francesco nicodemo

SI ALLARGA IL CASO PARAGON – DOPO GIORNALISTI E IMPRENDITORI, C’È UN NUOVO SPIATO: FRANCESCO NICODEMO, EX SPIN DOCTOR DI RENZI E COMUNICATORE VICINO AL PD - IL FONDATORE DELL’AGENZIA DI COMUNICAZIONE “LIEVITO”, GIÀ RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE DEL PD CON RENZI HA RICEVUTO IL MESSAGGIO DA WHATSAPP SUPPORT LO SCORSO 31 GENNAIO - COME DAGO-DIXIT, I MANDANTI NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SERVIZI DI SPIONAGGIO SOLO AD AUTORITÀ STATALI (E SONO NUMEROSI GLI “ATTENZIONATI” DAL SOFTWARE, A PARTIRE DAI GIORNALISTI) – EPPURE IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO, CHE HA LA DELEGA AI SERVIZI, HA RESPINTO L'ACCUSA DI AVER SPIATO I CRONISTI. E ALLORA CHI E’ STATO? E PER CONTO DI CHI?

 

 

Pubblichiamo un estratto del libro del direttore Francesco Cancellato intitolato "Il nemico dentro, Caso Paragon, spie e metodi da regime nell'Italia di Giorgia Meloni” in uscita per Rizzoli il prossimo 11 novembre – Da fanpage.it

 

FRANCESCO NICODEMO

Francesco Nicodemo è un comunicatore. Ha un passato da attivista, da amministratore locale e da dirigente della Sinistra Giovanile e del Partito Democratico, di cui è stato il responsabile nazionale della comunicazione tra il 2013 e il 2014, in piena era Renzi.

 

Con Renzi è stato anche a Palazzo Chigi a occuparsi della comunicazione digital.

 

Nel gennaio del 2021, in piena pandemia, ha deciso di mettersi in proprio e ha fondato, insieme a Natale De Gregorio e Noemi Borghese, l’agenzia di comunicazione Lievito.

 

È una realtà che lavora con numerose aziende private, con istituzioni e anche con diversi candidati alle elezioni, tutti di centro sinistra, molto spesso candidati che devono sfidare il sindaco o il presidente di Regione uscente, o outsider che devono fare il pieno di preferenze.

 

Come mi spiega Francesco, l’attività di comunicazione politica rappresenta una piccola parte del fatturato di Lievito, ma nel solo 2024 la società ha lavorato a ben tredici campagne elettorali e mentre sto scrivendo sta lavorando col candidato presidente alla Regione Marche, Matteo Ricci.

SPYWARE PARAGON

 

Piccolo – si fa per dire – problema: mentre lavorava a queste campagne elettorali, Francesco Nicodemo aveva lo spyware di Paragon nel telefono.  “Ero a Vienna, con la mia compagna – mi racconta-.  A un certo punto mi è arrivato questo messaggio su WhatsApp, l'ho letto rapidamente e ho pensato che fosse un phishing, una truffa. E quindi l’ho proprio ignorato.

 

Però a un certo punto inizio a ricevere chiamate con un numero che ha il prefisso internazionale +1, quello americano. Allo stesso modo, evito di rispondere, perché penso sia un’altra truffa. Poi dalle chiamate si passa ai messaggi: è un certo John Scott Railton di Citizen Lab che mi scrive cose del tipo: ‘Questo non è uno scherzo, se oggi ti è arrivato questo messaggio e sì che tu hai ricevuto un attacco da parte di questo sistema e sarebbe il caso ne parlassimo’”. 

 

FRANCESCO NICODEMO

È a quel punto che anche Nicodemo si rende conto che non è né uno scherzo, né una truffa: “Avendo spesso a che fare con mondi tra istituzionale e la politica, tendo a essere molto sospettoso su queste vicende, anche un po’ disincantato. Però ormai il dubbio ce l’avevo pure io. Quindi ho controllato se sui giornali online ci fossero notizie che già giravano. Quando ho visto su Fanpage l’articolo in cui dicevi di essere stato spiato, ho finalmente capito che forse non era una cazzata”.

