xi jinping giorgia meloni

LA VIA DELLA SETA ESCE DALLA FINESTRA E RIENTRA DAL PORTONE – IL PIANO D’AZIONE FIRMATO DA GIORGIA MELONI IN CINA È UN BIS DEL MEMORANDUM SIGLATO DA CONTE NEL 2019 (A CUI LA DESTRA SI OPPONEVA): SE SI ESCLUDONO I CORRIDOI INFRASTRUTTURALI (FERROVIE, OLEODOTTI, GASDOTTI), SI PREVEDONO SCAMBI E INVESTIMENTI RECIPROCI IN SEI SETTORI – IL NODO PIÙ DELICATO È QUELLO DELLE AUTO ELETTRICHE: I CINESI APRIRANNO UNO STABILIMENTO IN ITALIA, PROPRIO MENTRE L’UE HA VARATO DAZI CONTRO LE MACCHINE MADE IN CHINA – L’ITALIA VORREBBE RIDURRE LA BILANCIA COMMERCIALE, XI JINPING VUOLE CHE ROMA NON SI INTROMETTA CON GOLDEN POWER E TARIFFE – IL TESTO DEL PIANO D’AZIONE

1. MELONI VA DA XI E RIENTRA NELLA VIA DELLA SETA: AFFARI PER “AIUTARE LE IMPRESE”

Estratto dell’articolo di Salvatore Cannavò per “il Fatto quotidiano”

 

XI JINPING E GIORGIA MELONI

Un incontro amichevole, che poggia sulla “cooperazione mutualmente vantaggiosa” e in cui l’Italia ha chiesto alla Cina di dare più spazio ai propri prodotti e di investire di più in Italia. Richiesta sostanzialmente accolta dal presidente Xi Jinping, che ha incontrato Giorgia Meloni per un’ora e mezza, non rinunciando a chiedere se le intenzioni italiane, dopo la rottura del Memorandum sulla Via della Seta, sono serie.

 

Per capire meglio le intenzioni cinesi, infatti, si può dare uno sguardo al quotidiano in lingua inglese del Partito comunista: “La visita di Meloni – scrive Global Times – rappresenta una buona opportunità per iniettare stabilità, promuovere la cooperazione e risolvere le divergenze”. Ma, ricorrendo a fantomatici “esperti”, il quotidiano avverte che “il governo italiano deve dimostrare sufficiente sincerità […]”.

 

auto elettriche cinesi

[…] Nel nuovo piano vengono evidenziati i sei settori fondamentali: 1) commercio e investimenti; 2) finanziario; 3) innovazione scientifica e tecnologica, istruzione; 4) sviluppo verde e sostenibile; 5) medico-sanitario; 6) rapporti culturali e scambi people-to-people.

 

Di questa concordia Xi Jinping si fa forte per avere la massima agibilità politica internazionale: “La Cina è disposta a collaborare con l’Italia per promuovere l’ottimizzazione e il potenziamento della cooperazione tradizionale” ha detto il presidente cinese, “in particolare in settori emergenti come i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale”.

riciclaggio di soldi italia cina 4

 

[…] I temi sostanziali […]  sono […] due: migliorare “il potenziale export sul mercato cinese” che la vicepresidente di Confindustria, Barbara Cimmino, delegata per l’Export, indica in ” 2,4 miliardi di euro soltanto per i beni di consumo e 2 miliardi per quelli strumentali”. Xi ha detto che non ci sono problemi, “basta che l’Italia non pensi di danneggiare i prodotti cinesi” mentre il secondo punto è lo sbarco in Italia della produzione di auto elettriche che secondo il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin […] è decisiva per la componentistica italiana  […].

 

GIORGIA MELONI XI JINPING

Il governo Meloni ancora in questi giorni ha ribadito che la Via della Seta stava danneggiando l’Italia, salvo ora cercare nuovi accordi. Ma anche i dati non confermano quel giudizio: tra il 2020 e il 2023, l’export italiano è sempre stato positivo e il 2023, secondo i dati ufficiali di Infomercati, si chiude con un risultato positivo delle esportazioni italiane che crescono del 16,8%.

 

Nello stesso periodo le importazioni italiane dalla Cina, pari a 47,6 miliardi di euro sono state in calo del 17,8%. Squilibrio importante invece quello degli investimenti: 15,5 nel 2022 quelli italiani in Cina, solo 2,3 quelli cinesi in Italia, spesso bloccati anche con l’uso del Golden Power (vedi Pirelli). Oggi alla Cina si chiede di darci una mano.

