TEMPI DURI PER LA ‘MEG RYAN’ DE NOANTRI – CONTESTATA PIÙ DENTRO IL PDL CHE FUORI: LA ‘COLOMBA’ LORENZIN DA QUANDO FA ASSE CON QUAGLIARIELLO È NEL MIRINO DELLA CARFAGNA!

Sara Nicoli per "Il Fatto Quotidiano"

La cosa che le fa più male, dicono, è un nomignolo graffiante, di quelli che a Roma ti appiccicano quando vogliono far male: "La Meg Ryan de noantri". Beatrice Lorenzin, 42 anni, un diploma di liceo classico (secondo alcuni addirittura incerto, ma i veleni dell'invidia non fanno testo) e tanta gavetta alle spalle, possenti, di Paolo Bonaiuti, portavoce di sempre del Cavaliere, di certo non se lo aspettava di diventare un ministro della Salute, più contestato dentro il partito che fuori. Ma di tutto si può tacciare la Lorenzin, tranne che di non avere "fiuto" per come gira il vento.

Specie in casa sua, dentro quel Pdl che ora, non solo per lei, è diventata una dimora troppo stretta. Tanto che quando sono partite le raffiche contro il Quirinale, reo di "tradimento", lanciate dalla "pitonessa " Daniela Santanchè, lei è finita nel mortaio come "una che il Colle ascolta". Quasi una lettera scarlatta sulla giacca della giovane ex prediletta del "cerchio magico" di Berlusconi. Ebbene, per la ministra della Salute, che sarebbe riuscita (il condizionale è d'obbligo) a non tagliare la spesa sanitaria nella legge di Stabilità, tira brutta aria. Lunedì si è scagliata contro di lei la "mastina" Mara Carfagna; una questione di territorio, in verità.

La Lorenzin si sarebbe rifiutata di incontrare un'esponente pidiellina, il consigliere regionale campano Antonia Ruggiero, presidente della Commissione politiche sociali, insieme ai vertici del nosocomio irpino Moscati, adducendo "ragioni di ordine politico". Un motivo che la Carfagna ha respinto rispondendo con un attacco, inusualmente violento:

"Se ne dovrebbe parlare in Parlamento di un comportamento inqualificabile, indegno del ruolo che si ricopre e irrispettoso nei confronti dei cittadini". Come mai tanto odio? Beghe di partito. Dove Lorenzin si è posta da mesi sotto l'ala protettrice di Quagliariello, proprio di colui che, nel Pdl, è vissuto come traditore per via della vicinanza al Quirinale. Chi meglio di lui, dunque, per traghettarla nel futuro Ppe? Per lei, d'altra parte, ormai in Forza Italia non c'è spazio.

A chiarirlo è stata sempre la Carfagna, dopo la semi crisi di governo del settembre scorso, invocando la sua espulsione: "Lorenzin e Quagliariello sono fuori dal partito!" (29 settembre). Lei ha replicato velenosa: "Non posso accettare l'idea di un partito alla Alba Dorata che considera traditore chi la pensa diversamente". Tempi duri, insomma, per "Meg" Lorenzin, la reginetta del litorale romano che non ha mai dimenticato le sue vere radici. Tanto che il 29 agosto la si poteva beccare, in sandali color pastello, alla Sagra della Tellina al Borghetto dei Pescatori di Ostia; chi ha "fiuto" non dimentica il collegio elettorale, non si sa mai...

 

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