zelensky putin

ANCHE SUI COLLOQUI DI PACE OGNUNO FA LA SUA PROPAGANDA - IL CAPO DELL’UFFICIO PRESIDENZIALE DI KIEV: “LA GUERRA PUÒ FINIRE CON COLLOQUI DIRETTI TRA ZELENSKY E PUTIN”. E I RUSSI REPLICANO STIZZITI: “ASPETTIAMO ANCORA UNA RISPOSTA ALLA NOSTRA BOZZA DI DOCUMENTO SUI COLLOQUI” - INTANTO, PROCEDONO I NEGOZIATI UFFICIOSI: LE TRATTATIVE CONTINUANO QUASI OGNI GIORNO IN FORMATO VIDEO - LA VISITA DI CHARLES MICHEL E LA GERMANIA CHE FA ORECCHI DA MERCANTE ALL’EMBARGO SUL GAS E ANCHE SU QUELLO DEL PETROLIO RUSSO

putin zelensky

1 - KIEV, LA GUERRA PUÒ FINIRE CON COLLOQUI DIRETTI ZELENSKY-PUTIN

(ANSA) - La guerra in Ucraina "può finire con colloqui diretti" tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin: lo ha detto oggi il capo dell'ufficio presidenziale di Kiev, Mykhailo Podolyak, secondo quanto riporta la Cnn.

 

Colloqui diretti tra Zelensky e Putin sono possibili, ha sottolineato l'alto funzionario: "Questo è ciò su cui stanno lavorando oggi il team di avvocati, consulenti e il gruppo negoziale della parte ucraina", ha aggiunto. "Di conseguenza, speriamo che le posizioni del presidente Volodymyr Zelensky siano estremamente forti in questi colloqui".

mykhailo podolyak

 

Nel frattempo, Podolyak ha detto che aspetta di valutare come evolverà nei prossimi giorni l'offensiva militare russa nell'est dell'Ucraina. I russi "hanno abbastanza risorse, abbastanza missili, purtroppo continuano a bombardare le nostre città. Hanno ancora uomini e attrezzature e non si preoccupano che vengano distrutte nei nostri campi.

 

UCRAINA - CIVILI FERITI A MARIUPOL

Quindi aspettiamo ancora un po' e poi potremo giudicare le posizioni delle parti, in primis quella del presidente dell'Ucraina, nei futuri incontri bilaterali", ha precisato Podolyak, secondo il quale entro una settimana e mezza sarà più chiaro come la situazione potrebbe evolvere.

 

2 - MOSCA, COLLOQUI CON KIEV VIA VIDEO 'QUASI OGNI GIORNO'

(ANSA) - I colloqui tra la Russia e l'Ucraina continuano in formato video quasi ogni giorno: lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta l'Interfax.

 

MEME ZELENSKY PUTIN

3 - MOSCA, ATTENDIAMO UNA RISPOSTA DA KIEV SULLA BOZZA DI COLLOQUI

 (ANSA) - La Russia si aspetta una risposta dall'Ucraina alle sue proposte come parte del processo negoziale. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov, citato da Interfax, riferendosi alla bozza di documento sui colloqui consegnata a Kiev.

 

Peskov ha aggiunto che Mosca non ha ancora risposto alla richiesta del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di essere ricevuto dal presidente Vladimir Putin.

 

DMITRIJ PESKOV E PUTIN

4 - LA DIPLOMAZIA LA MISSIONE DI MICHEL A KIEV "VI DAREMO ANCORA ARMI"

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

«Vogliamo la vittoria dell'Ucraina e siamo determinati a fare tutto il possibile per sostenerla». Charles Michel ha un rapporto molto stretto con Zelensky. Soltanto lo scorso anno si era recato tre volte in Ucraina, di cui una nel Donbass in compagnia del presidente.

charles michel volodymyr zelensky 2

 

E ieri è tornato a Kiev, con un viaggio a sorpresa, per sedersi al tavolo con il leader ucraino e discutere del contributo che l'Ue può fornire per mettere all'angolo la Russia. Il confronto è durato più di due ore, durante le quali Zelensky ha messo in chiaro le sue richieste: «Ci servono più armi, aiuti economici immediati e vogliamo che l'Ue adotti un embargo totale sul petrolio e sul gas russo».

 

UCRAINA - TANK A MARIUPOL

Sulle prime due richieste, il presidente del Consiglio europeo è stato in grado di fornire rassicurazioni, così come ha garantito che il via libera di Bruxelles allo status di Paese candidato arriverà già a giugno. Ma sul capitolo sanzioni non ci sono ancora le condizioni politiche per fare il grande passo.