 

GIORGIA MELONI CON LA FIGLIA GINEVRA IN CINA

2. IL BIG DELL’AUTO IN ITALIA E MENO GOLDEN POWER: QUEL CHE C’È SUL PIATTO

Estratto dell’articolo di Cdf per “il Fatto quotidiano”

 

Chi conosce i riti della diplomazia cinese spiega che “l’importante è non fargli mai perdere la faccia”. Giorgia Meloni l’ha fatto, non rinnovando il Memorandum sulla Via della Seta, ma è vero che in nome del “pragmatismo” Pechino può chiudere un occhio. “L’Italia è passata da un approccio ideologico a uno più pragmatico”, scrive il Global Times, voce del Partito comunista cinese.

 

GIORGIA MELONI E LI QIANG

[…] Il “Piano di rafforzamento del partenariato strategico Italia-Cina” siglato ieri proroga uno strumento nato 20 anni fa, ha durata triennale e si limita a elencare i settori di cooperazione, ma è su due piani che si gioca la partita nell’immediato. Il primo riguarda una pressante esigenza del governo: portare un gruppo cinese a produrre auto elettriche in Italia per compensare l’addio progressivo di Stellantis […].

 

I dazi appena varati dalla Commissione Ue offrono la cornice ideale: aprendo in Europa, i cinesi eviterebbero le tariffe, che pure il governo italiano ha appoggiato e su cui ora Pechino chiede un cambio di atteggiamento.

 

[…] Dongfeng ragiona su un impianto di medie dimensioni, inferiore alle 200 mila auto annue. Il ministero cerca uno stabilimento […] integrato in un’area a forte presenza di imprese della componentistica. La più ambita è il Piemonte.

 

GIORGIA MELONI XI JINPING

[…] Sebbene pesantemente sussidiata, l’operazione produttore cinese potrebbe ridurre quel gap di investimenti sottolineato da Meloni. Quelli cinesi nel 2023 si sono fermati a 2,7 miliardi, contro i 15 dell’Italia in Cina, dietro però ci sono ragioni diplomatiche. Le acquisizioni cinesi sono letteralmente crollate negli ultimi anni ma un ruolo l’ha avuto il Golden power, lo strumento con cui il governo può bloccare le operazioni in settori strategici.

 

Si contano decine di casi. Draghi, per dire, l’ha usato ben cinque volte contro Pechino. Meloni invece per garantire il controllo di Pirelli a Marco Tronchetti Provera, bloccando i soci cinesi di Sinochem, che sono maggioranza da quando il manager italiano ha venduto il gruppo nel 2015. Una di quelle mosse che hanno incrinato i rapporti con Pechino. Che ora, appunto, chiede “sincerità”.

 

3. BUCO DA 30 MILIARDI, COSÌ L’EXPORT DELLA CINA FA SOFFRIRE L’ITALIA

Estratto dell’articolo di Vittorio Malagutti per “Domani”

 

giorgia meloni punto stampa in cina 2

Da una parte ci sono le promesse e i solenni impegni. Insomma, parole. Dall’altra i dati concreti, che fatalmente si traducono in moneta sonante. Conviene partire da questi ultimi, dai numeri dei rapporti commerciali tra Italia e Cina, per immaginare quali potranno essere sul fronte degli affari le ricadute concrete del viaggio di Giorgia Meloni a Pechino.

 

Un vertice che, come sempre accade in queste occasioni, ha prodotto una montagna di buone intenzioni che dovranno confrontarsi con la realtà dei fatti. E i fatti, quelli descritti dalle statistiche ufficiali, confermano che l’export italiano ha un “grande potenziale da colmare” nei confronti della Cina […]

 

Il “grande potenziale” da colmare è una formula eufemistica che descrive il rapidissimo aumento del deficit commerciale italiano. Ecco qualche numero utile a comprendere perché il governo di Roma […] chiede “un riequilibrio dei rapporti commerciali”.

