SPORT, SALUTE E AMICHETTISMO – “REPORT” ACCENDE UN FARO SULLA SOCIETÀ PARTECIPATA DEL TESORO, IL “BRACCIO” DEL GOVERNO NEL MONDO DELLO SPORT, CHE GESTISCE MEZZO MILIARDO DI CONTRIBUTI L’ANNO. E RIVELA CHE LO SCORSO ANNO SPORT E SALUTE HA AFFIDATO SENZA GARA UN BANDO DA 90MILA EURO PER UNA PISTA DI PATTINAGGIO A CAIVANO ALLA SOCIETÀ DI DANIELE QUINZI, ATTIVISTA DI FDI ED EX SOCIO IN AFFARI DELLA MADRE DELLA PREMIER, ANNA PARATORE, NELLA GESTIONE DEL LOCALE ROMANO “B-PLACE”– IL COMMENTO DELL’AD, DIEGO NEPI: “NON CI VEDO NIENTE DI PARTICOLARE SE SONO SOCIETÀ O PERSONE IN GRADO DI LAVORARE BENE” – ALLA PRESIDENZA DELLA SPA C’È IL COSTRUTTORE MARCO MEZZAROMA, COGNATO DI LOTITO E AMICO DELLA DUCETTA... – IL SERVIZIO DI “REPORT” QUESTA SERA
Estratto dell’articolo di Enrica Riera per “Domani”
Interessi personali, favori di partito, affidamenti senza gara. Propaganda, potere e affari. Cosa c’è dentro il “braccio” del governo nel mondo dello sport? Come viene amministrata Sport e Salute, la società partecipata dal Tesoro, creata nel 2018 dal ministro Giancarlo Giorgetti, che gestisce circa mezzo miliardo di contributi l’anno?
Ne parlerà Report nella puntata che andrà in onda questa sera su Rai 3. Nel servizio “Fratelli di sport”, firmato da Carlo Tecce e Lorenzo Vendemiale, viene acceso un faro sulla spa, diventata (come raccontato anche da questo giornale) lo strumento che il governo Meloni sta usando per controllare lo sport e alimentare il suo consenso. In che modo? Anzitutto «scegliendo persone – dice il deputato del Pd intervistato dalla trasmissione, Mauro Berruto – che sono estremamente vicine al cerchio molto ristretto della premier».
Ne sarebbe prova pure quanto avvenuto nel centro sportivo di Caivano, inaugurato in pompa magna dal governo con l’obiettivo dichiarato di voler rigenerare le periferie. Nel centro ha trovato lavoro anche un vecchio amico di Giorgia Meloni, Daniele Quinzi, già candidato. Più in particolare, lo scorso anno Sport e Salute ha installato per il periodo natalizio una pista di pattinaggio nella struttura intitolata a Pino Daniele per la cifra di 90mila euro.
Così la direzione Sport Community della spa l’ha affidata senza gara all’azienda FattoreQ, che è appunto la società di Quinzi. E cioè dell’imprenditore e attivista di Fratelli d’Italia. Il legame tra Quinzi e la presidente del Consiglio, come già raccontato da Domani, è profondo: in passato, l’imprenditore è stato in affari con la mamma della premier, Anna Paratore, nella gestione del locale B-place: un lounge bar nel quartiere Eur.
Lo gestiva la Raffaello Eventi di Davide Solari e Lorenzo Renzi, due noti imprenditori nel settore della ristorazione, con simpatie di destra, tra gli azionisti anche Quinzi, appunto.
Tra il 2012 e il 2016, in società entrano con una quota del 20 per cento Paratore e Milka Di Nunzio, amica fidata della premier e sua mandataria elettorale alle Comunali di Roma quando la premier si candidò sindaca di Roma.
Ed è proprio nell’anno del voto che la mandataria e la madre di Meloni vendono le loro quote sempre agli imprenditori da cui le avevano acquisite pochi anni prima: un’operazione, svelata da questo giornale, che ha portato nelle casse delle due donne legatissime a Meloni una plusvalenza di quasi 90mila euro, nonostante i bilanci della società non fossero così floridi da spiegare un tale prezzo di vendita delle azioni. Oggi Di Nunzio è al governo come consigliera del ministro Abodi. Quinzi invece ha ottenuto alcuni affidamenti diretti da Sport e Salute.
milka di nunzio con giorgia e arianna meloni
L’amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi, alla domanda di Report sull’affidamento a Quinzi, ha risposto che non ci vede «niente di particolare se sono tutte società o persone che sono in grado non solo di poter lavorare, ma lavorare bene, lavorare tanto». Sulla questione di opportunità, però, visti gli affari del passato con la madre di Meloni, nessun commento.
Proprio Nepi, storico dirigente della società gradito a Giorgetti, ad agosto 2023, con il rinnovo dei vertici di Sport e Salute, viene promosso come ad. Ma soprattutto diventa presidente il costruttore Marco Mezzaroma: cognato di Claudio Lotito e tra gli amici intimi della presidente del Consiglio al punto da partecipare alle sue vacanze estive in Puglia.
Nella società c’è anche un altro componente del cerchio magico meloniano: Giuseppe De Mita, figlio dell’ex segretario Dc e presidente del Consiglio Ciriaco, amico dello stesso Mezzaroma. La modalità con cui è entrato in Sport e Salute De Mita è indicativa dei criteri usati per la selezione: prima con una piccola consulenza da 39mila euro attraverso la sua società Lasim; poi, da gennaio, assunto come dirigente a oltre 200mila euro di stipendio, al termine di una selezione pubblica aperta in piena estate e molto chiacchierata.
De Mita jr, grande amico e soprattutto testimone di nozze del presidente Mezzaroma, nel suo primo matrimonio con l’ex ministra Mara Carfagna. I due in passato sono stati anche soci, nell’investimento in una delle più belle piazze del mondo, quella del Pantheon, dove la loro società Bidiemme gestiva alcuni bed & breakfast.
[...] Nella società pubblica dello sport hanno avuto una consulenza pure Manuela Di Centa, olimpionica di sci di fondo ed ex deputata di Forza Italia, Elena Proietti, segretaria del ministro Giuli. E poi: Bruno Campanile, vicepresidente Asi, cioè l’ente presieduto dal sottosegretario Barbaro, e la figlia Elena; Luigi Mastrangelo, pallavolista già responsabile Sport della Lega di Salvini; Riccardo Andriani, avvocato del Secolo d’Italia; Beppe Incocciati, consigliere di Tajani a Palazzo Chigi. Così Sport e Salute è diventata Sport e poltrone.





