matteo piantedosi

LA STRATEGIA PIANTEDOSI: LE NAVI DELLE ONG VADANO NEI PORTI DELLE CITTÀ AMMINISTRATE DAL CENTROSINISTRA - NELL’ULTIMO MESE TUTTE LE IMBARCAZIONI CHE HANNO SOCCORSO I MIGRANTI NEL MEDITERRANEO SONO STATE INVIATE IN COMUNI GOVERNATI DAL PD. IERI È TOCCATO AD ANCONA. LA SINDACA VALERIA MANCINELLI E GLI ALTRI PRIMI CITTADINI INFEROCITI: "CI SFUGGE LA LOGICA". PROTESTANO ANCHE LE ONG: "IL VIMINALE ASSEGNI UN APPRODO PIÙ VICINO"

Alessandra Ziniti per repubblica.it

 

piantedosi ong

Alle sei del pomeriggio dell'ultimo weekend festivo, la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli (Pd, diciamolo subito), è alla sua seconda riunione del giorno in prefettura. Tre giorni e mezzo per organizzare il primo sbarco di migranti nella storia del porto di Ancona da una nave umanitaria. Anzi due. Perchè ieri pomeriggio il Viminale ha deciso di aggiungere la città marchigiana nella nuova mappa dei porti di sbarco dove inviare le Ong con appena qualche decina di persone soccorse davanti alle coste libiche.

 

Quattro giorni di navigazione ( poco importa se con condizioni meteo molto difficili come quelle previste già da domani), 1575 chilometri di distanza. Lontano che più lontano ( quasi) non si può, almeno a voler cercare nella cartina italiana i porti di città che siano amministrate dal centrosinistra. come sono Livorno, Ravenna, Taranto, Salerno, Bari, Gioia Tauro e adesso Ancona, tutti quelli individuati nell'ultimo mese dal Viminale per concretizzare la strategia che sta al centro del decreto Piantedosi:

 

piantedosi ong

porto subito alle navi umanitarie, costrette a far rotta verso nord immediatamente dopo aver preso a bordo i primi naufraghi, senza fermarsi ancora in zona ricerca e soccorso e a sostenere diversi giorni di navigazione e costi conseguenti per raggiungere i lontanissimi e inediti porti di sbarco individuati in alternativa a quelli siciliani e calabresi dove invece continuano ad arrivare le navi e le motovedette dellaGuardia costiera e della Guardia di finanza con migliaia di persone.

 

 

"Prendiamo atto che il governo ha assegnato ad Ancona lo sbarco di queste due navi umanitarie. Ci stiamo preparando: le operazioni di sbarco saranno coordinate dal ministero dell'Interno, il Comune come tutte le altre autorità hanno dato la loro disponibilità. La nostra comunità farà la sua parte. Sia chiaro che non ci lamentiamo di nulla, non intendiamo dare alcun alibi o fare quelli per i quali va tutto bene solo se i migranti sbarcano al Sud. Certo, considerato che comunque poi le persone andranno redistribuite come d'altra parte succede anche quando sbarcano nei porti sicliani e calabresi, mi sfugge la logica di questa scelta. Appare davvero strano costringere queste persone ad affrontare ancora 1500 chilometri per arrivare a terra e poi essere distribuiti in qualche altro territorio. Sarebbe bene che il governo spieghi la sua strategia. Qual è il piano per dopo?"

matteo piantedosi alla camera 8

 

 

La sindaca di Ancona, così come i suoi colleghi coinvolti nelle scorse settimane per la prima volta (Michele De Pascale a Ravenna, Luca Salvetti a Livorno) fa dunque buon viso a cattivo gioco. Ma "la logica" delle scelte del Viminale che sfugge a Valeria Mancinelli e agli altri sindaci di centrosinistra non è di certo un mistero.

 

Chiamare gli amministratori di città e Regioni dell'opposizione ad affrontare le inevitabili difficoltà di improvvisare la prima accoglienza di decine o centinaia di migranti in porti che non sono nè abituati nè strutturato a farlo è un tentativo di portare sul campo la parte politica avversa a condividere le ragioni del governo nel ritenere la pressione migratoria sul territorio italiano pressocchè ingestibile.

 

matteo piantedosi alla camera 4

Strategia sostanzialmente dichiarata dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nell'intervista data a Repubblica l'ultimo giorno dell'anno: " Molti predicano la solidarietà e l'accoglienza sulle agenzie di stampa ma poi, quando sul territorio si devono accogliere migliaia di migranti irregolari, tutti condividono le criticità di un sistema senza regole. E questo avviene perchè, in un quadro di solidarietà interna, abbiamo deciso di far sbarcare i migranti in tutti i porti italiani e non più solanto in Calabria e Sicilia dove le strutture sono sotto stress", le parole di Piantedosi.

 

 

MELONI PIANTEDOSI

Al momento, però, i porti assegnati alle Ong da quando il Viminale ha adottato la nuova strategia sono solo in città amministrate dal centrosinistra: Taranto, Salerno, Livorno, Ravenna, Gioia Tauro e adesso la new entry Ancona. E i centri di accoglienza, che ospitano oltre 107.000 presenze, in realtà sono al completo anche nelle nuove Regioni coinvolte nella prima accoglienza.

 

Ad Ancona, ad esempio, il prefetto Darco Pellos sta cercando una nuova soluzione per ospitare le 110 persone attese per mercoledi mattina, quando è previsto l'arrivo della Ocean Viking e della Geo Barents. Ieri pomeriggio la nave di Medici senza frontiere ha protestato per l'assegnazione di Ancona chiedendo al Viminale di poter andare in un porto più vicino.

 

giorgia meloni matteo piantedosi

"Questa decisione - dice il capomissione Juan Matias Giles -  è contro la legge internazionale che dice che si devono sbarcare le persone nel minor tempo possibile e contro l'interesse dei sopravvissuti. L'assegnazione di porti così lontani come Ancona ha il chiaro obiettivo da parte del governo italiano di allontanare le navi dalla zona di ricerca e soccorso senza sostituirle con un meccanismo di soccorso ufficiale con il chiaro mandato di salvare vite. Considerando le vulnerabilità a bordo e le condizioni meteo dei prossimi giorni chiediamo al governo italiano di riconsiderare questa decisione assegnandoci un porto più vicino rispetto alla zona in cui la barca è stata soccorsa". Ma dal Viminale nessuna risposta.

piantedosiMATTEO PIANTEDOSI

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....