TODI VISTO DAR PATONZA: “NESSUNA SPALLATA AL GOVERNO” - SOLO SILVIO SI SALVA DAL PROCESSO MEDIATRADE: PIERSILVIO E CONFALONIERI VANNO A GIUDIZIO (GHEDINI: “LA DECISIONE DEVE INFLUIRE SU CASO MEDIASET”) - I VENDOLIANI SMENTISCONO ACCORDI CON GLI ANTAGONISTI - LA PURGA DEL TROTA: CHI NON È D’ACCORDO VADA ALTROVE - PER PENATI LA GALERA NON SERVE - COFFERATI E CICCHITTO LITIGANO SU TEX WILLER…


1. INCAPPUCCIATI...
Jena per "La Stampa"
- Ma chi era quell'incappucciato che due anni fa parlava al telefono con Lavitola?

2. BERLUSCONI, DA TODI NESSUNA SPALLATA GOVERNO...
(ANSA)
- "Nella politica e nell'informazione la dignità dovrebbe consigliare a tutti di non rovesciare la verità. Secondo certi giornali, Bagnasco avrebbe presieduto un convegno destinato a dare una spallata al governo. E' il contrario esatto della verità". Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

"Nella politica e nell'informazione - si lege nella nota di Berlusconi - la dignità dovrebbe consigliare a tutti di non rovesciare la verità. Secondo certi giornali, ieri Sua Eminenza il cardinal Angelo Bagnasco avrebbe presieduto un convegno destinato a dare una spallata al governo e a impostare direttamente una politica cattolica in senso neodemocristiano e terzopolista. E' il contrario esatto della verità", sottolinea il premier. "Il convegno di Todi - spiega - si è concluso con la decisione di far lievitare la presenza dei cattolici nella società italiana, attraverso un forte impegno sulle questioni del lavoro, dell'accoglienza e della solidarietà".

3. MEDIATRADE: PIER SILVIO E CONFALONIERI A GIUDIZIO...
(ANSA)
- Il gup di Milano, Maria Vicidomini, ha rinviato a giudizio Pier Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e tutti gli altri imputati, tranne Silvio Berlusconi, per il caso Mediatrade.

4. MEDIATRADE: PROCESSO FISSATO IL 22 DICEMBRE...
(ANSA)
- Il processo sul caso Mediatrade nei confronti di Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, accusati di frode fiscale, e di altri 9 imputati, tra i quali il produttore Frank Agrama e il mediatore Daniele Lorenzano, è fissato per il prossimo 22 dicembre davanti alla seconda sezione penale del Tribunale a Milano.

5. GHEDINI, RITENUTO PREMIER NON PARTECIPE VICENDA MEDIATRADE...
(ANSA)
- "E' una decisione che è assolutamente in linea con gli atti processuali. Evidentemente il giudice ha ritenuto che comunque Silvio Berlusconi non aveva alcuna compartecipazione né formale né sostanziale con questa vicenda". Lo ha detto Niccolò Ghedini, uno dei difensori del premier, prosciolto oggi dal gup di Milano per il caso Mediatrade. Ghedini ha inoltre aggiunto che per Pier Silvio Berlusconi il giudice avrebbe dovuto prendere analoga decisione.

6. GHEDINI, DECISIONE DEVE INFLUIRE SU CASO MEDIASET...
(ANSA)
- Il proscioglimento di Silvio Berlusconi dal caso Mediatrade è "una decisione che dovrebbe riverberarsi anche sul processo Mediaset". Lo ha spiegato ai cronisti il difensore di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini. Secondo l'avvocato, infatti, il proscioglimento di oggi "deve avere una forte influenza" anche sul processo sui diritti Tv Mediaset che è in corso e nel quale il premier è imputato per frode fiscale.

7. PALMA, BENE MARONI, NO DI PIETRO. INTERVENIRE CON NORME NO LEGGI SPECIALI...
(ANSA)
- Il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, si dice "d'accordo con il ministro Maroni" sulla necessità di intervenire sul piano penalistico e processuale dopo gli scontri a Roma, ma "non evocherei mai personalmente leggi speciali" come la legge Reale evocate da Di Pietro.

Nell'escludere che Maroni volesse riferirsi all'adozione di una legge Reale bis, il ministro Palma si definisce "più a sinistra di Di Pietro": "ero appena laureato - ricorda - La legge reale veniva evocata come quanto di più fascista e liberticità esistesse". A chi gli chiede se appoggerà le scelte di Maroni, Palma risponde: "Con il ministro dell'Interno faccio parte dello stesso governo. Non appoggerei una sua proposta ma collaborerei alla formazione di una proposta congiunta".