 

xi jinping giorgia meloni

Ebbene, nel 2019 l’Italia aveva esportato in Cina merci per un valore quasi 13 miliardi di euro (12,96 miliardi). Alla fine del 2023 il dato dell’export è cresciuto del 47 per cento a 19,1 miliardi. Un dato positivo, se non fosse che nel frattempo le importazioni sono aumentate a un ritmo ancora maggiore, dai 31,6 miliardi del 2019 ai 47,6 miliardi dell’anno scorso, con un incremento del 50,6 per cento. Il deficit commerciale di Roma, pari a 28,4 miliardi nel 2023, è diminuito rispetto all’anno precedente (41,4 miliardi), ma resta ancora molto superiore ai 22 miliardi del 2021.

 

DAZI SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI

Dati alla mano, quindi, l’accordo della “Via della Seta”, siglato a marzo del 2019 dal governo di Giuseppe Conte, non sembra aver portato vantaggi concreti all’Italia, anzi, il divario con Pechino si è ampliato.  […]

 

Il clima di questi mesi, segnati dal giro di vite Ue contro l’import di auto elettriche con i marchi del Dragone, non sembra esattamente il più favorevole per le aziende a caccia di occasioni d’affari in Cina. Meloni però ha cercato di accreditarsi come possibile alleato in Europa per ammorbidire la posizione dei partner più duri verso Pechino, in primo luogo la Francia.

 

riciclaggio di soldi italia cina 2

Poi c’è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che non perde occasione per evocare il prossimo sbarco di un produttore d’auto cinese in Italia. Inviti che per il momento non hanno prodotto risultati concreti, salvo un aumento delle pressioni su Stellantis nel negoziato sui siti produttivi nella Penisola.

 

Ben più concreto, invece, è stato lo stop imposto dal governo Meloni alle ambizioni cinesi su Pirelli. Nel giugno dell’anno scorso il gruppo è stato riconsegnato a Marco Tronchetti Provera, azzerando il patto di sindacato che avrebbe consegnato il controllo alla cinese Sinochem, controllata dal governo di Pechino, che il socio più importante con una quota del 37 per cento, contro il 20,5 per cento di Tronchetti. Uno sgarbo che vale miliardi, difficile da dimenticare per il presidente Xi al tavolo del negoziato con Meloni.

 

giorgia meloni e xi jinping 1

COSA CONTIENE IL PIANO D’AZIONE CINA-ITALIA

Estratto del piano d’azione per il rafforzamento del partenariato strategico globale Cina-Italia (2024-2027)

 

[…] Le parti convengono di dare priorità alla cooperazione nei seguenti settori: 1) commercio e investimenti; 2) finanziario; 3) innovazione scientifica e tecnologica, istruzione; 4) sviluppo verde e sostenibile; 5) medico-sanitario; 6) rapporti culturali e scambi people-to-people.

 

1. Collaborazione economico-commerciale e investimenti

Sistema commerciale multilaterale. Le parti sostengono un sistema commerciale multilaterale basato sulle regole, libero, equo, aperto, trasparente, inclusivo e non discriminatorio, con l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) al suo centro.

 

IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI IN CINA

Le parti sostengono il processo di riforma dell’OMC, compreso il ripristino della piena operatività del meccanismo di risoluzione delle controversie, il rafforzamento del ruolo deliberativo e il rilancio della funzione negoziale dell'OMC. Inoltre le parti ribadiscono la necessità di rafforzare la resilienza e la stabilità delle catene del valore e di approvvigionamento globali.

 

Le due parti accolgono i risultati raggiunti in occasione della 13° conferenza ministeriale dell'OMC, e continueranno a lavorare insieme al conseguimento di risultati positivi nell’ambito della 14° conferenza ministeriale dell’Organizzazione. Promuovono una globalizzazione economica aperta, inclusiva, equilibrata e a beneficio di tutti, la liberalizzazione e la facilitazione del commercio e degli investimenti. Le parti si impegnano a rafforzare le discussioni sull'agevolazione degli investimenti, sul commercio digitale, nonché sul tema commercio-ambiente.

 

DAZI UE SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI

Promozione commerciale e investimenti. Le parti concordano sull’importanza di intensificare e riequilibrare gli scambi commerciali, esplorare il potenziale del commercio bilaterale e continuare ad incentivare i flussi di investimento nei due sensi, in un contesto trasparente e a parità di condizioni. Sottolineano la necessità di rafforzare ulteriormente il ruolo della Commissione Economica Mista per favorire la cooperazione imprenditoriale e il dialogo sulle rispettive politiche economiche nell'ambito di tale meccanismo. Le due parti concordano anche di valorizzare il ruolo innovativo e complementare del Business Forum Italia-Cina, volto a fornire una piattaforma per promuovere gli scambi tra governi e imprese e favorire lo sviluppo economico e commerciale bilaterale.

