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SOTTO-SCALA - PROTESTE DEGLI ANTAGONISTI DEI CENTRI SOCIALI ALLA PRIMA DEL “FIDELIO”: UN CARABINIERE HA RIPORTATO UNA LESIONE ALL'OCCHIO DURANTE IL LANCIO DI BOTTIGLIE, SASSI E FUMOGENI

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Repubblica.it

 

Transenne divelte, cariche, lancio di oggetti, due carabinieri e due manifestanti feriti: per buona parte del pomeriggio è stata altissima la tensione in piazza Scala, nel cuore di Milano, davanti al teatro progettato dal Piermarini dove si è inaugurata la nuova stagione lirica.

 

Gli scontri sono iniziati un paio d'ore prima dell'apertura del sipario, ma si sono intensificati soprattutto dopo l'inizio del Fidelio di Beethoven rivisto in chiave moderna. La manifestazione si è conclusa in metropolitana, dove sono state danneggiate le telecamere e bloccati i tornelli. In più occasioni gli agenti hanno caricato i manifestanti che cercavano di entrare nella zona rossa, ossia la porzione di piazza Scala che si trova davanti al teatro.

 

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Mentre gli ospiti in abito da sera entravano al Piermarini (molti anche dagli ingressi secondari, più riparati) in piazza volava ogni tipo di oggetto contro la polizia e i carabinieri, comprese uova, sassi, bottiglie e bengala. Lo spettacolo è iniziato regolarmente alle 18, quando il maestro Daniel Barenboim ha guidato l'orchestra nell'esecuzione dell'Inno.

 

Spunta una molotov. La polizia ha sequestrato una molotov: la persona che la brandiva è stata bloccata prima che riuscisse a lanciarla, ma è riuscito a fuggire subito dopo. Secondo il racconto di alcuni agenti, a far cadere la bottiglia incendiaria sarebbe stato "un ragazzo di nemmeno 18 anni".

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Le fila dei manifestanti - che protestano per il diritto alla casa e il diritto al lavoro - si sono ingrossate col passare delle ore: la ventina iniziale è diventata presto un centinaio, poi 150. I principali fronti caldi della piazza si sono avuti in via Santa Margherita (dove un gruppo di antagonisti del Cantiere è stato respinto con due cariche e diverse manganellate), in via Case Rotte (dove i manifestanti hanno divelto le transenne) e poi in piazza San Fedele (dove manifestanti, poliziotti e carabinieri si sono fronteggiati a lungo). E' qui che gli agenti hanno sequestrato la molotov.

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Uova, petardi e feriti. Gli antagonisti dicono che due di loro sono rimasti feriti negli scontri: "Ci hanno manganellato, due di noi sono stati colpiti alla testa". Feriti anche due carabinieri durante il lancio di bottiglie: in un primo momento pareva che uno dei militari fosse stato colpito a un occhio, invece, invece è stato raggiunto da un oggetto alla spalla e non è stato necessario portarlo in ospedale. Il collega, invece, è stato ferito a una gamba ed è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Gaetano Pini.

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Gli antagonisti - tutti con il volto coperto e con caschi in testa - hanno risposto alle cariche lanciando uova e petardi. I contestatori hanno usato scudi di polistirolo con scritto "que se vayan todos", "fight the police" e "Renzi 71". Gli antagonisti protestano contro il Jobs act e contro gli sgomberi delle case popolari occupate abusivamente. "Siete tutti ladri e mafiosi", "Case per tutti e povertà per nessuno", "Casa, diritti e dignità. Fuori la casta dalla città": sono alcuni dei cori gridati al megafono.

 

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I fronti dello scontro. Per ore si sono visti continui capovolgimenti di fronte in piazza della Scala tra manifestanti e forze dell'ordine tra via Case Rotte e via Marino. Militanti del Cantiere si sono uniti a un folto gruppo di anarchici e antagonisti e hanno dapprima fronteggiato le forze dell'ordine all'angolo di via Case Rotte e ora si stanno allineando sul piazzale antistante l'ingresso di Palazzo Marino, dopo aver lanciato fumogeni e oggetti, al grido di "Fuck Austerity". Le forze dell'ordine sono costrette a continui spostamenti ai vari angoli della piazza. In uno dei momenti di tensione, il gruppo musicale della banda degli Ottoni si è frapposto tra antagonisti e forze di polizia.

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La protesta in cima al Duomo. Due antagonisti sono saliti sulle terrazze del Duomo e hanno esposto lo striscione "Occupiamo tutte le case vuote, basta sgomberi". Nel frattempo, un altro piccolo gruppo di manifestanti ha dato vita a un blitz in Galleria Vittorio Emanuele: sono saliti sulle impalcature e hanno srotolato uno striscione con una scritta identica a quella fatta sventolare dalla sommità della cattedrale. Intorno alle 19.30 i manifestanti si sono mossi in corteo da piazza Scala a piazza del Duomo. Molti si sono allontanati in metropolitana, dove si registrano danneggiamenti alle telecamere. Alcuni antagonisti hanno anche bloccato i tornelli della metro, impedendo agli altri passeggeri di salire a bordo dei treni.

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I Cub con Renzi e Berlusconi pupazzi. La protesta dei Cub, invece, è stata pacifica con i pupazzi del premier Matteo Renzi e del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, con il microfono a disposizione dei passanti. Sono comparse anche due maschere di Silvio Berlusconi e del premier Matteo Renzi e due casette di legno con insegne con scritto 'Case Aler' e 'Elettrodux'. Molti anche gli striscioni della Confederazione unitaria di base.

 

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"Alla prima del Teatro alla Scala si affollano banchieri, potenti politici, nuovi eroi di Renzi (padroni del vapore, grandi evasori, bancarottieri)", è scritto nel volantino distribuito dai manifestanti in piazza della Scala. "Fuori dal teatro lavoratori, precari, disoccupati, cassaintegrati, immigrati che quotidianamente vengono sfrattati dalle case e dalle fabbriche e giovani in cerca di lavoro cui si promette lavoro solo se si tagliano i diritti ai loro padri".

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