8. SEL, DIETRO VIOLENZE NESSUN PATTO PER CANDIDATURE...
(ANSA)
- "Nessun patto. Tantomeno segreto". Così Sel replica a 'il Corriere della Sera' che in un articolo oggi riferisce di voci circolanti sui siti internet degli antagonisti a proposito di un presunto patto per la candidatura con Sinistra Ecologia e Libertà di esponenti dei settori antagonisti dialoganti. " Il nostro unico patto è quello siglato con le centinaia di migliaia di persone di cui siamo stati parte, che hanno manifestato pacificamente la loro indignazione a Roma contro la crisi e le politiche che la hanno generata.

Dopo aver devastato le vie di Roma c'é chi vuole avvelenare i pozzi della buona politica " afferma Nicola Fratoianni della segreteria nazionale di Sel. "Lavoriamo - prosegue - per il cambiamento e, certo, ci interessa discutere con chi lo vuole costruire. Come sempre, in questo Paese, questa semplice verità sembra una cosa da marziani. E puntualmente, chi non vuole il cambiamento da un lato cerca di oscurarne le ragioni come abbiamo visto nella piazza di Roma, dall'altro cerca di colpire chi discute con la storiella delle poltrone e degli accordi. E' un film già visto. Noi - conclude Fratoianni - continueremo a discutere con tutti quelli che pensano, liberamente, che il cambiamento sia l'unico orizzonte nel quale costruire un futuro per il Paese"

9. ALFANO, NUOVA LEGGE ELETTORALE PRIMA DEL VOTO...
(ANSA)
- Quali sono i tempi per una nuova legge elettorale? "L'importante è che si arrivi ad una legge prima delle elezioni", risponde Angelino Alfano, parlando ai giornalisti nella sede del Pdl a via dell'Umiltà. Che si possa arrivare ad una nuova legge prima del referendum, per Alfano "dipende dalle evoluzione del dibattito". "Verso il Mattarellum - conclude Alfano - non abbiamo comunque nessuna ostilità, visto che abbiamo vinto nel 1994 e nel 2001 con quella legge".

10. RENZO BOSSI, CHI NON E' PIU' D'ACCORDO VADA ALTROVE...
(ANSA)
- "Se qualcuno non è più d'accordo con il progetto della Lega e con il segretario federale Umberto Bossi, ci sono mille altri partiti e movimenti da poter costituire". Così Renzo Bossi ha risposto ai giornalisti, che a margine del consiglio regionale lombardo, gli chiedevano un commento sul video che ha svelato le contestazioni al congresso provinciale della Lega Nord di Varese. E sulle presunte liste di epurandi? "Chi non è d'accordo entri in altri partiti", ha ribadito Renzo Bossi.

11. «ARRESTARE PENATI NON È NECESSARIO»...
Dal "Corriere della Sera"
- La Procura di Monza ieri ha annunciato che rinuncia a chiedere al Tribunale del Riesame di Milano l'arresto per Filippo Penati e il suo ex bracciodestro Giordano Vimercati, i principali indagati nell'inchiesta su un presunto giro di tangenti legate alle ex aree Falck e Marelli. I pm, ritenendo che non sussistano più le esigenze cautelari, hanno inviato ai giudici del Tribunale del Riesame di Milano la rinuncia all'appello contro l'ordinanza del gip che aveva respinto la richiesta di custodia cautelare per entrambi.

Poco dopo, Penati ha messo sul suo profilo Facebook questo messaggio: «Sono molto soddisfatto che i pm abbiano cambiato idea sulla necessità del mio arresto. Ciò è avvenuto per la mia collaborazione durante otto ore e mezzo di interrogatorio che avevo richiesto. Ho fiducia nella giustizia. Ora con altrettanta fiducia aspetto di essere giudicato in Tribunale e credo di avere il diritto che ciò avvenga rapidamente».

12. COFFERATI-CICCHITTO, DUELLO SU TEX WILLER...
Dal "Corriere della Sera"
- La ricetta per vincere le elezioni? Sergio Cofferati la individua nei fumetti: secondo l'ex sindaco di Bologna il Pd deve trovare un «Tex Willer» alle primarie, capace di battere alle elezioni un Berlusconi-Mephisto. «Anni fa - ha spiegato Cofferati a margine di un incontro per ricordare l'editore Sergio Bonelli in Regione a Genova - mi chiesero se Berlusconi poteva assomigliare a Mephisto.

Dissi di sì e devo dire che non andai molto lontano». Pronta la replica del capogruppo pdl Fabrizio Cicchitto: «Da assiduo lettore di Tex Willer non posso fare a meno di rilevare che Cofferati dà una interpretazione forzata e sbagliata di Mephisto. Il Mephisto dei giorni nostri può essere solo De Benedetti».

 

 

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