 

xi jinping giorgia meloni

Le parti continueranno a sostenere il lavoro del Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale (CCPIT), dell’Agenzia ICE e dei loro uffici di rappresentanza a favore della promozione del commercio e degli investimenti, in conformità con le loro funzioni. Si impegnano a continuare a discutere in modo costruttivo della questione dello status degli uffici dell’Agenzia ICE in Cina.

 

In questo spirito, forniranno il necessario supporto alle attività svolte in Italia dalla Camera di Commercio Cinese e in Cina dalla Camera di Commercio Italiana, sostenendo il ruolo degli enti di promozione del commercio e degli investimenti e delle associazioni imprenditoriali dei due Paesi nel rafforzamento del dialogo e della cooperazione, nella prevenzione dei rischi e nella risoluzione delle controversie.

 

IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI IN CINA

Le parti annettono inoltre grande rilevanza allo sviluppo delle fiere internazionali che hanno luogo in Italia e in Cina e continueranno a promuovere la partecipazione delle proprie aziende, riconoscendo le manifestazioni fieristiche come un volano cruciale per l’internazionalizzazione dei rispettivi mercati e per la promozione dell’interscambio commerciale bilaterale.

 

Accesso al mercato. Le parti concordano sulla necessità di garantire reciprocamente un migliore accesso al mercato e un’effettiva parità di condizioni tra gli operatori economici, e di promuovere congiuntamente lo sviluppo equilibrato e stabile del commercio bilaterale, sfruttandone appieno il potenziale.

 

Le parti continueranno a collaborare per eliminare gradualmente le barriere non tariffarie che ostacolano indebitamente il commercio e offrire un ambiente imprenditoriale e di investimento aperto, equo, trasparente e non discriminatorio affinché le rispettive imprese possano investire e svolgere attività commerciali.

 

AUTOBUS FORZA ITALIA IN CINA

Concordano inoltre di sfruttare appieno il ruolo del gruppo di lavoro per la collaborazione sugli investimenti e di approfondire la collaborazione tra Cina e Italia sugli investimenti nello sviluppo verde e in altri settori, lavorando per un maggiore sviluppo degli investimenti fra i due Paesi, anche attraverso la discussione di specifici progetti di comune interesse.

 

Crescita sostenibile. Le parti concordano sull’importanza di conciliare la crescita e lo sviluppo economico con gli obiettivi globali della transizione energetica ed ecologica, in linea con gli ambiziosi impegni assunti da entrambe le Nazioni. Intendono a tal fine incrementare le collaborazioni nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie ad esse associate.

 

xi jinping giorgia meloni 1

Proprietà intellettuale. Le parti riconoscono che la proprietà intellettuale svolge un ruolo importante per supportare la competitività delle imprese e i processi di innovazione, convengono di rafforzare ulteriormente gli scambi e la cooperazione in tale ambito, con l’obiettivo di fornire servizi più efficienti e convenienti per le entità innovative nei due paesi e assicurare la tutela della proprietà intellettuale per le imprese di entrambe le parti, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese e delle start-up. In questo spirito, le parti si impegnano ad avviare un meccanismo di dialogo bilaterale fra le competenti Autorità sul tema della tutela della proprietà intellettuale, finalizzato alla condivisione di informazioni sulle rispettive politiche settoriali e migliori pratiche e alla facilitazione degli scambi riguardo ad eventuali criticità o problematiche di particolare rilevanza.

 

italia cina

[…] Cooperazione sulla sicurezza alimentare. Le parti intendono rafforzare gli scambi e la cooperazione sulla regolamentazione della sicurezza alimentare ed esprimono apprezzamento per la sottoscrizione del Piano d’Azione (2024- 2026) tra l’Amministrazione Statale per la Regolamentazione del Mercato della Repubblica Popolare Cinese e il Ministero della Salute della Repubblica Italiana.

Collaborazione nei mercati terzi. Sulla base del memorandum d’intesa sulla cooperazione nei mercati terzi  sottoscritto nel 2018, le parti continueranno a offrire sostegno agli elenchi di progetti prioritari concordati e a supportare le rispettive aziende che intendono realizzare progetti di cooperazione in Paesi terzi.

