TANTI GRAZIE E SALAMELECCHI: ZELENSKY HA IMPARATO COME TRATTARE CON TRUMP – IL PRESIDENTE UCRAINO HA EVITATO UN’ALTRA UMILIAZIONE, COME QUELLA SUBITA ALLA CASA BIANCA A FEBBRAIO: IL TYCOON IERI È APPARSO INIZIALMENTE FREDDO, MA POI HA LODATO IL “CORAGGIO” DEL LEADER DI KIEV (A CUI HA RISERVATO COMUNQUE ALCUNE FRECCIATINE). CHE FA BUON VISO A CATTIVO GIOCO: “NEL PIANO CI SONO GARANZIE DI SICUREZZA USA PER 15 ANNI, PROLUNGARLE SAREBBE UNA DECISIONE STORICA DI TRUMP” – LA STORIA TORMENTATA DEI RAPPORTI TRA I DUE PRESIDENTI: IL TYCOON NON HA MAI PERDONATO A ZELENSKY IL NO ALL’INDAGINE SU HUNTER BIDEN, NEL 2019...
volodymyr zelensky donald trump conferenza stampa a mar a lago foto lapresse
ZELENSKY, NEL PIANO GARANZIE DI SICUREZZA USA PER 15 ANNI PROLUNGABILI
(ANSA) - Volodymyr Zelensky ha riferito che il piano di pace per l'Ucraina prevede attualmente garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti per 15 anni estendibili, sottolineando che Kiev vorrebbe che raggiungessero un periodo di "30-40-50 anni".
"Ieri abbiamo confermato con il presidente degli Stati Uniti che avremo forti garanzie di sicurezza dagli Usa. In realtà, non è per sempre, nei documenti si parla di 15 anni, con la possibilità di estendere queste garanzie di sicurezza", ha detto Zelensky citato da Rbc Ucraina.
"Gli ho detto che abbiamo già una guerra in corso che dura da quasi 15 anni. Pertanto, vorrei davvero che le garanzie fossero più lunghe. E gli ho detto che vorremmo davvero considerare la possibilità di 30-40-50 anni. Questa sarebbe una decisione storica da parte del presidente Trump" che "ha detto che ci avrebbe pensato".
ZELENSKY, 'PARLAMENTI EUROPEI DOVRANNO APPROVARE GARANZIE DI SICUREZZA'
(ANSA) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato, nella chat con i giornalisti, che anche gli accordi bilaterali con gli europei sulle garanzie di sicurezza "dovranno poi essere confermati dai parlamenti europei affinché abbiano valore".
"Abbiamo concordato con gli americani che avremo garanzie di sicurezza che saranno sostenute dal Congresso degli Stati Uniti, cosa molto importante, e dal parlamento ucraino", ha aggiunto.
ZELENSKY VUOLE INCONTRO CONSIGLIERI USA-KIEV-EUROPA IN UCRAINA NEI PROSSIMI GIORNI
(ANSA-AFP) - Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler ospitare a Kiev un incontro con funzionari europei e americani nei "prossimi giorni" per lavorare sui documenti per porre fine alla guerra con la Russia. "Vogliamo che questo incontro abbia luogo e credo che faremo tutto il possibile affinché si svolga in Ucraina", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti il ;;giorno dopo aver incontrato Donald Trump, aggiungendo che l'incontro si sarebbe svolto "a livello di consiglieri".
ZELENSKY, 'TRUMP E PUTIN HANNO ESAMINATO TUTTI I 20 PUNTI DEL PIANO DI PACE'
volodymyr zelensky donald trump conferenza stampa a mar a lago foto lapresse 2
(ANSA) - Nella loro telefonata prima dell'incontro con Volodymyr Zelensky, Donald Trump e Vladimir Putin hanno avuto una lunga conversazione durante la quale sono stati discussi in dettaglio tutti i 20 punti del piano di pace. Lo ha dichiarato il presidente ucraino parlando con i giornalisti all'indomani dei colloqui a Mar-a-Lago con il presidente Usa. Lo scrive Rbc Ucraina.
Secondo Zelensky, Trump ha confermato di aver esaminato il documento punto per punto e che si trattava del piano concordato in precedenza dalle parti. "Trump mi ha detto di aver esaminato tutti i 20 punti del piano, punto per punto. L'ho ringraziato per questo, perché è importante che siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda e che discutiamo di questo documento, non di un altro", ha detto Zelensky.
la trascrizione della telefonata tra trump e zelensky su biden 2
Il leader americano ha annunciato la disponibilità di Putin, ma la parte ucraina sta prendendo tali dichiarazioni con cautela, ha poi evidenziato il presidente ucraino. "Non è la prima volta che Putin dice una cosa e ne fa un'altra. Per noi è importante che le sue parole siano coerenti con le sue azioni", ha sottolineato.
Trump e il Cremlino hanno riferito che dopo i colloqui con Zelensky, ci sarebbe stata un'ulteriore telefonata tra il presidente americano e il leader russo, di cui tuttavia al momento non sono giunte notizie.
PESKOV, IL COLLOQUIO TELEFONICO TRA PUTIN E TRUMP SI TERRÀ MOLTO PRESTO
(ANSA) - Una conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrà luogo molto presto. Lo ha annunciato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov durante un briefing. "Molto presto", ha detto quando gli è stato chiesto quando i leader russo e statunitense avrebbero avuto una conversazione telefonica dopo i colloqui di Trump con Volodymyr Zelensky. Lo riporta la agenzia Tass.