 

Nemmeno per un blocco degli acquisti del solo petrolio, come ha chiesto il presidente ucraino («Altrimenti sarà una misura vuota»). Il governo tedesco continua a frenare e anche ieri la ministra Annalena Baerbock ha detto che lo stop al greggio di Mosca non arriverà prima della fine dell'anno. La Germania è disposta a dimezzare le importazioni entro l'estate, ma non è in grado di fare di più.

charles michel volodymyr zelensky

 

Per Zelensky «non è ancora abbastanza», ma si è detto certo che Berlino si convincerà presto «grazie al pressing di Stati Uniti, Regno Unito e degli altri Paesi Ue». Michel gli ha fatto però capire che al momento è molto più importante mantenere l'unità ed evitare spaccature: «L'obiettivo del Cremlino non è solo di distruggere l'Ucraina, ma anche di dividere l'Unione europea. E questo non succederà». L'embargo sul petrolio e sul gas «prima o poi arriverà». Più "poi" che "prima".

URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI

 

La Commissione ha confermato che nel sesto pacchetto di sanzioni ci sarà il petrolio, anche se questo non vuol dire che verranno bloccati gli acquisti. Si andrà verso un embargo graduale e ci saranno misure intermedie che sono ancora in via di definizione.

Già due settimane fa Ursula von der Leyen aveva indicato due possibili strade: un'imposta sulle importazioni di greggio e il pagamento delle forniture attraverso conti correnti bloccati per impedire a Mosca di utilizzare quelle risorse per finanziare la guerra.

mercenari in ucraina 2

 

Uno stratagemma per provare a mettere il Cremlino con le spalle al muro, visto che a quel punto sarebbe costretto a decidere se accettare questo meccanismo oppure privarsi di colpo degli introiti (circa 45 miliardi l'anno). Il governo tedesco ha proposto di considerare anche un embargo sui combustibili nucleari, in particolare sull'uranio: il 20% di quello importato dall'Ue, soprattutto dai Paesi dell'Est, proviene dalla Russia. Infine potrebbe esserci l'esclusione di Sberbank dal circuito Swift.

vladimir putin volodymyr zelensky

 

Sul fronte degli aiuti, Zelensky ha ricordato che l'Ucraina ha già un deficit di alcuni miliardi e non ha più i mezzi finanziari per le spese sociali, tra cui le pensioni e gli stipendi dei dipendenti pubblici: «Ci servono ora, non possiamo aspettare la fine della guerra». Secondo il Fondo monetario internazionale, Kiev ha bisogno di 15 miliardi di dollari nei prossimi tre mesi.

christian lindner olaf scholz annalena baerbock robert habeck

 

Su questo, Michel ha fornito rassicurazioni annunciando che il 5 maggio l'Ue lancerà ufficialmente un fondo di solidarietà e lo farà attraverso una conferenza internazionale dei donatori. Dopodiché i 27 si impegneranno per sostenere la ricostruzione dell'Ucraina attraverso un piano di aiuti condizionati all'attuazione di riforme, secondo la logica già applicata con il Recovery Fund. Il presidente del Consiglio europeo - che ieri ha visitato Borodyanka - ha inoltre garantito il massimo sostegno per fare luce sui crimini commessi dall'esercito russo.

annalena baerbock

 

Nel frattempo non si ferma l'offensiva nel Donbass. «Io sono pronto al dialogo» ha ripetuto ieri Zelensky, dicendosi disposto anche ad accettare lo scambio di prigionieri, «ma Mosca non è pronta per un accordo di pace». Per fermare l'assedio di Mariupol, ha aggiunto, «ci sono due modi: o con le armi o con la diplomazia».

 

 

volodymyr zelensky charles michel

A suo avviso la seconda strada non è al momento percorribile perché «quando si gioca a calcio bisogna essere in due» e dunque non resta che combattere con le armi fornite dall'Occidente. Il tema ha scatenato un duro botta e risposta con Berlino, dopo che l'ambasciatore ucraino in Germania si è detto «deluso e amareggiato» per la frenata del cancelliere Olaf Scholz sull'invio di armi pesanti e carri armati. Secca la replica della ministra Baerbock: «Abbiamo già consegnato missili anticarro, Stinger e altro di cui non abbiamo mai parlato pubblicamente. Il nostro sostegno sarà sul lungo periodo».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…