PER SGARBI I GUAI NON FINISCONO MAI – LA GIUNTA DELLA CAMERA HA VOTATO ALL'UNANIMITÀ IN FAVORE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE AVANZATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA NEI CONFRONTI DELL'EX SOTTOSEGRETARIO, ACCUSATO DI DIFFAMAZIONE AI DANNI DI ROCCO CASALINO – IL 30 GENNAIO 2020 IL CRITICO D’URTO NEL CORSO DI UNA TRASMISSIONE TV DEFINÌ L’EX PORTAVOCE DI CONTE “CHECCA INUTILE” – NEL 2023 SGARBI È STATO CONDANNATO A UNA MULTA DI MILLE EURO E A UN RISARCIMENTO DI…
Estratto dell’articolo di Beatrice Tominic per www.fanpage.it
"Checca inutile". Questo l'insulto omofobo con cui Vittorio Sgarbi si è rivolto a Rocco Casalino, ex portavoce del premier Conte nel corso di una trasmissione televisiva il 30 gennaio del 2020.
vittorio sgarbi a cinque minuti
Accusato di diffamazione, tre anni dopo è stato condannato al pagamento di una multa, mille euro e altri 3mila per le spese processuali, oltre al risarcimento in sede civile nei confronti di Casalino, una cifra all'epoca da calcolare ma stimata intorno ai 50mila euro.
Soltanto oggi, invece, la Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera ha votato, all'unanimità, a favore della richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dalla Corte d'Appello di Roma nei confronti di Sgarbi, all'epoca sottosegretario e anche sindaco da poco eletto di Arpino. Nel mirino proprio gli insulti omofobi rivolti da Sgarbi, allora deputato, a Casalino.
[...] il 30 gennaio 2020 quando, durante il programma di Rete4 Stasera Italia, il critico d'arte, che all'epoca rivestiva ulteriori ruoli nella politica, ha iniziato a insultare diverse figure del governo pentastellato guidato in quegli anni da Giuseppe Conte. Non ha risparmiato nessuno. Ha definito i ministri Luigi Di Maio e Lorenzo Fioramonti "figure intermedie che non valgono niente", ad esempio. E poi si è scagliato contro il portavoce del premier, Rocco Casalino, definendolo "una checca inutile".
Accusato di diffamazione, Sgarbi è finito a processo. Nel corso della udienze, ha provato a difendersi, sostenendo che quell'espressione fosse un sinonimo di "omosessuale" e rifiutandone l'accezione offensiva con cui viene utilizzata. Una difesa che sembra non aver convinto i giudici. [...]
rocco casalino a casa di maria latella 7
vittorio sgarbi va a votare 3