RELAZIONE INSTABILE
Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP
A voler fare una media, come quelle amate dagli analisti di Borsa e dalle agenzie di scommesse, la maggior parte dei contatti ravvicinati tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump non si sono conclusi benissimo.
A cominciare dal primo, il 25 luglio 2019, soltanto sei anni fa, ma in un mondo completamente diverso. Trump era al suo primo mandato alla Casa Bianca, iniziato anche quello con un tentativo di riavvicinamento a Vladimir Putin, con la promessa in campagna elettorale di riconoscere la Crimea come territorio russo.
attacco russo a kiev - 27 dicembre 2025
Zelensky era un neopresidente appena quarantenne, che la stragrande maggioranza dei commentatori internazionali bollava ancora soltanto come un "comico" e un incidente politico. Nulla di strano se il presidente degli Stati Uniti l'avesse considerato una preda facile, ordinandogli di incriminare Hunter Biden, il figlio del suo sfidante democratico, per la sua attività imprenditoriale a Kyiv.
Per quanto alle prime armi nella grande politica internazionale, Zelensky riuscì ad arrampicarsi sugli specchi senza promettere nulla ma anche senza opporre un rifiuto esplicito. Un esercizio diplomatico che sarebbe stato costretto ad affinare ulteriormente negli incontri/scontri successivi con il leader repubblicano.
attacco russo a kiev 10 ottobre 2025 1
La telefonata filtrò nei media, insieme alla decisione della Casa Bianca di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina già in guerra contro l'invasione russa nel Donbas, e costò a Trump una procedura di impeachment, il celebre Ukrainegate, che nella geografia trumpiana collocò per sempre l'Ucraina nel territorio dei suoi nemici, insieme ai democratici, agli europei e ai liberal in generale.
Tutto quello che il tycoon americano rimprovera agli ucraini – dalla corruzione al costo che rappresentano per le casse americane, al rifiuto di «diventare russi» – l'aveva detto a Zelensky già nel loro primo incontro a New York, nel settembre 2019, con il presidente ucraino che alzava gli occhi al cielo.
VOLODYMYR ZELENSKY - DONALD TRUMP
Nessuno avrebbe potuto immaginarsi in quel momento che Trump sarebbe tornato alla Casa Bianca, e che Zelensky da "presidente della pace" come si proponeva in quel momento sarebbe diventato il leader carismatico della resistenza in guerra. [...]
Ogni incontro con il presidente repubblicano era diventato un appuntamento con il destino, a cominciare dal primo, quel fatale 28 febbraio 2025 nello Studio Ovale, che ha segnato non solo l'esordio di una nuova fase della tragedia ucraina, ma anche la svolta clamorosa della diplomazia americana rispetto ai suoi alleati. Insultato davanti alle telecamere, preso in giro per il suo abito militare, e cacciato dalla Casa Bianca privato degli aiuti militari Usa, Zelensky era finito di nuovo nell'occhio del ciclone della storia. [...]
la trascrizione della telefonata tra trump e zelensky su biden 3
Lo choc dipinto quel giorno sul volto di Zelensky, e i suoi accorgimenti successivi – dal rendere più formale la foggia dei suoi vestiti, ai continui ringraziamenti a indirizzo degli americani, anche quando era evidente che non stavano affatto rispettando gli interessi dell'Ucraina – mostrano che questa svolta è stata accettata come un male inevitabile.
[...] Accusato da Trump di essere un corrotto, un autoritario e un imbonitore da circo, Zelensky ha dovuto imparare a vedere il proprio Paese con gli occhi dell'ideologia Maga e a barattare gli aiuti americani promettendo i miliardi della ricostruzione ucraina, e stuzzicando le ambizioni di gloria di Trump.
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trascrizione della chiamata trump zelensky
È questo pragmatismo della disperazione che ha permesso a Zelensky di riconquistare l'attenzione di Trump, nel famoso faccia a faccia a San Pietro, il 26 aprile scorso, ai funerali di papa Francesco. È l'approccio "business" che il presidente ucraino – di cui si ricordano di solito i trascorsi da comico, sottovalutando la sua esperienza di imprenditore – insegna anche ai suoi alleati, presentandosi il 18 agosto, dopo l'improvviso vertice di Trump con Putin in Alaska, alla Casa Bianca insieme ai leader europei.
Armati di cartine geografiche e proiezioni economiche, i "Volenterosi" riescono (per poco) a convincere il padrone di casa a non regalare il Donbas al Cremlino. L'Ucraina non è più la vittima di un'invasione e la prima linea del fronte dell'Occidente democratico: è solo il territorio di un investimento immobiliare, logica che Putin è pronto a fare propria per rilanciare con un'offerta maggiore, come avviene il 17 ottobre quando, dopo un'improvvisa telefonata del capo del Cremlino, Zelensky torna dalla Casa Bianca senza i missili Tomahawk promessi. La contropartita del "piano di pace in 28 punti" dettati dai russi era già iniziata alle spalle di Kyiv, ma è un gioco dal quale l'Ucraina non può permettersi di uscire.
ZELENSKY - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE


