giorgia meloni e giancarlo giorgetti

SULLE PENSIONI IL GOVERNO HA FATTO IL GIOCO DELLE TRE CARTE – SECONDO QUANTO PREVISTO DALLA MANOVRA, GLI ASSEGNI MINIMI SALIRANNO DA 524 A 570 EURO AL MESE. ALTRO CHE I 1.000 EURO PROMESSI DA BERLUSCONI – PER I PENSIONATI CHE INCASSANO DA 2.100 EURO LORDI IN SU NON È PREVISTO L'ADEGUAMENTO ALL'INFLAZIONE. E QUESTO PORTERA' A UNA PERDITA MEDIA DI 1.200 EURO L'ANNO, 100 AL MESE...

Paolo Baroni per “La Stampa”

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Secondo i calcoli dello Spi Cgil, i pensionati italiani col taglio deciso dal governo al meccanismo di perequazione degli assegni perderanno in media 1.200 euro l'anno. È vero che alle pensioni minime, oggi fissate a 524 euro, verrà riconosciuto un incremento più alto del previsto (120%), e che sino a 4 volte il minimo verrà riconosciuto il recupero pieno dell'inflazione maturata nel corso del 2022 pari al 7,3%, ma sopra la soglia dei 2.100 euro lordi al mese (1.700 netti) il recupero calerà molto velocemente col salire degli importi. E colpirà non solo i pensionati ricchi ma anche i percettori di assegni medi e medio-alti.

 

RIVALUTAZIONE PENSIONI CON LA MANOVRA 2023

«Le pensioni? Con un piccolo espediente fanno vedere che le pensioni minime crescono un po', 25 euro in due anni, però prelevano dalle pensioni 3 miliardi. Fanno cassa sui pensionati», ha denunciato ieri il leader del M5s, Giuseppe Conte. «A casa ci sono persone che prendono 3 o 4 volte la minima e la rivalutazione gli viene tagliata dopo che hanno versato per tutta una vita». Rispetto al meccanismo in vigore sino ad oggi, in effetti, stando alla bozza della legge di Bilancio circolata ieri ed ormai quasi completata, il taglio è molto pesante visto che da tre fasce si passa a sei.

 

A guadagnarci, come detto, saranno le pensioni integrate al minimo. Che non saliranno ai mille euro promessi da Berlusconi, ma neanche ai 600 euro pieni di cui si era vociferato lunedì dopo il vertice di maggioranza che ha preceduto il Consiglio dei ministri. Si fermeranno a quota 570 euro, per effetto di una perequazione del 120% che in realtà assegna a questa fascia di pensionati, in tutto circa 2,5 milioni di soggetti, appena 8 euro in più del dovuto.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

A loro, infatti, andrà un aumento pari all'8,8% anziché del 7,3% come stabilito nei giorni scorsi dal ministero dell'Economia per tutti gli assegni Inps. Nel prossimo anno otterranno una maggiorazione di 1,5 punti che poi nel 2024 salirà di altri 2,7 punti. I pensionati i cui assegni arrivano sino a 4 volte l'assegno sociale (ovvero 2.100 euro) andranno in pari ed avranno il 100% di recupero dell'inflazione.

 

Da qui in poi iniziano i tagli. Sino a 5 volte il minimo (2.620 euro lordi) si recupera infatti solo l'80%, che vale un aumento degli assegni del 5,84% e sino a sei volte il minimo (3.144 euro) si ottiene il 55%, ovvero il 4,01% in più. Sopra questa fascia, il taglio si fa più pesante: con gli assegni che arrivano a 4.192 euro (8 volte il minimo) l'aumento sarà dimezzato (+3,65%), dai 4.193 a 5.240 si otterrà il 2,92% in più (40% dell'inflazione prevista), mentre sopra quota 5.240 euro (dieci volte il minimo sociale) il recupero si fermerà al 35% ed assicurerà un aumento del 2,55%. Il meccanismo precedente prevedeva tre soglie: 100% di copertura sino a 4 volte l'assegno minimo, 90% per la fascia compresa tra 4 e 5 volte e 75% per tutti i trattamenti superiore a 5 volte il minimo.

 

PENSIONI

Con questa manovra il governo riduce l'onere della perequazione, che prima dei tagli pesava per circa 23 miliardi di euro sul bilancio del 2023 (50 miliardi di euro i tre anni), fa cassa e finanzia il resto del pacchetto previdenza, dalla nuova «Quota103» alla riconferma dell'Ape e di Opzione donna. Anche se in realtà quest' ultimo meccanismo di uscita anticipa dal lavoro viene modificato maniera significativa alzando il requisito di età da 59 a 60 anni ed introducendo uno sconto di un anno per le lavoratrici con un solo figlio e di due anni per chi ha due o più figli.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

Anche Quota103, ribattezzata «pensione anticata flessibile», contiene al suo interno un tranello, perché, oltre a poter accedere a questa misura avendo compiuto 62 anni e 41 anni di contributi, in molti casi bisognerà mettere in conto un taglio degli assegni visto che fino a quando l'interessato non avrà maturato i requisiti pieni per la pensione (67 anni di età o 42 e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi le donne) il suo assegno non potrà essere superiore a cinque volte il minimo (2.620 euro lordi al mese).

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti 1

Questa misura colpisce circa 5 mila pensionabili su una platea di 48 mila interessati e dimezza da 2 a un miliardo di euro il costo dell'operazione. Che come la vecchia Quota102 varrà per un solo anno, si vedrà più avanti con quali risultati.

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”