 

2. Cooperazione economica e settore finanziario

IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI IN CINA

Le parti sostengono lo svolgimento a rotazione del Dialogo Finanziario tra i Ministri delle Finanze dei due paesi, intendono approfondire la comunicazione e la cooperazione nei settori della politica macroeconomica, della governance globale e delle finanze, continuando ad ampliare le relazioni economiche e finanziarie sino-italiane.

Le parti condividono l’interesse a sfruttare appieno il potenziale di cooperazione in materia di investimenti di portafoglio e ad incoraggiare varie forme di cooperazione, con particolare riferimento al commercio, all’industria dei servizi e alla protezione e sviluppo del patrimonio culturale.

 

IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI IN CINA

Le parti riconoscono l’importanza della Banca Asiatica di Investimento per le Infrastrutture (AIIB) e delle altre banche multilaterali di sviluppo nel sostegno agli investimenti in infrastrutture e connettività e nella promozione di uno sviluppo sostenibile.

Le parti sono disposte a sostenere la cooperazione e gli scambi tra gli istituti di credito e di investimento e del relativo personale. Nel rispetto dei requisiti legali e relativi regolamenti di vigilanza dei due Paesi, le parti supportano - a condizione di reciprocità - la creazione di nuove banche e istituti finanziari e filiali nei rispettivi Paesi e lo svolgimento delle relative attività.

 

auto elettriche della cinese Byd

Finanza verde. Le parti esprimono interesse a rafforzare la cooperazione finanziaria per accelerare la transizione verde, facilitare una maggiore aderenza delle rispettive istituzioni finanziarie ai principi internazionali per la finanza sostenibile, e promuovere i finanziamenti delle istituzioni finanziarie internazionali per il contrasto ai cambiamenti climatici e per ridurre la perdita di biodiversità, nel quadro dei principi concordati a livello internazionale e nell’ambito della G20 Sustainable Finance Roadmap.

 

[…] Industria. Le parti attribuiscono grande importanza agli scambi e alla cooperazione nel settore dell'industria e sono disponibili ad approfondire la cooperazione nei settori di maggior rilievo per lo sviluppo dell’economia digitale. Esprimono apprezzamento per la firma del Memorandum d'intesa sulla cooperazione industriale tra i due Paesi.

GIORGIA MELONI E LI QIANG

 

[…] 4. Sviluppo verde e sostenibile

Le parti ribadiscono la loro volontà di rafforzare la cooperazione nell'attuazione della «Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici» e dell’«Accordo di Parigi», riconoscendo gli ambiziosi obiettivi e le importanti misure concrete già adottate nei rispettivi Paesi.

 

Le parti esprimono apprezzamento per lo svolgimento del primo Global Stocktake alla COP28 di Dubai e ribadiscono l’obiettivo dell’«Accordo di Parigi» di contenere l’aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C al di sopra dei livelli pre-industriali […].

 

mano italia cina

Nel contempo sottolineano l’importanza di intraprendere con urgenza azioni di sostegno per il raggiungimento di tale scopo. A tal fine, le parti concordano di lavorare insieme per contribuire agli obiettivi globali identificati al fine di attuare una transizione energetica che consenta di superare il ricorso ai combustibili fossili giusta, ordinata ed equa, con particolare attenzione agli sforzi per triplicare l’energia rinnovabile installata a livello globale e raddoppiare il tasso medio annuo a livello globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.

 

giorgia meloni xi jinping

Le parti concordano di promuovere la cooperazione in settori quali le politiche e le tecnologie di protezione ambientale, le materie prime e le tecnologie per l’energia pulita, l’efficienza energetica, la risposta ai cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità, l’economia circolare e il capacity-building, e intendono promuovere congiuntamente la formazione sino- italiana nell’ambito della protezione dell’ambiente, del contrasto al cambiamento climatico, dell’abbattimento delle emissioni di gas serra e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Le parti concordano sulla necessità di continuare ad agire per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e sono pronte a cooperare nei relativi settori correlati.

xi jinping e giorgia meloni

 

[…] 7. Comitato Governativo Cina-Italia

Le parti riconfermano l’importanza del lavoro del Comitato Governativo Cina-Italia, in raccordo con gli altri meccanismi di collaborazione e coordinamento bilaterale, ai fini della realizzazione degli obiettivi previsti dal presente Piano d’azione.

auto elettriche della cinese Byd

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