TURCHIA, BYE BYE DEMOCRAZIA - IL MINISTRO DEGLI INTERNI VIETA LO SCIOPERO: “E’ ILLEGALE” - FERITO UN FOTOGRAFO ITALIANO

1 - TURCHIA, IL GOVERNO: SCIOPERO ILLEGALE
Da "Corriere.it"

Ancora scontri nella notte tra manifestanti e polizia in varie città turche. Oltre cinquecento i fermi. I due grandi sindacati Disk e Kesk, inoltre, hanno indetto per oggi una giornata di scioperi contro il governo. Il ministro degli Interni turco Muammer Guler ha dichiarato «illegale» lo sciopero e ha avvertito che le forze dell'ordine «non lo consentiranno».

Secondo Guler «c'è la volontà di far scendere la gente in piazza con azioni illegali come uno sciopero e un'astensione dal lavoro». Allo sciopero hanno aderito i sindacati dei medici (Ttb), dei dentisti (Tdhb) e degli architetti.

SCONTRI - A Istanbul, Ankara e in varie città del Paese, gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine sono durati fino alle prime luci del giorno. Secondo l'Ordine degli avvocati di Istanbul, solo nella metropoli sul Bosforo sono state fermate circa 390 persone, mentre nella capitale la polizia ne ha arrestate altre 150. Per tutta la giornata di domenica la polizia aveva fatto uso di idranti con sostanze urticanti e gas lacrimogeni contro migliaia di dimostranti antigovernativi che cercavano di radunarsi in piazza Taksim.

GIORNALISTA PICCHIATO - Caccia ai giornalisti, inoltre, da parte della polizia turca a Istanbul, dove diversi cronisti sono stati picchiati o arrestati dalle forze antisommossa.
Sul sito di Rsf Europa sono state diffuse le immagini dell'arresto del giornalista turco Gokhan Bicic, fermato e buttato a terra da quattro agenti. Dalle finestre delle case la gente ha urlato ai poliziotti di lasciarlo stare, poi ha iniziato a buttare oggetti di ogni tipo, anche una sedia in plastica, sugli agenti, che hanno comunque trascinato via il cronista.

2 - ISTANBUL, FERITO UN FOTOGRAFO ITALIANO
Monica Ricci Sargentini per "Corriere.it"

Un fotografo italiano, Daniele Stefanini, è stato ferito domenica durante gli scontri tra manifestanti e polizia nel quartiere di Bayrampasha a Istanbul. Al momento è in stato di fermo presso la questura. Il ragazzo, livornese, ha 26 anni e condizioni di salute precarie perché ha un solo rene e per giunta trapiantato. Appassionato dei movimenti degli indignados, Stefanini è venuto in Turchia qualche giorno fa per seguire la rivolta di Gezi Park.

Secondo quanto appreso dall'ambasciata italiana, domenica sera l'italiano è stato portato all'ospedale di Haseki ad Aksaray in stato di choc. Al momento delle dimissioni, però, è stato fermato dalla polizia. «Siamo stati molto fortunati - ha spiegato l'ambasciatore d'Italia ad Ankara, Gianpaolo Scarante -. Daniele Stefanini è stato trovato in stato confusionale nel corso delle manifestazioni da un avvocato dei diritti umani, che lo ha soccorso e ha guardato i documenti. Questo ci ha permesso di entrare subito in azione. Al momento del suo ritrovamento aveva una botta alla testa. La borsa con la sua attrezzatura è sparita. È apparso molto intimorito al personale del Consolato generale d'Italia che si è occupato del suo caso subito. Stiamo seguendo il caso con attenzione e contiamo di tirarlo fuori presto».

Dall'inizio delle proteste in Turchia quattro manifestanti sono stati uccisi e 7500 feriti, almeno 50 dei quali sono gravi, mentre 11 hanno perso la vista. Un poliziotto è morto cadendo da un ponte in costruzione mentre inseguiva gli indignados. Dal mondo sono arrivate numerose condanne della brutalità della polizia turca. Secondo fonti dell'associazione avvocati negli scontri di domenica la polizia ha arrestato 600 persone a Istanbul e Ankara.

L'associazione Gezi Park, una delle prime a battersi contro la ristrutturazione della piazza, ha denunciato il fermo da parte della polizia di chiunque avesse una maschera anti-gas o una bandiera con il fondatore della Repubblica, Mustafa Kemal Ataturk. Diversi giornalisti sono stati picchiati e arrestati.

Domenica, davanti ai suoi sostenitori riuniti a Istanbul, il premier Recep Tayyip Erdogan ha difeso con forza la sua decisione di sgomberare Gezi Park, affermando che era suo dovere riportare l'ordine e prendendo in giro i manifestanti: «Se vogliono campeggiare vadano in montagna». Il premier è tornato ad accusare la stampa straniera di non fare il suo dovere e ha parlato di una lobby finananziaria che complotta contro la Turchia.

Lunedì mattina piazza Taksim è stata riaperta al pubblico. Ma il parco sembra una cittadella della polizia, gli agenti fumano sigarette seduti sulle panchine, alcuni addirittura dormono dopo la notte passata a sorvegliare la zona.

Intanto oggi, i due principali sindacati turchi, Kesk e Disk, hanno indetto una giornata di sciopero nazionale per protestare contro la repressione di polizia delle manifestazioni anti-governative. «La nostra richiesta è che la violenza della polizia cessi immediatamente», ha detto alla France presse il portavoce di Kesk, Baki Cinar. I sindacati rappresentano centinaia di migliaia di lavoratori e molto probabilmente lo sciopero avrà riprecussioni su scuole, ospedali e uffici pubblici in tutto il Paese. Il ministro degli Interni, Muammer Guler ha detto che la protesta non è autorizzata: «C'è la volontà di far scender la gente in piazza con iniziative illegali, come un'astensione dal lavoro e uno sciopero. Le forze dell'ordine non lo permetteranno».

 

proteste in turchia contro il governo erdogan proteste in turchia contro il governo erdogan proteste in turchia contro il governo erdogan proteste in turchia contro il governo erdogan RECEP ERDOGAN ERDOGAN E OBAMA IN COREA DEL SUD ERDOGAN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?