
LA MELONIANA STEFANIA VIVOLI, CANDIDATA DI FDI ALLE REGIONALI IN TOSCANA, NELLA BUFERA PER AVER FATTO INSERIRE, SULLA SCHEDA ELETTORALE, LA DICITURA "DETTA DEL MARCHESCHI” - E’ STATA PER 24 ANNI AL SERVIZIO DELL’ATTIVITÀ POLITICA DEL SENATORE DI FDI PAOLO MARCHESCHI - LA POLITICA 48ENNE SI DIFENDE: “LA GENTE MI CONOSCE COSÌ. SI POLEMIZZA SOLO PERCHÉ È UN UOMO. MI SONO STUPITA CHE MI ABBIANO DETTO SI’...”
Giorgio Bernardini per corriere.it - Estratti
Paolo Marcheschi stefania vivoli
«L’ho chiesto io, mi sono stupita che mi abbiano detto di sì…». Rivendica personalmente la scelta Stefania Vivoli, 48 anni, la metà dei quali passati al servizio dell’attività politica del senatore di FdI Paolo Marcheschi. Nelle liste dei meloniani per le regionali toscane pubblicate nelle ultime ore spunta il dettaglio che non ti aspetti: accanto al nome della candidata nel collegio di Firenze città compare infatti la dicitura “detta del Marcheschi”.
Un riferimento esplicito, una specificazione destinata a far discutere per la natura apparentemente proprietaria della dicitura.
Uno schiaffo alla cultura woke o una provocazione?
«Nessuno dei due - spiega lei sorridente -, bisogna semplicemente che le persone capiscano che i politici non sono mai da soli, è come a teatro, va in scena solo una parte di quelli che lavorano ai progetti. E io in questi anni ho creduto in tutte le battaglie che faceva Marcheschi. Mi sono impegnata, ho fatto ricerche, ho fatto anche la segretaria certo, ma questo non vuol dire che non abbia passione e competenza».
Vivoli è laureata in Scienze Politiche (comunicazione) - «tesi con il professor Tarchi» - ed è da molti lustri al fianco del senatore fiorentino, di cui è capo segreteria prima in Regione e oggi a Roma. «Non voglio essere un riempilista. Ho alle spalle due decenni di politica attiva, anche se dietro le quinte. In questi anni in tanti mi hanno salvato sul telefono come “Stefania del Marcheschi”. Così, per come è fatta la scheda elettorale per le regionali toscane, ho pensato di essere più riconoscibile».
Paolo Marcheschi Giorgia Meloni
E del resto dopo il deposito delle liste era stato lo stesso Marcheschi a lanciare il suo nome sui social: «Per lei questa è la svolta – ha scritto –. Non più in seconda fila a scrivere atti o risolvere i problemi degli altri, ma protagonista in prima persona. Chi la conosce sa che è la persona giusta».