità anche sulla giustizia penale, anche sulla prescrizione, diamo tempo al tempo, senza ansia arriveremo anche ad affrontare questi problemi. Anche perché in questo Parlamento c' è già una maggioranza garantista».

ZINGARETTI RENZI

 

Pure su Arcuri Draghi ha tergiversato un po' ma alla fine è arrivato al punto.

«Lei non si accontenta mai, io invece sono molto felice che una delle nostre battaglie storiche, cioè quella di rimuovere Arcuri e sostituirlo con le professionalità dell' esercito, sia stata fatta propria da Draghi. Il motivo c' era.

 

Giudico uno scandalo, ad esempio, che ci siano più di un milione di dosi di vaccini non utilizzate. Si può polemizzare con l' Europa perché non ci sono i vaccini, ma intanto inoculiamo quelli che abbiamo. Alla fine di tutto, quando saremo fuori dalla pandemia, sarà indispensabile quella commissione di inchiesta parlamentare che noi abbiamo chiesto già un anno fa».

MATTEO RENZI DARIO NARDELLAmohammed bin salman RENZI CNBC

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…