renzi berlusconi salvini di maio

SBALLO NELLO STALLO - LA STAMPA ESTERA SUL VOTO ITALIANO: ‘UN PAESE SENZA MAGGIORANZA CHE RISCHIA UNA LUNGA PARALISI POLITICA. EQUILIBRI DELL’EUROZONA IN AGITAZIONE, L’ITALIA PUÒ DIVENTARE IL PUNTO FOCALE DI PREOCCUPAZIONE DEI MERCATI’ - IL TIMORE È L’UNIONE TRA M5S E LEGA - MARINE LE PEN ESULTA

 

 

Da www.ilsole24ore.com

 

Italia «senza maggioranza», con il rischio di un «blocco politico» che potrebbe agitare gli equilibri dell’Eurozona. La lettura dei media internazionali sui primi exit poll delle elezioni italiane è abbastanza omogenea: la stampa straniera riporta il vantaggio della coalizione del centrodestra, ma sottolinea che il Movimento cinque stelle è il primo partito con oltre il 30% dei consensi. Il timore è che il blocco venga risolto con un’intesa fra le due forze ritenute più «antieuropee», Lega e Cinque Stelle.

BBC SUL VOTO ITALIANO

 

«Le elezioni italiane consegnano un parlamento appeso» ha scritto l’agenzia britannica Reuters, sottolineando i «numeri record» dei voti per le «forze anti-establishment e di estrema destra». Anche il quotidiano francese Le Monde si muove sulla stessa linea, evidenziando che «i partiti anti-europei hanno fatto il pieno di voti». Lo spagnolo El Pais rincara la dose, scrivendo che «i sondaggi inaugurano lo stallo politico in Italia».

 

«Periodo di instabilità per la terza economia dell’Eurozona»

L’incognita di un hung parliament, un parlamento appeso, viene vissuta con preoccupazione anche per le sue ripercussioni sull’economia europea. Il Wall Street Journal ha accolto i primi exit poll in arrivo da Roma pronosticando un «lungo periodo di instabilità politica e tensione nella terza economia dell’Eurozona». La Reuters spiega che un periodo di stallo politico potrebbe rendere la Penisola «il punto focale di preoccupazione dei mercati, ora che i timori sulla Germania si sono ridotti dopo il raggiungimento di una Grande coalizione in Germania».

NEW YORK TIMES SUL VOTO ITALIANO

 

Anche Zero Hedge, un seguito blog di news finanziarie, ha scritto che l’euro «sta per accorgersi» di una maggioranza con Lega e (o) i Cinque Stelle, alludendo a una mattinata di nervosismo estremo sui listini. A spaventare sono sia l’ipotesi di ingovernabilità sia l’ascesa di forze euroscettiche come il Movimento cinque stelle e la Lega. Alcuni commentatori, citati dal Guardian, ipotizzano un’intesa fra Lega e Movimento cinque stelle in vista di un governo a ispirazione sovranista. «Gli italiani arrabbiati se ne vanno dai partiti mainstream» scrive ancora il quotidiano britannico, raccontando il senso di frustrazione riscontrato fra gli elettori al seggio domenica.

salvini balla con marine le pen

 

Le Pen esulta: brutta notte per l’Unione europea

C’è anche chi esulta per il risultato. Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra francese Front National, ha scritto in un tweet che l’Unione europea «si prepara a passare una brutta nottata». Il suo post ha anticipato di poco quello di Matteo Salvini, che ha scelto sempre Twitter per dare il suo primo feedback all’elettorato che lo proietta sopra tutti gli alleati del centro-destra: «La mia prima parola: GRAZIE».

marine le pen matteo salvini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...