antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

SOGNO O SONDAGGIO? GLI ITALIANI SONO "TIEPIDI" SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE – GHISLERI: “CITTADINI SPACCATI SULL'ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER (39,2% A FAVORE E 38,6% CONTRARI), A MOLTI PREOCCUPA CHE IL CAPO DELLO STATO PERDA IL SUO RUOLO DA “ARBITRO” – BOCCIATURA PER IL GOVERNO SULLA MANOVRA: OK SOLO PER TRE ELETTORI SU DIECI CON I LEGHISTI MOLTO PIU’ FREDDI DEGLI ALLEATI – IL 70% DEGLI ITALIANI NON CREDE CHE QUESTA LEGGE DI BILANCIO POSSA RISOLVERE I PROBLEMI ECONOMICI…”

Alessandra Ghisleri per la Stampa - Estratti

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

Si annuncia come un vero cambiamento epocale la riforma costituzionale approvata dal Consiglio dei ministri durante la seduta di venerdì scorso.

 

Questa riforma, definita dalla premier «la madre di tutte le riforme», non appare tra le priorità degli italiani che, pur approvandola nei suoi principali capisaldi, appaiono tiepidi sui possibili risvolti.

 

Ciò che piace di più è sicuramente lo scioglimento delle Camere in caso di mancanza di fiducia del Parlamento al premier eletto, evitando così governi di passaggio e di "curiose" alleanze come quelle a cui abbiamo assistito in passato. Il 43,4% esprime un giudizio favorevole alla possibilità che il capo dello Stato assegni un nuovo incarico solo allo stesso premier eletto alle urne o a un parlamentare della maggioranza che ne attui il programma votato dagli elettori, per ostacolare possibili ribaltoni.

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

Anche lo stop alla nomina di nuovi senatori a vita da parte del presidente della Repubblica trova un 40,7% di sostenitori. Ciò che invece spacca nettamente l'opinione pubblica è l'elezione diretta del premier (39,2% a favore e 38,6% contrari). Sicuramente il modello "Sindaco d'Italia" piace perché offre la possibilità al cittadino di scegliere direttamente il suo leader, offrendo anche maggiori garanzie alla formula di governo. Di contro questa nuova norma potrebbe limitare i poteri dell'arbitro super partes, il presidente della Repubblica, cambiando gli equilibri della nostra Costituzione.

In questo rincorrersi di richiami sui possibili nuovi assetti degli equilibri istituzionali, il pensiero della gente rimane tuttavia costantemente incentrato sulle difficoltà che incontra nella sua quotidianità.

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

La necessità di rimarcare continuamente i propri confini identitari da parte dei partiti di governo li pone al cospetto degli elettori non tanto sulla riforma costituzionale, ma piuttosto in un confronto serrato sulla manovra fiscale, che trova il sostegno di tre italiani su dieci (27,7%), così come è stata presentata e per quello che è stato reso pubblico. Tra i maggiori sostenitori si registrano gli elettori di Giorgia Meloni (79,2%) e di Forza Italia (61,6%). Più severi i leghisti di Matteo Salvini che si distinguono dagli alleati con un più freddo 46,4% di condivisione e un 29,2% di disapprovazione.

 

Tra le opposizioni in un comune canto di bocciatura emergono gli elettori di Carlo Calenda che, per un 25,9%, trovano alcuni spiragli positivi nelle proposte del governo. Anche le nuove indicazioni e correzioni emerse nel testo della Manovra, rispetto alle prime bozze pubblicate, vanno nella direzione desiderata per un italiano su quattro (25,2%).

 

SONDAGGIO GHISLERI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE

Analogamente la soddisfazione per gli interventi al testo della proposta originale coinvolge positivamente il 65,8% degli elettori di Fratelli d'Italia e il 55,9% di quelli di Forza Italia e, anche in questo caso, il popolo della Lega si dichiara soddisfatto con uno stringato 49,5%, mentre per il 30,3% la delusione rimane ancora un punto fermo.

 

Forse in campagna elettorale si è andati over promise, cioè oltre le reali possibilità di azione, perché alla fine le risorse con cui la maggioranza si è trovata a fare i conti si sono dimostrate scarse e ancora più risicato è risultato il tempo rimasto a disposizione per poter agire.

SONDAGGIO GHISLERI SULLA MANOVRA

 

L'opinione pubblica si sente così protagonista di una realtà parallela, perché, se da una parte assiste al racconto delle mosse del governo per presentare la Manovra e le diverse indicazioni sulle nuove possibili regole a cui attenersi, dall'altra sente viva la necessità di decifrare la strada per risolvere quelle sue esigenze che si possono definire "spicciole" e che riguardano la vita di tutti i giorni.

SONDAGGIO GHISLERI 2 NOVEMBRE

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...