RENZI PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE - AL TESORO DI PADOAN ANCORA 30 PARTECIPATE: UNA GIUNGLA CHE GARANTISCE POSTI A BOIARDI E AMBASCIATORI IN PENSIONE

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

E poi ci si stupisce che le partecipate pubbliche continuino a vivere indisturbate nel loro mondo di sprechi. E che il governo centrale non riesca a produrre norme incisive per smantellarle. Il fatto è che la situazione non sembra cambiare nemmeno a monte. Si prenda il ministero dell’economia, oggi retto da Pier Carlo Padoan, ovvero la maxistruttura per la quale è transitata l’ultima legge di Stabilità che contiene norme giudicate troppo timide sulle partecipate.

 

Ebbene, ancora oggi dal dicastero di via XX Settembre dipendono 30 società direttamente partecipate (ma considerando le controllate di secondo e terzo livello il perimetro si estende a dismisura). Ora, tralasciando società quotate come Eni, Enel e Finmeccanica, o le società più importanti come Cassa Depositi, Poste e Ferrovie, nel calderone delle 30  oggi rientra di tutto.

 

Marco Staderini Marco Staderini

Per esempio c’è ancora Ram-Rete Autostrade Mediterranee, nata nel 2004 per sviluppare il progetto delle Autostrade del mare, in pratica le reti di trasporto marittime. Di sicuro la società attualmente serve a garantire una comoda poltrona da presidente e amministratore delegato ad Antonio Cancian, addirittura ex deputato della Dc.

 

LE ALTRE

E  che dire della Sogesid, società di risanamento e salvaguardia ambientale? La Notizia del 19 marzo 2013 aveva ricordato come nel 2012 si contassero a suo carico 425 consulenze per un totale di spesa di poco inferiore ai 10 milioni di euro. Poi nei mesi scorsi, con il governo targato Matteo Renzi già sulla tolda di comando, presidente e Ad della Sogesid è diventato Marco Staderini, già Ad di Acea, estrazione Udc e vicinissimo all’ex presidente della camera Pier Ferdinando Casini. Siamo sicuri che una società del genere abbia una sua ragion d’essere?

 

Ancora, nella lista delle partecipate di via XX Settembre c’è la Studiare Sviluppo srl, non meglio precisata società che opera a supporto della Pubblica amministrazione, saltuariamente assurta agli onori di qualche visibilità perché il presidente del suo collegio sindacale è Vincenzo Fortunato, intramontabile boiardo di stato, ex capo di gabinetto al Tesoro con  Giulio Tremonti, Mario Monti e Vittorio Grilli.

VINCENZO FORTUNATO SCUOLA ECONOMIA VINCENZO FORTUNATO SCUOLA ECONOMIA

 

Poi dipende dal ministero dell’economia pure la Arcus, società che opera a supporto del ministero dei Beni culturali. In questo caso una sicura ragion d’essere sta nell’aver garantito lo scranno di amministratore unico all’ex ambasciatore Ludovico Ortona, in passato addirittura  capo ufficio stampa di Francesco Cossiga. Peraltro si dà il caso che Ortona sia una feluca in pensione. E quindi in evidente contraddizione con lo spirito di quella norma del decreto Madia che vieterebbe di assegnare incarichi di vertice nella Pa a soggetti in quiescenza.

 

I NUMERI

Poi ci sono società di via XX Settembre che già in passato sono entrate nel mirino di progetti di razionalizzazione a cui hanno naturalmente sempre resistito. Si pensi alla Sogei, società informatica che gestisce l’anagrafe tributaria, e che oggi conta 2.167 dipendenti; alla Consip, società che cura gli approvvigionamenti di beni e servizi per la Pa con circa 300 dipendenti; al Poligrafico dello Stato, un tempo con funzioni di rilievo, oggi con una dotazione organica di 1.833 dipendenti. Nel 2009 un’indagine conoscitiva sull’informatizzazione della Pa, perfezionata dalla commissione affari costituzionali della Camera, propose una forte razionalizzazione delle tre società, che all’epoca avevano competenze sovrapponibili.

LUDOVICO ORTONA jpegLUDOVICO ORTONA jpeg

 

Per carità, nel frattempo qualcosa è stato fatto, si è registrato qualche trasferimento di dipendenti per ottimizzare un po’ di più la gestione. Di sicuro  negli ultimi anni il Tesoro ha avuto la forza di cancellare solo la Sicot, inutile società che si occupava delle partecipazioni del ministero. Ma siamo sicuri che non si possa fare di più? Altrimenti è inutile lamentarsi del fatto che comuni e regioni non fanno abbastanza per sfoltire la loro giungla di partecipate.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…