ciriani meloni giuliana de' medici rampelli

CHE CE FAMO CON STA’ FIAMMA? LA SPEGNIAMO? LA FIGLIA DI ALMIRANTE GIULIANA DE’ MEDICI ATTACCA IL MINISTRO DEI RAPPORTI CON IL PARLAMENTO, IL MELONIANO LUCA CIRIANI, CHE AVEVA PROPOSTO DI MANDARE IN SOFFITTA LA FIAMMA, DA SEMPRE NEL LOGO DI FDI -  “A ME STA BENE PERCHÉ COSÌ ALMENO FINISCE QUESTA PRESA IN GIRO. LA LASCI STARE CHI ORMAI NON HA PIÙ NIENTE A CHE VEDERE CON IL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO. CIRIANI DICE DI ESSER UN MISSINO. IO CI SONO NATA IN QUESTO PARTITO MA NON ME LO RICORDO” – IL “GABBIANO” RAMPELLI: “VA LASCIATA, PARLIAMO DI UNA STORIA ANTICA CHE HA VINTO” – L’IRONIA DI LA RUSSA – POI CIRIANI RINCULA: “HO ESPRESSO UN’OPINIONE PERSONALE” (CIRIANI SI E’ SPENTO DA SOLO…)

luca ciriani

(askanews) – Sulla fiamma tricolore “ho espresso un’opinione del tutto personale che non impegna nessuno tranne me: so che non è una questione urgente e fondamentale, ci sono tante cose più importanti di cui discutere”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a Tg2 Post, tornando sull’idea di togliere la fiamma dal simbolo di Fdi.

 

“La storia della fiamma tricolore – ha aggiunto – è la storia della mia vita: mi sono iscritto alla destra politica a 17 anni, non intendo rinnegare la mia storia personale molto legata a quel simbolo. Abbiamo visto tanti cambiamenti in questi anni, da Msi ad An al Pdl poi Fdi.

 

Ho imparato dai grandi leader che la politica significa guardare avanti e non indietro, governare è immaginare il futuro anche se preoeccupa e spaventa le persone chiamate a responsabilità di governo. Non so se mai ci sarà questo cambiamento, se mai decideremo di farlo ma quando e se lo faremo, lo faremo liberamente perché lo abbiamo deciso noi, non perchè ce lo ha chiesto o imposto qualcuno”.

 

 

LA FIGLIA DI ALMIRANTE ATTACCA

Da adnkronos.com

giorgia meloni luca ciriani

''Può sembrare assurdo, tutto sommato a me sta bene che tolgano la fiamma, perché così almeno finisce questa presa in giro...'', dice all'Adnkronos Giuliana de' Medici Almirante, figlia dello storico leader missino Giorgio e di Donna Assunta.

 

''Ci stanno prendendo in giro con questa fiammella, la lasci stare -avverte Giuliana dè Medici, attuale segretario generale della Fondazione Almirante- chi ormai non ha più niente a che vedere con il Movimento sociale italiano né nel modo di essere e di fare, né per le idee che portano avanti. Almeno usciamo da questo equivoco finalmente, una volta per tutte''.

 

Per la figlia dell'ex leader missino chi vuol spegnere la fiamma, vuol dimenticare il passato e la figura di Almirante. ''A questo punto -si sfoga- è inutile dire che la fiamma è di An o di Fdi. La fiamma è di tutti quelli che ci credono e ne portano avanti i valori. Ho letto le dichiarazioni di Ciriani. Lui dice di esser un missino. Io ci sono nata in questo partito ma francamente non me lo ricordo... Questa proposta che ha fatto non mi sembra una sua idea, ma un'apripista, della serie: buttiamola lì e vediamo che succede...

 

giuliana de' medici assunta almirante

Il ministro ha menzionato Pinuccio Tatarella, definendolo il padre di questa nuova destra ma vorrei ricordare semplicemente che l'unico vero padre della destra italiana è un signore che si chiama Giorgio Almirante, che ha vissuto per l'Msi, ha lavorato tutta la sua vita per questo partito, l'ha fondato e portato avanti arrivando ad avere anche 100 parlamentari''.

 

CIRIANI

Da repubblica.it - Estratti

 

(...) Alle parole di Ciriani risponde il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che commenta: “Quella di Ciriani non è una proposta ma un'affermazione. Anche il mondo finirà prima o poi".

