SUGLI ASSET RUSSI L’EUROPA VA IN TILT – AL CONSIGLIO EUROPEO È SCONTRO APERTO SULL’UTILIZZO DEI BENI SEQUESTRATI A MOSCA PER SOSTENERE L’UCRAINA – IL PREMIER POLACCO, DONALD TRUSK, USA TONI DRAMMATICI: “ABBIAMO UNA SCELTA SEMPLICE: O SOLDI OGGI O SANGUE DOMANI” – QUEL FIGLIO DI PUTIN DI ORBAN SI METTE DI TRAVERSO: “L'IDEA È STUPIDA. CI SONO DUE PAESI IN GUERRA, NON L'UE”. ANCHE GIORGIA MELONI FRENA SULLA PROPOSTA DI SFRUTTARE GLI ASSET, COSÌ COME IL BELGIO (SU 210 MILIARDI DI EURO “CONGELATI”, 185 SONO DEPOSITATI PRESSO LA SOCIETÀ DI BRUXELLES “EUROCLEAR”) – IL “GUARDIAN” RIVELA: CI SONO STATE “CAMPAGNE D'INTIMIDAZIONE” DA PARTE DELLA RUSSIA NEI CONFRONTI DI POLITICI BELGI DI ALTO LIVELLO....
ZELENSKY, MANCATA DECISIONE SU ASSET RUSSI SAREBBE PER NOI PROBLEMA
volodymyr zelensky 1 foto lapresse
(ANSA-AFP) - KIEV, 18 DIC - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che se nessuna decisione sui beni russi congelati verrà presa ciò costituirebbe un "grosso problema" per Kiev. "Parlerò con tutti i leader, presenterò le nostre argomentazioni e spero vivamente che potremo ottenere una decisione positiva. Senza di essa, ci sarà un grosso problema per l'Ucraina", ha detto Zelensky ai giornalisti, prima di arrivare a Bruxelles, dove è atteso per il vertice Ue.
donald tusk friedrich merz foto lapresse
TUSK, 'SOLDI OGGI O SANGUE DOMANI, LEADER UE FACCIANO UNA SCELTA'
(ANSA) - BRUXELLES, 18 DIC - "Ora abbiamo una scelta semplice. O soldi oggi o sangue domani. E non sto parlando solo dell'Ucraina. Sto parlando dell'Ue. E questa è una decisione che spetta solo a noi. Penso che tutti i leader europei debbano finalmente cogliere questa occasione". Lo ha dichiarato il premier polacco Donald Tusk al suo arrivo al vertice dei leader Ue.
DE WEVER, IL BELGIO NON PUÒ ESSERE SOLO AD ASSUMERSI RISCHI SU ASSET RUSSI
(ANSA-AFP) - BRUXELLES, 18 DIC - Il Belgio non può essere "solo" ad assumersi i rischi sugli asset russi. Lo ha dichiarato il primo ministro Bart De Wever prima dell'avvio del summit Ue a Bruxelles.
KALLAS, LE PREOCCUPAZIONI DEL BELGIO SONO STATE AFFRONTATE
(ANSA) - BRUXELLES, 18 DIC - L'Ue ha lavorato per rispondere alle preoccupazioni sollevate dal Belgio sul prestito per le riparazioni all'Ucraina, basato sugli asset russi congelati, e punta ora a chiudere l'intesa nel corso del vertice. "Le proposte su cui abbiamo lavorato affrontano anche le preoccupazioni del Belgio" e "le questioni che il Belgio ha sollevato sono state affrontate". Lo ha detto l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al summit Ue. "Spero davvero che arriveremo al traguardo" durante il vertice.
ORBAN, 'PROPOSTA SU ASSET RUSSI STUPIDA, NON C'È SOSTEGNO'
VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
(ANSA) - BRUXELLES, 18 DIC - "Garanzie per cosa? L'idea è completamente stupida: ci sono due Paesi in guerra, non è l'Ue, sono la Russia e l'Ucraina. E qualcuno, l'Unione europea, vuole sottrarre i soldi di una delle parti in guerra e darli poi a un'altra: è una marcia dentro la guerra. Quindi il primo ministro belga ha ragione: non lo dovremmo fare".
Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban al suo arrivo al vertice dei leader Ue. In merito alle dichiarazioni del primo ministro secondo cui la proposta del prestito di riparazione all'Ucraina basato sugli asset russi immobilizzati non è più sul tavolo del vertice, Orban ha precisato che di fatto la proposta è stata "uccisa" perché "non c'è un livello sufficiente di sostegno dietro".
ASSET SPACCA UE
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin e Alberto Simoni per “la Stampa”
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
Su una cosa praticamente tutti i diplomatici europei concordano: il vertice Ue che si apre oggi non potrà terminare senza una soluzione per trovare le risorse finanziarie necessarie all'Ucraina (90 miliardi per il prossimo biennio). Anche a costo di andare avanti a oltranza. Ma manca l'intesa sulla ricetta.
La stragrande maggioranza dei governi, così come la Commissione, continua a dire che l'unica opzione fattibile è quella di usare gli asset russi. Una minoranza, guidata da Belgio e Italia, preme per soluzioni alternative e, nello specifico, per un prestito a Kiev finanziato con debito comune. E poi c'è Viktor Orban che non vuole né una soluzione né l'altra, ma questa posizione appare come l'ultimo dei problemi.
volodymyr zelensky e giorgia meloni a berlino
Per cercare di perorare la causa, Volodymyr Zelensky parteciperà al vertice di persona). Tecnicamente, l'uso degli asset russi (210 miliardi in totale, di cui 185 depositati in Belgio presso Euroclear) potrebbe essere approvato a maggioranza qualificata, anche contro il parere del Belgio, dell'Italia e degli altri Paesi che hanno espresso formalmente delle perplessità (oltre all'Ungheria e alla Slovacchia ci sono anche Bulgaria, Malta e Repubblica Ceca).
[...] Alcuni funzionari Ue parlando di pressioni più o meno dirette dell'amministrazione Usa per convincere i Paesi riluttanti a non mollare, mentre secondo il Guardian – che cita fonti d'intelligence europee – ci sarebbero state «campagne d'intimidazione» da parte della Russia nei confronti di Euroclear e di politici belgi di alto livello.
volodymyr zelensky friedrich merz 3 foto lapresse
Il premier Bart De Wever ha presentato tre richieste: vuole una piena condivisione degli oneri tra gli Stati attraverso garanzie finanziarie «illimitate nel tempo e nell'ammontare», chiede soluzioni per risolvere il nodo della liquidità al quale potrebbe far fronte Euroclear nel caso in cui fosse chiamata a restituire immediatamente i soldi e insiste per usare tutti gli asset depositati anche in altri Paesi Ue (la fetta più grossa, 18 miliardi, è in Francia) e negli altri Paesi del G7 (il Giappone è contrario, mentre Canada e Regno Unito sono possibilisti).
Il piano B (un prestito basato sul bilancio Ue) non si può fare perché serve l'unanimità (impossibile con l'Ungheria). Ma Belgio e Italia chiedono di valutare un piano C: è stata ventilata l'ipotesi di approvare l'emissione di debito comune tramite l'articolo 122 del Trattato, quello per i casi d'emergenza, che consente di decidere a maggioranza qualificata. [...]
VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
Ma c'è stata una levata di scudi da parte dei Frugali, che lo considerano un precedente pericoloso. Resta sullo sfondo l'idea di un prestito-ponte coperto da garanzie bilaterali fornite da una coalizione di volenterosi, ma si tratterebbe di un palliativo temporaneo che non convince i più. [...]
volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse
BART DE WEVER
