LA “REPUBBLICA” DI “DOMANI” – SECONDO “LA VERITÀ”, ANCHE RENZI GIOCA UN RUOLO DI MEDIAZIONE NELL’ACQUISTO DEL GRUPPO GEDI DA PARTE DI THEODORE KYRIAKOU. MATTEONZO E L’ARMATORE GRECO HANNO IN COMUNE ECCELLENTI RAPPORTI CON IL PRINCIPE SAUDITA BIN SALMAN – IL QUOTIDIANO DIRETTO DA BELPIETRO: “RENZI AVREBBE PURE GIÀ IN MENTE IL NUOVO DIRETTORE DI REPUBBLICA: IL PRESCELTO SAREBBE EMILIANO FITTIPALDI, ATTUALE DIRETTORE DEL QUOTIDIANO DOMANI”. CHE PER PRIMO SI È OCCUPATO DELL’INTERESSE DI LEONARDO MARIA DEL VECCHIO A “REP”
Estratto dell’articolo di Carlo Tarallo per “La Verità”
THEODORE KYRIAKOU - FOTO LAPRESSE
La vendita da parte degli Elkann all’armatore ed editore greco Theodore Kyriakou di tutte le attività del gruppo Gedi, ovvero i quotidiani La Repubblica e La Stampa, il sito HuffPost.it e le radio, Deejay e Capital, sta provocando la legittima e più che comprensibile preoccupazione di giornalisti e dipendenti.
Non è di maniera la piena solidarietà verso i nostri colleghi, giustamente preoccupati per il loro futuro, e ci auguriamo che il passaggio di proprietà non comporti la perdita di un solo posto di lavoro.
Fatta la doverosa e sincera premessa, non riusciamo a comprendere perché da ieri le opposizioni italiane stiano inondando i media di comunicati stampa che chiamano in causa il governo Meloni […]: ciò che […] non si comprende […] sono gli appelli al governo a intervenire per salvaguardare la linea editoriale delle testate in vendita.
[…] Riportiamo una significativa dichiarazione del co-leader di Avs, Angelo Bonelli: «La vendita de La Repubblica, La Stampa, Huffington, delle radio e dei siti connessi all’armatore greco Kyriakou», argomenta Bonelli, «è un fatto che desta profonda preoccupazione anche per la qualità della nostra democrazia. L’operazione riguarda una trattativa tra l’erede del gruppo Gedi, John Elkann, e la società ellenica Antenna Group, controllata da Theodore Kyriakou, azionista principale e presidente del gruppo.
Kyriakou può contare inoltre su un solido partner in affari: il principe saudita Mohammed Bin Salman Al Saud, che tre anni fa ha investito 225 milioni di euro per acquistare il 30% di Antenna Group».
E quindi? «Il premier», deduce con una buona dose di sprezzo del ridicolo Sherlock Holmes Bonelli, «all’inizio di quest’anno, ha guidato una visita di Stato in Arabia Saudita, conclusa con una dichiarazione che auspicava una nuova fase di cooperazione e sviluppo dei rapporti tra Italia e il regno del principe ereditario.
Se la vendita dovesse avere questo esito, si aprirebbe un problema serio che riguarda i livelli occupazionali e, allo stesso tempo, la qualità della nostra democrazia. La concentrazione dell’informazione radiotelevisiva, della stampa e del Web sarebbe infatti praticamente schierata sulle posizioni del governo e della sua presidente».
Avete letto bene: secondo il teorema Bonelli, Bin Salman è socio di Kyriakou, Bin Salman ha ricevuto Meloni in visita (come altre centinaia di leader di tutto il mondo), quindi Meloni sta mettendo le mani su Repubblica, Stampa e tutto il resto.
Quello che sfugge a Bonelli è che Bin Salman è, come è arcinoto, in eccellenti rapporti con Matteo Renzi, e guarda caso La Verità è in grado di rivelare che il leader di Italia viva starebbe giocando, lui sì, un ruolo di mediazione in questa operazione. Renzi avrebbe pure già in mente il nuovo direttore di Repubblica: il prescelto sarebbe Emiliano Fittipaldi, attuale direttore del quotidiano Domani, giornale di durissima opposizione al governo.
In ogni caso, per rasserenare gli animi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione, Alberto Barachini, ha convocato i vertici di Gedi e i Cdr di Stampa e Repubblica, «in relazione», si legge in una nota, «alla vicenda della ventilata cessione delle due testate del gruppo».
angelo bonelli alla manifestazione contro il riarmo a roma foto lapresse
angelo bonelli - cernobbio forum ambrosetti
Theodore Kyriakou
BENEDETTA SCUDERI ABBRACCIA ANGELO BONELLI AL RIENTRO A FIUMICINO
NICOLA FRATOIANNI - ELLY SCHLEIN - ROBERTO FICO - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI
JOHN ELKANN - FERRARI
JOHN ELKANN IN REDAZIONE A LA STAMPA DOPO L ASSALTO DEI PRO PAL
donald trump e mohammed bin salman alla casa bianca foto lapresse 2