 

FABIO RAMPELLI CON L OMBRELLO A MONTECITORIO

Il dibattito si accende e sulla questione interviene anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, esponente di spicco di Fratelli d'Italia: "Quasi il 30 per cento degli italiani - ricorda - ha messo una croce sul nostro simbolo, che contiene la fiamma tricolore, non mi pare che i cittadini si pongano questo problema. Anzi, forse ci scelgono anche perché abbiamo la fiamma, bella ma nemmeno troppo originale. In tanti la usano nel proprio logo".

 

 

Fratelli d’Italia, osserva Rampelli, "nasce senza fiamma, poi l'abbiamo recuperata, più per stroncare una congiura di alcuni ex colonnelli di An che volevano sabotarci che per convinzione. Ma ora c'è e penso sia logico lasciarla", rimarca il padre dei 'Gabbiani' di Colle Oppio, secondo il quale "nei contenuti" la fiamma "rappresenta un argine a una visione della società indistinta, eguale, mercatista, anti-identitaria, ordo-liberista, materialista. Si tratta della costola sociale del conservatorismo".

 

GIORGIA MELONI FABIO RAMPELLI

La Fiamma missina nel simbolo di Fratelli d’Italia da sempre è argomento di discussione e polemica. "Si tratta del principio della vita che rifiuta di estinguersi al contatto di un ambiente che lo vorrebbe estinguere e che si conserva come la fiamma del Msi", disse Giorgio Almirante a proposito dell'accostamento tra nostalgia e l'immagine storica della destra post-fascista.

 

Ora, secondo Ciriani, andrebbe tolta dal logo di FdI. "Fa parte della nostra storia - rileva - e della nostra identità, anche se l'abbiamo già superata, è un fatto acquisito. Con assoluta tranquillità. È un elemento simbolico, e come tanti altri elementi simbolici avrà la sua parabola, ma non sarà mai rinnegata. Senza drammi. E senza fanfare. Non è nemmeno un argomento di urgente dibattito. Accadrà e basta, anche perché solo quelli della mia età possono essere affezionati a quel simbolo superato. Ma per ragioni rispettabilissime e romantiche. La Fiamma - conclude il ministro - è stata la mia giovinezza, per quel simbolo ci saremmo buttati sul fuoco ma a un ragazzo di adesso non gliene importa nulla. È giusto così e lo posso capire".

IGNAZIO LA RUSSA

 

RAMPELLI

Da adnkronos.com

 

Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, parlando con l'Adnkronos, si iscrive al partito di coloro che vedono come il fumo negli occhi lo spegnimento della fiamma: "Parliamo di una storia antica che ha vinto, diversamente da altre che sono state sotterrate in pochi decenni. Quasi il 30 per cento degli italiani - ricorda il padre dei 'Gabbiani' - ha messo una croce sul nostro simbolo, che contiene la fiamma tricolore, non mi pare che i cittadini si pongano questo problema. Anzi, forse ci scelgono anche perché abbiamo la fiamma, bella ma nemmeno troppo originale. In tanti la usano nel proprio logo".

 

Rampelli contrario

fabio rampelli foto mezzelani gmt20

Fratelli d'Italia, osserva Rampelli, "nasce senza fiamma, poi l'abbiamo recuperata, più per stroncare una congiura di alcuni ex colonnelli di An che volevano sabotarci che per convinzione. Ma ora c'è e penso sia logico lasciarla".

 

Anche il senatore Roberto Menia è dello stesso avviso: "Sono entrato in Parlamento da missino e continuo a considerare la fiamma tricolore il simbolo della mia vita, un simbolo integerrimo che ha dimostrato sempre purezza. Mi rappresentava 40 anni fa e mi rappresenta tuttora". Ma sono molti gli esponenti di spicco del partito ad aprire a una modifica del simbolo: "Anche il mondo finirà prima o poi...", è la battuta che il presidente del Senato Ignazio La Russa regala ai cronisti. Fu, del resto, proprio La Russa a depositare nel 2012 uno dei primi vessilli di Fdi senza la fiamma, ma con la dicitura "centrodestra nazionale" accompagnata da un cordino tricolore.

luca cirianigiorgia meloni luca ciriani

 

 

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…