vittorio fera israele cisgiordania

STROZZARE LA PROTESTA - RILASCIATO VITTORIO FERA, L'ATTIVISTA ITALIANO CHE HA FILMATO IL SOLDATO ISRAELIANO CHE SOFFOCA UN RAGAZZINO PALESTINESE DI 12 ANNI. È ACCUSATO DI AVER LANCIATO PIETRE INSIEME AI MANIFESTANTI. LA SUA ONG NEGA - 'IL FATTO': ORA CI PENSA CARRAI A CHIAMARE NETANYAHU?

1.MO: FARNESINA, RILASCIATO ATTIVISTA ITALIANO

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 (ANSA) - Il Tribunale di Gerusalemme "ha disposto il rilascio" di Vittorio Fera "su cauzione, ed un prolungamento delle indagini fino all'8 settembre". Lo ha reso noto la Farnesina.

 

"La Farnesina - si legge in una nota - continua a seguire il caso del connazionale Vittorio Fera. Funzionari dell'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv hanno assistito questa mattina alla prevista udienza di convalida presso il Tribunale di Gerusalemme. Il Tribunale ha disposto il rilascio del nostro connazionale su cauzione, ed un prolungamento delle indagini fino all'8 settembre".

 

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"L'Ambasciata - conclude la Farnesina - resta in costante contatto con il connazionale, con l'International Solidarity Movement e con le Autorità israeliane per fornire ogni possibile, ulteriore assistenza".

 

 

2.MO:PROTESTA A CREMISAN;PIZZABALLA,MURO ISRAELE INACCETTABILE

 (ANSA) - "La manifestazione vuole esprimere il dissenso, in generale, per la costruzione del Muro che tutti riteniamo inaccettabile, e poi, in particolare, per quella zona che divide la terra dai contadini che la abitano; ed è una zona abitata prevalentemente da contadini cristiani". E' quanto afferma alla Radio Vaticana il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, commentando la manifestazione di protesta di ieri, nella Valle di Cremisan, vicino Betlemme, contro la ripresa dei lavori del Muro di separazione tra Israele e i Territori palestinesi.

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"Nonostante la Corte suprema, avesse, poco tempo fa, fermato i lavori - ricorda Piazzaballa -, una revisione poi della stessa sentenza ha dato il via a questi ultimi, i quali sono iniziati immediatamente. E' una situazione di grande ambiguità legale, che influisce in maniera molto pesante sulla vita di tante famiglie".

 

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Sul fatto che la costruzione del Muro è una minaccia soprattutto per le 58 famiglie cristiane che vivono nella zona, il padre custode spiega che "fin quando il Muro non era stato costruito, si poteva fare riferimento al lavoro ordinario. Adesso, invece, si dovrà pensare a nuove forme di sostegno per queste famiglie, ma non sappiamo ancora quali". "Noi dobbiamo cercare di fermare, se è possibile, questi lavori, anche se penso che ormai sia tardi", aggiunge Pizzaballa.

 

 

3.ITALIANO ARRESTATO FILMAVA LE VIOLENZE DEL SOLDATO ISRAELIANO SUL RAGAZZINO

Fabio Scuto per “la Repubblica

 

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Venerdì scorso a Nabi Saleh, in Cisgiordania, nel corso della protesta le cui immagini hanno fatto il giro del mondo — con il soldato israeliano che tenta una “cravatta” a un ragazzino palestinese di 12 anni con un braccio ingessato — c’erano anche gli attivisti dell’International Solidarity Movement e con loro l’italiano Vittorio Fera che è stato arrestato dai militari israeliani. Ogni venerdì da anni gli abitanti di Nabi Saleh protestano contro la costruzione di un insediamento colonico illegale israeliano sulle terre del villaggio.

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E diverse Ong partecipano a sostegno della popolazione per documentare la protesta. Scaramucce sono scoppiate anche venerdì scorso con un lancio di sassi verso i militari che hanno risposto nel modo che tutti hanno visto nel video diffuso ieri proprio dall’Ism. Vittorio Fera è accusato di aver «lanciato pietre e attaccato i soldati» durante la manifestazione e di aver il visto trimestrale di ingresso (rilasciato dagli israeliani) scaduto da tempo. «Un’affermazione priva di fondamento », sottolineano dalla Ong.

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«Vittorio stava filmando il violento attacco delle forze israeliane a un ragazzo palestinese, che veniva aggredito e soffocato da un soldato ». Fera stamattina verrà portato davanti a un giudice per stabilire l’entità delle accuse e la sua posizione per quanto riguarda il visto scaduto.

 

Sulla vicenda è intervenuto il M5s che ha attaccato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: «A 48 ore dall’arresto di Vittorio Fera il silenzio della Farnesina è diventato inaccettabile», attaccano i deputati pentastellati in commissione Esteri. «Al momento, qualcosa è trapelato soltanto attraverso il consolato generale a Gerusalemme: decisamente troppo poco. Il ministro Gentiloni ha il dovere di chiarire le circostanze dell’arresto e i capi d’accusa rivolti dalle autorità israeliane al nostro concittadino».

 

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Stoppa sul nascere la polemica il ministero degli Esteri. Il Consolato generale italiano a Gerusalemme e l’ambasciata italiana a Tel Aviv, spiega la Farnesina, informati del caso stanno «seguendo sin dall’inizio il caso del connazionale Vittorio Fera, posto in stato di fermo in Cisgiordania». E anche la Farnesina precisa che la posizione del militante dell’Ism «è in corso di esame da parte delle Autorità israeliane competenti, che hanno informato della possibilità di una espulsione nelle prossime ore».

 

 

4.CARRAI, ORA PARLA LEI CON NETANYAHU?

Pino Corrias per il “Fatto Quotidiano

 

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Gentile Marco Carrai , visto che l’altra mattina è andato all’aeroporto di Firenze a prendere il premier israeliano Bibi Netanyahu a nome (immaginiamo) del suo amico e affittuario Matteo Renzi, potrebbe farci la cortesia di chiedergli notizie su un giovane italiano, Vittorio Fera, appena arrestato in Cisgiordania dall’esercito israeliano? Pare che Fera – libero cittadino europeo – stesse documentando il fermo di un ragazzino palestinese, 12 anni, preso per il collo da un soldato israeliano.

 

E che le cosa non sia tanto garbata alle autorità militari, visto che le immagini hanno fatto il giro del mondo. Come saprà in quelle zone gli israeliani sequestrano case e terre ai palestinesi e poi li arrestano se protestano. Oppure lasciano fare ai coloni che per sgomberarli se la sbrigano con il fuoco.

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Più o meno come accadeva un tempo nella vecchia Europa agli ebrei vittime dei pogrom. Se consente le consigliamo di fare in fretta a chiedere spiegazioni al suo amico Netanyahu. Passato lui non le resterebbe che domandare al nuovo ambasciatore israeliano in Italia, la signora Fiamma Nirenstein, un fiorellino della diplomazia internazionale che quando non sta con il pacifista Pannella, mena.

 

 

 

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