renato brunetta 2

STATALI, TREMATE, ARRIVANO LE PAGELLE – PER LA SERIE, COSA NON SI FA PER DISINCENTIVARE LO SMART WORKING, DA GENNAIO I DIPENDENTI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE RICEVERANNO I VOTI DAGLI UTENTI PER POTER RIMANERE A LAVORARE DA CASA: SOLO COLORO CHE RICEVERANNO UN GRADIMENTO POTRANNO CONTINUARE A FARLO  – PER LA RILEVAZIONE DELLA “CUSTOMER SATISFACTION” LE AMMINISTRAZIONI LAVORERANNO IN ORDINE SPARSO: DAL QUESTIONARIO INVIATO VIA MAIL AI CITTADINI FINO A… LA PRECISAZIONE DI BRUNETTA: "LE MODALITA' CHE LE AMMINISTRAZIONI ADOTTERANNO SARANNO DEFINITE NEL PIAO..."

LA PRECISAZIONE DI BRUNETTA: 

Con riferimento al titolo del Messaggero "Statali, pagelle da gennaio: il voto dei cittadini via mail", richiamato anche nell'apertura del giornale, si precisa che l'informazione fornita ai lettori è destituita di ogni fondamento. Le modalità organizzative che le amministrazioni adotteranno saranno definite nell’ambito del Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) e terranno conto di una serie di parametri, tra i quali l’efficacia ed efficienza dei servizi forniti ai cittadini.

L'Ufficio Stampa del ministro per la Pubblica amministrazione

 

Umberto Mancini per “Il Messaggero”

 

RENATO BRUNETTA

A gennaio arrivano la pagelle per gli statali in lavoro agile. Il metodo di valutazione cambierà da un'amministrazione all'altra per adattarsi alle peculiarità di ognuna e terrà conto anche del livello di soddisfazione dell'utenza: per la rilevazione della customer satisfaction le amministrazioni potranno per esempio inviare ai cittadini una mail con un questionario ad hoc, sistema già in uso all'Inps.

 

smart working3

LE VERIFICHE I nuovi controlli sul lavoro agile partiranno quando le amministrazioni pubbliche avranno calato a terra i Piani integrati di attività e organizzazione, o Piao, attesi entro il 31 gennaio. I nuovi piani unici della Pa rappresentano una svolta perché vanno a sostituire circa 25 piani, tra cui i Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile, che in precedenza le amministrazioni erano tenute a redigere singolarmente. Dentro ai Piao ci sarà tutto: dalle indicazioni sulle performance da assicurare alle modalità organizzative del lavoro da adottare per garantire il miglioramento della qualità del servizio, dalla quota di lavoratori smartabili che l'ente impiegherà agli obiettivi che dovranno raggiungere e i sistemi attraverso cui verranno valutati.

 

RENATO BRUNETTA

Le verifiche sul lavoro agile rivestono un ruolo centrale nel passaggio da quello che il ministro Renato Brunetta ha definito lavoro a domicilio, ossia lo smart working applicato alla Pubblica amministrazione nel periodo emergenziale, al lavoro agile vero e proprio, ibrido, disciplinato da regole contrattuali e, soprattutto, monitorato. Il nuovo lavoro agile pubblico sarà ancorato al raggiungimento degli obiettivi e allo smaltimento degli arretrati.

 

statali

Come detto, verrà misurato il livello di soddisfazione dell'utenza attraverso appositi strumenti per la rilevazione della customer satisfaction: dunque cittadini e imprese daranno un voto ai servizi resi dalle singole amministrazioni. Queste ultime stabiliranno poi, con i nuovi Piani integrati di attività e organizzazione, come valutare le performance degli statali impiegati da remoto, quindi i criteri per la misurazione della produttività non saranno per forza gli stessi ovunque: per via delle caratteristiche di ogni amministrazione nei ministeri si seguirà una strada, nelle agenzie fiscali un'altra, nei Comuni e nelle Regioni un'altra ancora e così via.

renato brunetta a cernobbio

 

E quando in un'amministrazione gli obiettivi non saranno raggiunti e il giudizio delle persone risulterà negativo allora lo smart working verrà automaticamente ridimensionato. Non è un caso se nei nuovi contratti dei dipendenti pubblici, come quello delle funzioni centrali oggetto al momento della trattativa tra Aran e sindacati, verrà inserita una norma di salvataggio che prevederà che per «sopravvenute esigenze di servizio» il dipendente in lavoro agile potrà essere richiamato in sede con un preavviso di 24 ore. Nel frattempo i dipendenti pubblici si preparano al grande rientro, fissato per il 15 ottobre, quando scatterà l'estensione dell'obbligo di green pass.

 

statali

Un rientro che dovrà essere innanzitutto ordinato e con modalità che la Funzione pubblica deve dettagliare tramite delle linee guida e un decreto ministeriale ad hoc. I primi a tornare in ufficio saranno con ogni probabilità i dipendenti pubblici impiegati nelle attività di front office. Per evitare assembramenti ai tornelli ci sarà flessibilità sugli orari di entrata e uscita dal luogo di lavoro. Una soluzione, quest' ultima, dettata dall'esigenza di minimizzare l'impatto sui trasporti dovuto al ritorno al lavoro in presenza nella Pubblica amministrazione.

 

smart working2

Infine, negli uffici dove per una questione di spazi non è possibile garantire il distanziamento si ricorrerà a meccanismi di turnazione. Sarebbero al momento meno di 300 mila i dipendenti pubblici ancora non vaccinati e costretti a continui tamponi per avere il green pass, una quota che secondo il ministero dovrebbe calare sensibilmente nell'arco delle prossime due settimane proprio per effetto della decisione di estendere a tutti i lavoratori l'obbligo di certificato verde.

statali1smart working1RENATO BRUNETTArenato brunetta foto di bacco (4)RENATO BRUNETTARENATO BRUNETTARENATO BRUNETTArenato brunetta foto di bacco (11)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)