 

Se ti sembra una storia del tutto analoga alla mia non sbagli. Tuttavia ci sono almeno due variazioni sul tema. La prima: Francesco aveva cambiato il telefono da pochi giorni, passando da Android ad iPhone. Nei fatti il telefono su cui era stato spiato era spento e inutilizzato a casa sua, a mille chilometri di distanza.

 

LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

La seconda: che non aveva la minima intenzione di rendere pubblica la notizia: “Ci sono due motivi per cui non ho fatto niente fino adesso – mi racconta ora, a quasi un anno di distanza -. La prima cosa: io non sono un politico, non sono un attivista e non sono neanche un giornalista. Mi occupo di comunicazione, lo faccio con le aziende, lo faccio con le istituzioni, lo faccio con la politica.

 

Mi sono sempre detto: non sono così importante. Mi sembra quasi di essere un mitomane a star dentro a questa roba”. La seconda, invece? “Perché io ancora oggi non ho capito perché sono stato spiato –  continua -: non mi sono mai occupato di politiche migratorie, non faccio il giornalista. Perché proprio io?”

 

spyware Paragon

Provo a suggerirgli la risposta: non hai pensato che lo fanno perché ti occupi di comunicazione per alcuni partiti di opposizione e perché curi numerose campagne elettorali? “Questa cosa mi ha risuonato in testa dal giorno zero – mi risponde -.  Però non volevo diventare uno strumento di propaganda, spiattellato sui giornali, non volevo prestarmi a strumentalizzazioni, non volevo che una vicenda che non mi è chiara diventasse un argomento politico”.

 

Anche perché, continua, “all'inizio non avevo compreso fino in fondo la gravità della cosa. Pensavo fosse il classico attacco un po’ casuale, una specie di pesca a strascico in cui ero finito in mezzo per caso. Poi ho capito che a essere bersaglio di questo tentativo di spionaggio, in Italia, eravamo davvero in pochi. E ho iniziato a preoccuparmi davvero”.

FRANCESCO NICODEMO

 

 

Anche perché, continua, nei mesi antecedenti a quel 31 gennaio 2025 Lievito aveva curato diverse campagne elettorali:

 

“Le due regionali, quella in Liguria con Andrea Orlando e quella con Stefania Proietti in Umbria – ricorda Nicodemo -. In Umbria solo pochi mesi prima avevamo vinto le comunali di Perugia con Vittoria Ferdinandi, il vero risultato sorprendente delle amministrative del 2024: una città amministrata da dieci anni, e anche bene, dal sindaco di centrodestra. Contro avevamo una candidata di Fratelli d’Italia su cui il partito di Giorgia Meloni puntava tantissimo. E invece avevamo vinto con una candidata molto di sinistra. Non bastasse, avevamo fatto eleggere Matteo Ricci e Lucia Annunziata al Parlamento Europeo”.

francesco cancellato libro cover

 

In quel contesto, continua Nicodemo, i contatti con alti esponenti del Partito Democratico e con la sua segreteria erano molto frequenti: “Nelle conversazioni che potrebbero aver scaricato dal mio telefono ci sono i messaggi di tanti candidati e di tanti parlamentari – ammette Nicodemo -. Noi lavoriamo alla comunicazione digital dei gruppi parlamentari del Pd. Oltre al fatto che se anche ho smesso con la politica attiva, il Pd è la mia famiglia di origine e con moltissimi dirigenti, parlamentari, sindaci ho rapporto personali consolidati da decenni".

 

Dopo diversi mesi di silenzio e di esitazione, Francesco Nicodemo decide di parlare proprio per questo: “I motivi anche qui sono due: il primo più importante, io credo nelle istituzioni democratiche e credo anche nella funzione dei servizi di sicurezza del Paese, però mi fa paura l'abuso nei confronti di un privato cittadino come me o di un attivista come Casarini o di un giornalista come te.

 

FRANCESCO CANCELLATO

Il secondo, le campagne elettorali in cui ero impegnato come consulente sono tutte finite. Avrei potuto utilizzare questa vicenda personale per avvantaggiarmene, per costruire uno spin, per riaccendere l'attenzione sul tema. Ho sentito questa responsabilità e ho evitato. Adesso invece è ora di fare piena luce e piena chiarezza su quel che è successo".

 

FRANCESCO NICODEMOFRANCESCO NICODEMOfrancesco cancellatofrancesco nicodemo x

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...