ANCHE LE ZARINE VANNO IN SOFFITTA. O A PROCESSO - LO STRANO CASO DI MARIA ROSARIA ROSSI, LA POPPUTA BADANTE DEL BANANA: DA PIEDIMONTE MATESE A DONNA OMBRA DEL CAVALIERE, DA PR DI DISCOTECA A SENATRICE. ERA L’ANIMATRICE DELLE SERATE ELEGANTI DI TOR CRESCENZA, ORA MARINA L'HA ALLONTANATA

 

Valentino Di Giacomo per Il Mattino

 

maria rosaria rossimaria rosaria rossi

A ripercorrere come in un film gli ultimi dieci anni della vita di Silvio Berlusconi è praticamente impossibile scindere la sua figura da quella di Mariarosaria Rossi. Non c' è foto, ritratto o filmato in cui lei non si trovasse accanto all' uomo che le ha, nel bene e nel male, cambiato la vita. Ne ha fatta di strada la signora Rossi, un cammino partito dal piccolo paesino natio in provincia di Caserta, Piedimonte Matese.

 

Sull' appennino campano la giovane Mariarosaria, figlia di una dipendente dell' Agenzia delle Entrate e con il papà titolare di un deposito dei monopoli di Stato, fa giusto in tempo a prendere il diploma all' istituto tecnico commerciale. Poi, come tante ragazze della provincia campana, decide di partire per Roma dove, grazie alla sua passione per il ballo, diviene celebre in alcune discoteche capitoline come animatrice e pr.

maria rosaria rossi con francesca pascalemaria rosaria rossi con francesca pascale

 

Mariarosaria trova l' amore e sposa Antonio Persici, un uomo più grande di lei e titolare di un' importante agenzia di recupero crediti. Da questa relazione nasce anche l' unico figlio di Rossi, oggi 17enne. Qualche anno dopo l' amore per il marito svanisce, ma nasce quello per la politica. Nel 2006 Rossi è eletta consigliera per Forza Italia nel decimo municipio della capitale, a Cinecittà, ottimo prologo per una vita che da lì in poi non sarà mai così distante da una favola cinematografica.

 

Un anno dopo avviene l' incontro in cui lei «strega» lui: Berlusconi viene colpito dall' entusiasmo e dal piacevole aspetto di Mariarosaria in occasione di una manifestazione elettorale di Forza Italia nella periferia romana. E nel 2008 il sodalizio tra l' ex premier e la femme fatale viene suggellato nel video elettorale «Menomale che Silvio c' è» in cui Rossi, insieme alla futura compagna del Cavaliere, Francesca Pascale, canta il convincente jingle che porterà il centrodestra al governo e lei eletta a Montecitorio per precisa volontà di Berlusconi.

 

maria rosaria rossimaria rosaria rossi

Lei le sarà accanto sempre, nella buona e nella cattiva sorte, come si conviene in ogni buon matrimonio. È con l' ex premier nelle serate delle cene giornalisticamente descritte del «bunga bunga», come è con Berlusconi quando nel novembre del 2011 il cavaliere rassegna le dimissioni da presidente del consiglio. Rossi comincia così ad essere soprannominata la «zarina di Tor Crescenza», dal nome del castello romano che la donna procura in affitto all' ex premier e dove Berlusconi trascorre gran parte delle sue serate romane lontano dagli occhi indiscreti di Palazzo Grazioli. Intanto al piano terra del palazzo berlusconiano, Rossi apre il suo ufficio sostituendo di fatto la storica e fidata segretaria Marinella Brambilla.

 

Nel 2014, per suggellare con ancor più forza il rapporto fiduciario tra Rossi e Berlusconi, lei viene nominata commissario straordinario del partito con il potere di firma sulle candidature e il difficile compito di attuare una spending-review all' interno di Forza Italia. Un' impresa così ardua che è lei stessa a definirsi ben presto la «debitiera», in luogo del ruolo di tesoriera.

marina berlusconi marina berlusconi

 

Poi lo scorso 4 giugno, come in ogni trama che si rispetti, arriva il colpo di scena. Berlusconi è con le sue «amazzoni» per un comizio elettorale delle elezioni comunali di Roma. Quella sera il Cavaliere accusa un malore causato dall' eccessivo stress. Arrivano le celebri parole del medico personale di Berlusconi, il professor Zangrillo, che sentenzia: «ha rischiato di morire». Parole che hanno avuto un effetto devastante sull' umore dei figli dell' ex premier, in particolare sulla primogenita Marina.

 

Berlusconi viene portato in ospedale ed operato d' urgenza al cuore. In quelle ore Marina come riportò Il Mattino si sfogò al telefono con un' amica: «Non si rendono proprio conto che se per gli altri è Berlusconi, il personaggio, per me invece è solo papà». Sono i giorni in cui l' ex premier si riavvicina alla famiglia e ai suoi amici di vecchia data, su tutti Confalonieri, Ghedini e Gianni Letta.

mariarosaria rossi  13mariarosaria rossi 13

 

Castello di Tor Crescenza Castello di Tor Crescenza

Così lo scorso luglio, appena un mese dopo l' intervento chirurgico, Mariarosaria Rossi è esautorata anche dal ruolo di commissario di Forza Italia e allontanata da Arcore. Ieri è arrivato il suo rinvio a giudizio nel processo Ruby-ter e lei, come ormai le capita da mesi, non risponde al telefono se non agli amici più stretti. Amici che ormai sono tutti al di fuori del partito. La veloce parabola politica della «zarina», oggi senatrice, è giunta probabilmente all' epilogo.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")